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ELEX – Recensione

“Dovete avere il caos in voi per partorire una stella danzante”.
Friedrich Nietzsche



In qualsiasi settore del mercato le buone idee vengono copiate, imitate e spesso esasperate tanto che molto spesso si parla di cloni di altri prodotti. In questa particolare arte i produttori di videogiochi sembrano essere particolarmente maestri. Questo è esattamente il genere di errore che potreste commettere avvicinandovi a ELEX.





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Più scontato dell'Apocalisse



Prima di parlare della trama di ELEX è doveroso fare una premessa. Piranha Bytes non è un team nuovo a esperienze open world, dato che che ha dato vita ai titoli della saga di Gothic e di Risen che, per un motivo o per un altro, non sono mai riusciti a sfondare davvero su console nonostante un discreto successo su PC.



La loro nuova opera si discosta però da Medioevo e pirati per puntare su qualcosa di decisamente più moderno, anche se sfortunatamente non esattamente una novità nel settore. Ci troviamo infatti di fronte a uno scenario futuristico in cui un meteorite ha generato una vera e propria apocalisse.



Il pianeta Magalan è stato sconvolto dall'impatto con il corpo celeste che ne ha decimato la popolazione, ma ha nel contempo introdotto nell'ormai non più florido mondo un nuovo elemento denominato Elex, sfruttato da quattro diverse fazione createsi a seguito dell'incidente e utilizzato per donare potere a una serie di individui eletti.



Dopo questo breve preambolo verremo subito introdotti a Jax, un giovane utilizzatore di Elex colpevole di aver fallito una missione. Scampato alla sua morte per miracolo il nostro eroe si risveglierà privo di qualsivoglia equipaggiamento e in fuga da una serie di potenziali nemici.



Senza addentrarci maggiormente nella trama, vi possiamo però dire che l'interesse nella narrazione, complici anche missioni secondarie particolarmente profonde, rimarrà alto per quasi tutta la durata della lunga campagna principale. Vediamo però più nel dettaglio quali saranno i compiti che il nostro Jax dovrà completare per trovare salvezza e, forse, redenzione.





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Tu da che parte stai?



Come già accennato, Elex è un action RPG open world in cui intrighi e tradimenti cercheranno di dare un senso a una trama ricca di qualsiasi cliché vi possa venire in mente riguardo a questo tipo di videogiochi e che sfortunatamente perderà via via di interesse.



Uno degli elementi più interessanti che ci verrà presentato durante le prime fasi di gioco sarà però quello di scegliere la nostra strada recandoci da una delle quattro fazioni disponibili. I Berseker saranno guerrieri legati alle armi del passato che sfrutteranno l'Elex per la magia (Skyrim, sei tu?), i Fuorilegge vivranno alla giornata usando la materia spaziale per il proprio divertimento, e infine gli Alba ed i Chierici saranno votati alla tecnologia e mostreranno al meglio il lato sci-fi del titolo.



Inutile sottolineare come la scelta di una fazione piuttosto che un'altra andrà a modificare le nostre abilità e solo in minima parte le missioni, soprattutto secondarie, che affronteremo, garantendo rigiocabilità fino a un certo punto ma stimolando il giocatore a provare approcci diversi esplorando l'ambiente di gioco.



Ambiente che risulta essere decisamente vasto, molto più di quanto ci si potrebbe aspettare. L'opera messa in piedi dai ragazzi di Piranha Bytes regalerà infatti momenti di puro godimento agli amanti dei giochi di ruolo che potranno passare ore e ore ad esplorare Magalan.





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20 dicembre 2017 alle 20:40

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