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MotoGP 17 - recensione

È ormai da cinque anni che Milestone detiene la licenza ufficiale della migliore competizione di moto in circolazione, quella della MotoGP, classe regina che vede protagonisti le stelle indiscusse dei fulmini a due ruote come Marc Marquez, Pedrosa, Lorenzo e l'intramontabile Rossi, che si danno battaglia a velocità folli sia nella realtà che nei videogiochi, per la gioia di noi appassionati. La simulazione non troppo rigida proposta si è sempre dimostrata divertente, ma vittima di difetti storici solo limati nel tempo. Dopo tante iterazioni di cui quella dello scorso anno dedicata particolarmente al mitico Dottore di Tavullia, è di nuovo tempo di tornare in pista e verificare se MotoGP 17 ha le credenziali per salire sul podio delle simulazioni di corse.



Come da tradizione, non troviamo solamente i piloti e le scuderie più forti per gareggiare. Anche quest'anno, infatti, Milestone ha pensato bene di sfruttare la licenza appieno, portandoci in sella a tutte le categorie disponibili, a partire addirittura dal campionato RedBull Rookies che permette ai più giovani di dimostrare il proprio talento, salendo poi di scalino in scalino e competere in Moto3, Moto 2 e infine alla MotoGP. Nella scorsa edizione, per via del grande tributo a Valentino, avevamo visto anche gare di altre tipologie di moto e perfino di Rally e Drift, ora ovviamente accantonate per dare più spazio alle moto e ai piloti storici, che chi segue da vicino questo motorsport avrà piacere di rivedere.



Tutte e tutti, dalla Honda HRC di Marquez alla 500 a 2 tempi di Capirossi hanno livree ufficiali e volti reali, ricreati con grande cura per i dettagli. Anche quelli minimi, come le grafiche dei caschi o gli slogan più famosi, sono riprodotti fedelmente e riportano alla memoria le gare più emozionanti e intense che hanno fatto la storia. Per sbloccare e correre con piloti leggendari come il giovane Valentino Rossi in 125 occorrerà prima conseguire diversi risultati, come ottenere i migliori tempi su alcune piste o portare a casa con successo un intero campionato. Un buon incentivo per impegnarsi. Grande lavoro è stato fatto per il campionamento dei suoni prodotti dai diversi motori, registrati dalle controparti reali e quindi fedeli e quanto mai assordanti. Così come i centauri, anche i tracciati sono tutti quelli dell'attuale MotoGP del 2017, ora in corso, ma non possiamo essere contenti allo stesso modo per via della realizzazione tecnica.

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16 giugno 2017 alle 15:20