Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Mega Man Legacy Collection 2 – Recensione

Il Blue Bomber icona di Capcom torna per la gioia dei fan. O meglio, dei nostalgici. La Mega Man Legacy Collection 2, il secondo volume della raccolta di titoli della saga di Mega Man, è un monumento al celebre personaggio e porta ai giocatori di oggi, alle “nuove leve”, un assaggio dei cari vecchi tempi. In che cosa consiste dunque questa collection? Beh, tanto per cominciare in ben quattro titoli (seppur non necessariamente i meglio riusciti della saga) della serie, da Mega Man 7 a Mega Man 10. Apparentemente slegati tra loro, il vero “fil rouge” che li tiene strettamente coesi è la difficoltà. Intendiamoci, niente di trascendentale. Ma, in ogni caso di sicuro una spanna o due sopra la media delle attuali produzioni del genere platform. Complici meccaniche di gioco vetuste e datate, non per questo meno apprezzabili in una ristretta cerchia di nostalgici e hardcore gamer, questa collection rischia di essere un osso particolarmente duro per chi mai si è approcciato alla saga di Mega Man. Prendiamo ad esempio Mega Man 7, presente nella collection. Pubblicato originariamente nel 1995 è, al pari di tutti gli altri capitoli presenti in questo compendio, una riproduzione sin troppo perfetta dell'originale per SNES. Talmente perfetta da riproporre oltre a tutto il buono che possiamo trovare nella coloratissima grafica 16 bit e nei vibranti sprite del gioco anche tutta la legnosità e quel senso di pesantezza che accompagna il suo gameplay. Questo, unito alle scarse opzioni di salvataggio (anche queste rimaste tal quali erano nel titolo originale) potrebbe rendere l'esperienza decisamente poco fruibile per chi si trovasse impreparato di fronte a meccaniche un po' vecchiotte. A differenza di Mega Man Legacy Collection 1 in questa nuova raccolta è stata infatti rimossa la funzione di salvataggio veloce del gioco, introducendo al suo posto una sorta di “modalità apprendimento” con parametri meno rigidi; ad esempio il nostro Blue Bomber potrà subire qualche colpo in più. Tutto considerato sarebbe forse stato meglio lasciare più libertà al giocatore in tal senso. Il fiore all'occhiello della collection è sicuramente Mega Man 9. Il più impegnativo tra tutti i titoli proposti nella raccolta mi ha istantaneamente riportati ai (lontani, ahinoi) tempi della mia imberbe gioventù; questo capitolo, originariamente pubblicato nel 2008, è un vero e proprio ritorno alle origini 8 bit della saga. Un level design che nulla ha da invidiare a produzioni molto recenti e che, di fatto, invoglia il giocatore a migliorarsi è poi un valore aggiunto a questo titolo in particolare.



http://www.gamesvillage.it/wp-content/uploads/2017/06/mega-man-legacy-collection-2-1-300x170.jpg



http://www.gamesvillage.it/wp-content/uploads/2017/06/mega-man-legacy-collection-2-4-300x169.jpg



http://www.gamesvillage.it/wp-content/uploads/2017/06/mega-man-legacy-collection-2-3-300x170.jpg



http://www.gamesvillage.it/wp-content/uploads/2017/06/mega-man-legacy-collection-2-12-300x170.jpg



Mega Man Legacy Collection 2 non è ovviamente un mero copia e incolla di alcuni gioielli Capcom. Ogni titolo è stato, dal punto di vista grafico, reso ancora più scintillante. Dal citato Mega Man 7 all'ultimo (in ordine temporale) capitolo presente nella collection, Mega Man 10, tutti e quattro i giochi sono stati oggetto di un ottimo lavoro di pulizia della grafica in generale. Aliasing e tearing sono ridotti davvero all'osso, tutto gira in modo estremamente fluido. Lo stesso si può dire per il sonoro. Oltre alle colonne sonore dei vari titoli anche gli affetti come i suoni del nostro blaster o delle armi nemiche sono stati ripuliti e resi più intelligibili e godibili. Tanto che addirittura qulle cutscene e la voce stessa del povero Blue Bomber in Mega Man 8 riescono ad essere più divertenti che fastidiose. E, se conoscete l'originale del 1996 per PlayStation sapete benissimo a cosa mi riferisco. Purtroppo, sul fronte grafico, una piccola (ma neanche troppo piccola, in realtà) critica va doverosamente mossa. Nonostante esista la possibilità di giocare alcuni titoli a schermo intero questa opzione rimane sicuramente sconsigliata. Ed è un gran peccato, sebbene giocando in modalità classica si abbiano a schermo sia il gioco sia alcuni dei bellissimi artwork o concept art del titolo che stiamo affrontando a fare da sfondo. In questo Capcom si è sicuramente superata e l'introduzione di quello che è tranquillamente definibile un museo digitale dedicato al suo beniamino in armatura blu vale da solo, per un fan, l'acquisto. La possibilità di poter ascoltare ogni singolo brano (oltre cento) tratto dalle colonne sonore originali insieme all'occasione di avere in mano un vero e proprio compendio del lavoro artistico alle spalle della collection di Capcom sono una gioia per un nostalgico. E se il nostalgico in questione avesse già spolpato i giochi? In questo caso le modalità time attack e sfida riusciranno sicuramente a tenere incollato il fondoschiena del suddetto giocatore per qualche altra ora, andando a stimolare quella vena competitiva che, lo sappiamo, pulsa in ogni giocatore. In sostanza Mega Man Legacy Collection 2 convince, sicuramente fa il suo dovere e riesce a catturare col suo fascino retrò tutti i fan di Mega Man. Purtroppo non è decisamente una raccolta adatta a tutti i palati e, quelli che per alcuni sono difetti tollerabili per altri, magari più avvezzi e “coccolati” da meccaniche di gioco più permissive e all'avanguardia, possono essere scogli insormontabili.



L'articolo Mega Man Legacy Collection 2 – Recensione è estratto da GamesVillage.it.

Continua la lettura su www.gamesvillage.it

9 agosto 2017 alle 14:11