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Vanquish su PC è quanto di meglio potessimo desiderare - analisi comparativa

Tra tutti i giochi del retro-catalogo di Platinum, non c'era forse nessun altro titolo che, più di Vanquish, meritasse una riedizione. Persino ora, lo sparatutto in terza persona di Shinji Mikami rappresenta uno degli shooter più complessi mai realizzati, ma i fondamentali limiti degli hardware PlayStation 3 e Xbox 360 hanno impedito che il titolo raggiungesse il suo vero potenziale. A sette anni dalla sua uscita ufficiale, la nuova versione PC di Vanquish libera il titolo dalle sue catene tecniche e il risultato finale è davvero magnifico.



Sulle piattaforme originali, Vanquish è un gioco instabile al massimo. Con un frame rate che oscilla al di sotto dei 30 fps durante la maggior parte dei combattimenti, il titolo non riesce mai a mostrarsi particolarmente fluido. Oltre a questo, la bassa risoluzione di 1024x720 utilizzata dal gioco è in contrasto con la grafica particolareggiata e i dettagli dalle proporzioni gigantesce. In diverse occasioni infatti, sulle console last-gen, la tecnologia che sta alla base di Vanquish sembra essere in contrasto con il design del gioco in sé. Tutto il design del titolo meritava davvero di più.



Facendo uscire Vanquish su PC, Platinum ha potuto finalmente realizzare appieno il potenziale del gioco. Con l'impegno di assicurare un frame rate sbloccato e risoluzioni molto alte, l'esperienza di Vanquish si è completamente trasformata. Ovviamente la possibilità di far girare il gioco a 60 fps, se non addirittura ad un frame rate più alto, è benvenuta. In ogni caso, i miglioramenti grafici sono molto più interessanti di quanto ci saremmo aspettati.

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10 giugno 2017 alle 15:40