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Echo

You go. go, go,go. I go, go, go , go. Everyplace i go. Never told you so. Echo.. echo.. home home



Disponibile dallo scorso 11 Ottobre, Echo è un action/stealth game sviluppato da un nuovo studio indipendente danese, Ultra Ultra, al cui interno militano alcuni ex membri di Io Interactive, noti ai più per la serie di Hitman. Date le premesse di un DNA così solido e valido, l'arrivo di una nuova avventura dalle dinamiche stealth sarà in grado di reggere il confronto con il caro Agent 47?



Versone Testata: PlayStation 4
Stealth, ealth, ealth ealth



En è una giovane ragazza dai capelli di platino che si risveglia su una nave spaziale dopo centinaia di anni di stasi. A darle il “buongiorno” ci sarà London, una logorroica e servizievole IA, il cui scopo sarà quello di assistere EN nella sua missione: tentare di riportare in vita una persona a lei cara, Foster, morto molti anni prima per circostanze a noi ignote, e per farlo dovremo introdurci nelle profondità di un “palazzo”, un'antica costruzione aliena attualmente disabitata.



I primi momenti ci serviranno per familiarizzare con il gioco, conoscere l'ambiente ed entrare in sintonia con En e London, magari cercando di rimettere insieme i pezzi del loro passato e capire quali sono i rapporti che legano la ragazza allo scomparso Foster.
Una volta entrati nel Palazzo è impossibile rimanere distaccati di fronte alla visione che vi troveremo all'interno.



Questa gargantuesca costruzione si estende a perdita d'occhio, fra corridoi, colonne e ornamenti, in un tripudio architettonico barocco che si imprime nelle nostre retine per l'esagerazione dei bianchi marmi e delle “pacchiane” finiture dorate. Un posto talmente ricco e carico di elementi da risultare spaventoso, per la freddezza e l'asetticità dell'ambiente che sembra “immobile” nel tempo e completamente desolato. Il Palazzo però non tarderà a palesare la sua vera natura, cercando in tutti i modi di eliminarci, in quanto minaccia per la sua stabilità, diventando così una trappola mortale dalla quale dovremo uscirne illesi.


La particolarità di Echo e del suo gameplay inizierà quando En si imbatterà in alcune copie di sé stessa, dapprima quasi embrionali e dalle capacità limitate, fino ad esseri completi e pensanti. Il Palazzo reagirà come un'enorme mainframe, che andrà a creare delle copie di noi ed analizzerà ogni nostra azione, permettendogli così di imparare i nostri comportamenti e di utilizzare questi dati contro di noi. Il gioco entra quindi in un loop continuo dove, a fasi ben scandite, il Palazzo effettuerà un reset nel quale ogni azione o mossa che avremo effettuato verrà scansionata per poi essere impressa nelle nostre copie.



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Copy me



Ogni ciclo presenta poi un periodo di black out prima del riavvio, una zona nera (in tutti i sensi) che potremo sfruttare senza limitazioni per agire in libertà senza il rischio che le nostre azioni ci si ritorcano contro. Per farvi un esempio più concreto le prime copie che incontrerete saranno dei semplici fantocci dalle capacità limitate. Non appena inizierete a muovervi nell'ambiente, scavalcando oggetti, camminando nell'acqua o nascosti dietro qualche riparo, automaticamente verrete registrati, e dopo il reset vedrete i vostri nemici muoversi esattamente come voi. Questo sistema, che permette di variare l'azione di gioco in base l'approccio scelto, che viene influenzato proprio da voi, rende ogni partita un'incognita.



Giocare d'astuzia, e quindi scegliere una strada che premia movimenti furtivi, renderà le copie più attente e a tratti difficili da individuare, mentre correre da una copertura all'altra farà si che queste “sentinelle” siano più attive e reattive. Un altro elemento da valutare oculatamente lo troviamo negli scontri a fuoco. Decidere di sfruttare la pistola di En, sia per uccidere che stordire momentaneamente i nemici con un'onda d'urto, farà si che le cose si complichino ancora di più, in quanto i cloni non esiteranno un momento per freddarci, facendoci riflettere su prima di premere il grilletto.


