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Utawarerumono: Mask of Truth Recensione

Atlus e Deep Silver tornano finalmente in azione, stavolta pubblicando Utawarerumono: Mask of Truth, seguito diretto di Utawarerumono: Mask of Deception. Prima di iniziare c'è una doverosa premessa da fare.: se non avete giocato quest'ultimo sarà veramente difficile comprendere le varie vicende, i personaggi e l'intera trama di Mask of Truth, quindi vi consigliamo di recuperare il suo predecessore e solo in seguito giocare il titolo che andremo ad analizzare oggi.



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Partiamo quindi subito dalla trama, che come detto poco fa segue le avventure di Mask of Deception: appena avviato il gioco e creato il nostro salvataggio, Mask of Truth ci permetterà di capire dove eravamo rimasti grazie alla perdita della memoria da parte di Kuon;basteranno veramente pochi minuti di gioco per capire che il titolo è composto per la maggiorparte di dialoghi, quindi armatevi di una buona dose di pazienza. Il gioco ruota attorno ad un nucleo principale, questa volta caratterizzato dalla costante presenza di una guerra civile e di un sentimento di tristezza che si sposa bene con le vicende narrate.



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Il gameplay è diviso in due parti: quello delle schermate di testo (come già anticipato sopra) e quello delle battaglie, che sono veramente poche rispetto alle prime; il titolo è infatti una visual novel, e se non siete appassionati del genere difficilmente riuscirete ad apprezzare Utawarerumono: Mask of Truth. Per quanto riguarda gli scontri, questi seguono la falsa riga di titoli come Fire Emblem o Final Fantasy Tactics, caratterizzati da una scacchiera in cui potremo muovere i nostri personaggi ed eseguire i vari attacchi; qui il nostro obiettivo principale sarà quello di fare piazza pulita, annientando tutti i nemici presenti sul campo di battaglia. Come se non bastasse potremo decidere tra due livelli di difficoltà, ossia Normale e Difficile: nel primo vincere sarà una vera passeggiata, mentre il secondo richiede un livello di conoscenza del gioco più avanzato, in quanto sarà essenziale conoscere le singole debolezze di ogni avversario.



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In battaglia i nostri personaggi potranno dedicarsi a varie azioni, come attacchi, skill e due tipi di mosse speciali chiamate Action-Chain (delle combo tra personaggi che ci permetteranno di infliggere ai nemici una considerevole quantità di danni) e Final Strike, ossia le mosse peculiari di ogni personaggio. Gli scontri si dividono in due fasi, quella di attacco e quella di difesa: nella prima dovremo studiare la nostra strategia e gli attacchi da lanciare. Una volta decisa la vostra tattica, il gioco vi metterà alla prova con dei “mini-giochi” in cui dovrete premere dei tasti al momento giusto; stessa cosa per la fase di difesa, in cui però riuscirete ad eseguire dei “dodge“(anche dette schivate) e a terminare quindi il turno senza aver subito un singolo HP di danno.



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Nelle situazioni più difficili potremo fare affidamento a due strumenti, che ci permetteranno di dominare ancora una volta il campo di battaglia: la barra Zeal e il rewind. Infliggendo danni riusciremo infatti a ricaricare una barra chiamata Zeal, che una volta riempita ci farà entrare in uno stato chiamato OverZeal ottenendo un turno extra e vari buff ai nostri personaggi. Per quanto riguarda il rewind vi consiglio di non utilizzarlo se volete provare un'esperienza di gioco avvincente, in quanto questa funzione ci permetterà letteralmente di riavvolgere il tempo all'interno dello scontro, qualora volessimo cambiare strategia in seguito ad uno sbaglio; questo perchè la suddetta feature renderà troppo semplice il gioco, diventando quasi una sorta di cheat.



Oltre alla classica storia in Utawarerumono: Mask of Truth troveremo anche altre due modalità, ossia Libera e la Munechika's Trials. La prima ci permetterà di rigiocare i vari scontri a cui abbiamo preso parte nella modalità storia, mentre la seconda ci metterà di fronte ad alcuni scontri caratterizzati da dei particolari dogmi.



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Per quanto riguarda la grafica non c'è nulla da dire; i disegni che possiamo trovare nelle schermate di testo e le animazioni che troviamo nelle varie cutscene sono veramente di buona fattura. Negli scontri invece troveremo i personaggi miniaturizzati rispetto all'ambiente in cui si trovano, realizzati in 3D; inoltre il sonoro si sposa bene con le varie situazioni, donando al giocatore una sessione di gioco tranquilla. In conclusione possiamo dire che se state cercando un titolo da giocare in tutta tranquillità per diverse ore, Utawarerumono: Mask of Truth è il titolo che fa per voi: divertente, spensierato e abbastanza profondo.



Utawarerumono: Mask of Truth Recensione è un articolo di Game Legends.

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8 settembre 2017 alle 04:20