Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Utawarerumono: Mask of Truth – Recensione

A distanza di pochi mesi dalla pubblicazione in Europa del primo capitolo della serie, Utawarerumono: Mask of Deception, Atlus e Deep Silver lanciano sul mercato il sequel, questa volta soprannominato Utawarerumono: Mask of Truth. Il titolo, come il suo predecessore, abbraccia un genere che è un mix tra una visual novel e un GdR tattico. Ve ne illustriamo gli aspetti salienti nella nostra recensione.



http://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2017/09/Mask-of-truth-recensione-immagine-02-600x338.jpg



Si ricomincia!



Il filone narrativo è la componente principale della produzione. La storia di Utawarerumono: Mask of Truth riparte pochi giorni dopo la fine delle vicende del capitolo precedente. Questa volta l'impero di Yamato si trova in una tragica situazione; uno spietato usurpatore minaccia il regno cercando di sottomettere tutti al suo volere.



Spetta al protagonista Kuon, e ai suoi alleati, il compito di salvare il regno, annientare l'armata imperiale e porre fine alla guerra civile. Essendo il titolo una visual novel, gli eventi della trama sono raccontanti tramite illustrazioni e dialoghi doppiati in giapponese, ma sottotitolati in inglese.



http://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2017/09/Mask-of-truth-recensione-immagine-04-600x338.jpg



I primi trenta minuti di gioco sono molto lenti, la storia fa fatica in un primo momento a decollare, anche per i classici cliché giapponesi che tendono ad allungare il brodo ma che sono necessari per la schiera di fan di cui il titolo gode.



Dopo le prime battute di assestamento, la trama diventa scorrevole e gli eventi iniziano a susseguirsi con netta rapidità, e il racconto entra nel vivo. La narrazione non permette al giocatore di effettuare scelte per modificare gli eventi, il tutto si svolge secondo una linearità “perfetta” che non lascia spazio all'immaginazione e non permette la realizzazione di finali diversi da quello predefinito.



http://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2017/09/Mask-of-truth-recensione-immagine-06-600x338.jpg



Dato che il comparto narrativo è molto vasto e i dialoghi molto lenti e lunghi, gli sviluppatori hanno inserito varie scorciatoie che permettono di velocizzare o rivedere le frasi dette dai personaggi. Mentre si leggono le varie vignette proposte, tramite la pressione di alcuni tasti sul controller è possibile tornare indietro, velocizzare i testi e attivare l'auto mode, ovvero un comando che ci permette di abbandonare totalmente il joypad e dedicarci unicamente alla lettura degli infiniti discorsi tra i protagonisti.



Continua la lettura su www.playstationbit.com

3 ottobre 2017 alle 13:00

Condiviso da The_Pres.Piace a 1 persona