Trattandosi principalmente di un titolo stealth, il maggior focus del gameplay è rivolto proprio verso questo aspetto. En potrà nascondersi dalla vista dei suoi aguzzini semplicemente abbassandosi e trovando riparo dietro ai diversi oggetti dislocati all'interno del Palazzo. Strisciando alle spalle delle nostre copie sarà possibile metterle fuori gioco strangolandole, ma anche in questo caso le IA impareranno presto questa tecnica e dovremo stare sempre sul chi va la controllando le nostre spalle di tanto in tanto.
L'interfaccia di gioco è semplice e minimale e si sviluppa intorno alla tuta energetica che indosseremo, la quale ci offrirà supporto durante la nostra missione. Questa assorbirà il contraccolpo delle nostre cadute, o limiterà i danni inferti dai nemici (sebbene solamente 1 volta fino al recupero dell'energia), e ogni azione contestuale, quindi da quelle esplorative fino all'uso della pistola sarà vincolata ad una barra di energia che se scarica ci impedirà di compiere determinate azioni, e sarà ricaricabile attraverso alcune postazioni sparse all'interno del Palazzo.



Sempre tramite la tuta potremo sfruttare due comode funzioni per localizzare i nemici e sapere a grandi linee quanti “occhi” abbiamo puntati su di noi. La prima si tratta in poche parole di un sonar in grado di marcare i nemici anche dietro le pareti mentre l'altra, utilizzando delle gradazioni di colore dal sicuro blu al pericolosissimo rosso, ci permetterà di capire quale dei nemici ci ha avvistato (o sta per farlo) e quindi correre ai ripari. Sebbene meno intuitivi e pratici di un più classico radar, queste funzioni della tuta sono estremamente vitali per la riuscita della nostra missione.



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Il gioco si suddivide in 6 capitoli, ognuno dei quali ci vedrà affrontare un determinato piano del Palazzo, fino a giungere nelle sue profondità dove si cela la verità della nostra missione. Portare a compimento il gioco non sarà troppo difficile, sebbene Echo si impegni in più di una situazione per complicarci la vita con decine di “guardie” in una ronda mortale e ben pochi posti in cui nasconderci. Mettiamoci pure il carico da 90 che ad ogni reset i cloni eliminati tornano in vita, capirete da soli che non dovrete mai abbassare la guardia nemmeno per un istante. La parte complicata sarà poi quella che ci separa dalla fine del capitolo, nel quale per avanzare sarà richiesto al giocatore di collezionare un determinato numero di sfere luminose, che apriranno le porte per la salvezza. Qua la presenza limitata di check point si fa sentire, e dovrete stare particolarmente accorti ad ogni vostra singola mossa.
Game of Echoes



Graficamente il lavoro svolto da Ultra Ultra è più che buono. Protagonista assoluto è il palazzo, che con la sua stazza titanica, riesce a creare un'atmosfera unica e una tensione sempre palpabile in qualsiasi situazione. Ogni piano è rappresentato da uno stile unico e da una scelta di materiali diversi, rendendo le arie ben distinte fra loro, ma legate da un'ideologia architettonica unica che ne valorizza il level design (sebbene ci sia una lieve tendenza alla ripetitività), che permette al giocatore di affrontare il gioco nel modo che preferisce, ovviamente premiando gli approcci furtivi. Buona anche la realizzazione di En, clonata all'infinito ed utilizzata contro di noi dal Palazzo, sebbene non tutto il set di animazioni sia totalmente convincente. Anche il frame rate regge bene per tutta l'avventura, avendo solamente qualche incertezza durante i caricamenti delle varie aree o nelle fasi con più nemici, che aumentano decisamente il carico di lavoro sul motore di gioco.



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Per quanto riguarda il sonoro, trattandosi di un'avventura sci-fi è stata scelta una soundtrack che ne sottolineasse proprio questo aspetto, con musiche elettroniche che cambiano in maniera dinamica in base al ciclo dei reset e che scandiscono i ritmi delle fasi di gioco. Ottimo invece il doppiaggio e in particolar modo il voice acting. La recitazione in Echo ricopre una parte importante, e la presenza nel cast di Rose Leslie, la rossa Ygritte di Game of Thrones alza notevolmente la qualità, specie nei numerosi scambi di battute fra En e London, che serviranno a trainare gli sviluppi della trama. Bene, ma non benissimo però, in quanto Echo, attualmente, è disponibile solamente in lingua inglese, e visti i temi trattati e la mole di dialoghi presenti (sebbene siano disponibili i sottotitoli, sempre in inglese) seguirne gli sviluppi durante il gameplay diventa difficile per chi non ha una buona padronanza della lingua.



Echo
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26 ottobre 2017 alle 20:10