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Sine Mora EX (Nintendo Switch)

Sine Mora è un classico moderno: il bullet hell nippo-ungherese è un prodotto abbastanza atipico nel suo genere di appartenenza che negli anni si è ritagliato le sue attenzioni. E che adesso nella sua versione EX riesce ad arrivare dignitosamente su Switch, per prezzo e prestazioni.



Senza ritardo, traducendo il titolo della produzione che ci apprestiamo a passare sotto i nostri ferri dal latino. Ironico, se si considera che stiam parlando di un titolo uscito nell'ormai lontano 2012 su Xbox 360 per poi arrivare, a “scaglioni”, via via sempre su più piattaforme, abbracciando il mondo mobile, quello portatile e da questa estate anche l'ottava generazione. E da una decina di giorni anche la nona – se si vuole utilizzare una categorizzazione “temporale” rispetto ad una FLOP-driven. Altro giro, altro gettone dunque: vediamo come Grasshopper e Digital Reality hanno affrontato la non banalissima sfida di portare Sine Mora anche su Nintendo Switch.

Dentro il tempo
Sine Mora è un prodotto strano: non poteva che essere così, visto che è per metà giapponese e per metà ungherese



Sine Mora è un prodotto atipico nel suo genere di appartenenza, lo dicevamo poco più su. Atipico perché in un filone che è tradizionalmente terreno fertile per la più cieca attitudine arcade – niente fronzoli, niente extra, niente al di fuori di punteggio e rigiocabilità – prova ad affrancarsi dallo stereotipo ed uscire dal solco della tradizione. E lo fa con alterne fortune, se si guarda alla componente narrativa: sette livelli, completabili in un paio di ore (e con un numero di improperi rivolti a divinità assortite a seconda della difficoltà scelta) e intramezzati da cutscene che raccontano il dietro le quinte delle vicende, introducono il pilota e il velivolo con cui si sta affrontando l'esercito dell'Impero Layil. Ma che – introducendo un concetto che permea tutta la produzione e che abbiamo già intravisto, quello del tempo – possono essere ignorate mandando avanti il tutto velocemente, e per cui per quanto presenti non rappresentano sicuramente il piatto forte dell'esperienza. Non è il proverbiale punto di rottura, ma sicuramente non stiamo parlando di un punto di contatto con la tradizione dello shoot ‘em up, genere nato in sala giochi e concettualmente rimastoci (e meno male che è così, verrebbe da dire). Dove Sine Mora si distacca dai classici, interpretando in maniera diversa la filosofia dietro a questo tipo di prodotti, è nelle meccaniche di gioco: via le vite e via l'indicatore della salute, per prima cosa. Al centro di tutto – letteralmente, visto dove lo posiziona l'interfaccia – c'è il già citato tempo, con un timer che scorre avvicinandosi sempre di più al game over e può essere rallentato solo abbattendo i nemici che compaiono a schermo. Facile, direte a questo punto, visto che non essendoci la barra della salute non ci sono conseguenze gravi nell'essere colpiti. E invece ogni colpo comporta la perdita di uno dei potenziamenti raccolti fino a questo momento, lasciando solo una manciata di secondi al giocatore per rimediare all'errore e ripigliarsi quello che è suo. Le difficoltà iniziano proprio qui, visto che siamo davanti ad un titolo che punta decisamente al saturare ogni pixel a disposizione con i proiettili dei nemici – li chiamano bullet hell per un motivo, dopotutto. Ma di nuovo, torna in soccorso del giocatore il tempo, o meglio l'abilità di poterlo rallentare (stando bene attenti a non abusarne, visto che l'indicatore – a differenza di quello della salute – qui c'è) per cercare di schivare il fuoco avversario mentre si spara all'indirizzo delle navicelle di turno, o di uno dei giganteschi boss che compaiono a schermo durante la campagna.
Il risultato finale non è di certo convenzionale, ma funziona: Sine Mora ha una sua precisa identità e una sua ragion d'essere, e questo – più di tutto quello che si potrebbe dire – è il suo punto di forza e la sua debolezza.



Non è un prodotto dove le novità inserite sono pensate per modernizzare una formula da cabinato o sposano la tradizione portandola al livello successivo – non è, se per caso ve lo ricordate, qualcosa che assomiglia al DOGOS uscito l'anno scorso. È un prodotto strano, nato da una commistione strana di due filosofie diverse, oriente e occidente, e come per la cucina fusion il risultato finale poi può solleticare il palato di molti e rimanere sullo stomaco di molti altri.
recensioneDOGOS
Il mercato indipendente, inutile nasconderlo, vive anche grazie ad un certo amarcord che ha permesso a generi sull'orlo dell'estinzione di tornare sugli store più in forma che mai. Qualche volta, però, capita che lo sviluppatore di turno provi a fare...
Fuori dagli schermi
I dev hanno indovinato tutto, portando Sine Mora su Switch



E allora perché ve ne stiam parlando, a distanza di cinque anni dall'uscita originale? Perché se ancora non avete assaggiato Sine Mora, questa versione EX può essere l'occasione perfetta per farlo. In particolar modo su Nintendo Switch, console che riesce a coniugare le prestazioni da salotto che si sono viste quest'estate sulle sue rivali indirette (certo, non sono garantiti i 4K di PlayStation 4 Pro, ma la performance è Sine Macula, in Full HD e a 60 frame al secondo) e la portabilità che è il vero selling point della macchina targata Kyoto. Perché si, Nintendo Switch si sta dimostrando davvero la console portatile più potente di sempre, ed il confronto con la versione per PlayStation Vita di Sine Mora è abbastanza a senso unico senza nemmeno dover tirare fuori la questione degli extra presenti. E perché in quanto console vanta controller e tasti fisici supportati nativamente (e logicamente), che è più di quanto si possa dire delle versioni pensate per il mercato mobile – che saranno anche giocabili con un controller, ma in modo meno pratico e meno intuitivo. Insomma, parliamo di una macchina che ha il ludo nel sangue (e al centro dell'esperienza) e dove di conseguenza questo tipo di iniziative trova sempre il nostro favore: Sine Mora EX funziona bene sia su strada che davanti alla televisione, e Grasshopper è riuscita quindi a interpretare bene le due facce della macchina di riferimento.
Sine Mora Ex - Nintendo Switch
Di: THQ
Data di uscita: 13/10/2017
Prezzo: EUR 29,29
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Non è una cosa da tutti, lo abbiamo visto, e considerando che parliamo di un'esperienza tutto sommato breve e ben fruibile in giro non possiamo che esprimere un giudizio positivo: anche perché tra gli extra del caso si trova una modalità multigiocatore che – di nuovo – coglie alla perfezione lo spirito di Switch, permettendo a due piloti di collaborare facendo in modo che uno agisca da scudo e l'altro combatta. Tanto più che il tutto poi è venduto ad un prezzo assolutamente budget, in un mercato che ha visto diverse software house fare il passo più lungo della gamba e piazzare iniziative simili a prezzo pieno.



Sine Mora EX (Nintendo Switch)
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24 ottobre 2017 alle 15:00