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NeuroVoider – Recensione

Negli ultimi anni, con l'enorme successo riscontrato dai titoli indie, è diventato particolarmente famoso e amato il genere dei roguelike. The Binding of Isaac predomina tra tutti, seguito poi da altri capolavori come Rogue Legacy o Enter the Gungeon, ma ci sono innumerevoli altri titoli, più o meno interessanti, che aspettano solo di essere scoperti.



NeuroVoider è un roguelike molto particolare, uscito ufficialmente a marzo ma arrivato solo ora sull'eShop di Nintendo Switch. Questa è la versione che abbiamo testato, dando un'occhiata sia al gioco su TV sia provandolo da portatile.



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Un cervello pronto a sparare



Non appena inizieremo ci ritroveremo alla customizzazione di un personaggio molto simile ad un cervello semovente. Potremo decidere quale classe affidargli tra Dash, Rampage e Fortress, rispettivamente una classe agile, una offensiva e una difensiva, ognuna con le proprie peculiarità e una mossa speciale esclusiva. La scelta poi andrà su una di 27 diverse abilità, che risultano però essere quasi tutte di nicchia a parte quelle curative, e a quel punto potremo entrare nel vivo del gioco.



Come molti altri del suo genere, NeuroVoider è uno shooter con visuale dall'alto e controlli “double-stick”: in pratica il nostro personaggio si muove utilizzando lo stick sinistro, mentre quello destro serve per mirare ai nemici. I tasti dorsali servono per usare la skill di classe e quella scelta alla creazione del personaggio, mentre i grilletti a sparare con le due armi in nostro possesso. Può apparire tutto estremamente semplice, e in effetti, almeno sulla carta, lo è. Tuttavia tra una moltitudine di nemici tutti con diversi pattern di attacco e una quantità esagerata di loot e armi possibili da equipaggiare, si ha veramente l'impressione che ogni partita sia completamente diversa da quelle passate.



Il titolo si divide in sedici livelli differenti, tra i quali incontreremo 4 letali boss scelti casualmente. Le battaglie sono frenetiche, piene zeppe di proiettili in ogni dove, e metteranno alla prova la nostra capacità di gestione delle orde, tuttavia non è tutto oro ciò che luccica. Ogni livello ha lo stesso identico scopo (quello di distruggere un certo numero di reattori nascosti nello stage), e i luoghi in cui ci muoveremo cambiano puramente in termini estetici senza donare alcunché al gameplay. Questo tende a mostrare il tallone d'Achille di NeuroVoider, che tende a diventare tedioso con il passare del tempo.



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PixelArt da condividere



La versione per Nintendo Switch brilla particolarmente rispetto alle altre, grazie alla possibilità di portarsi il gioco fuori casa. Il motivo di tale “pollice in su” è il fatto che NeuroVoider dà il meglio di sé quando giocato in multiplayer. La difficoltà non aumenta particolarmente, e con le forze combinate di più giocatori è possibile focalizzarsi sullo sterminio dei nemici senza quel senso di ansia dovuto al fatto che, quando si è soli, un singolo attimo di distrazione potrebbe portare alla morte. Peccato che sia possibile giocare solo con amici in locale, dato che NeuroVoider non prevede una modalità online.



Graficamente è molto semplicistico, con una PixelArt che non dà nulla di più rispetto a tante altre produzioni e che probabilmente impallidisce di fronte ai titoli un po' più famosi. La colonna sonora, d'altro canto, e di altissimo livello e non mancherà mai di gasarci con musica elettronica che finiremo a canticchiare inesorabilmente.



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NeuroVoider è un roguelike futuristico, che permette una grande personalizzazione del proprio personaggio ed è estremamente divertente da giocare soprattutto insieme agli amici. Nonostante le grandi potenzialità che Nintendo Switch permette in questo ambito, alla lunga può diventare tedioso a causa di una certa ripetitività nelle missioni presenti in ogni singolo livello. Dato che su Nintendo Switch è appena uscito The Binding of Isaac Afterbirth+, possiamo consigliare NeuroVoider in confronto ad esso solamente a coloro che preferiscono spendere in maniera contenuta.

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18 settembre 2017 alle 09:10