Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Rogue Trooper Redux – Recensione

Nel 2006 Rebellion, in collaborazione con Eidos Interactive, pubblica su PlayStation 2 Rogue Trooper, sparatutto in terza persona che riproduce sotto forma di videogioco alcune strisce fumettistiche inglesi pubblicate nel 1981. Ai giorni nostri Rebellion ci riprova e ritroviamo in versione totalmente rimasterizzata il caro vecchio soldato dalla pelle azzurra combattere ancora una volta per la salvezza di Nu-Earth. Nonostante gli anni, però, il processo di rimasterizzazione si rifà quasi esclusivamente al solo aspetto grafico, mostrando alcuni difetti che a oggi non sono purtroppo accettabili, portandoci così un gioco certamente meritevole di essere giocato, ma che allo stesso tempo può creare disagi a chi non è abituato agli sparatutto vecchio stile.





http://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2018/01/Rogue_trooper_redux_003-600x338.jpg



Anche da morti non possiamo scappare dalla guerra!



Siamo su Nu-Earth, un pianeta intrappolato gravitazionalmente da due soli e un buco nero e dall'aria velenosa a causa dell'eccessivo utilizzo di armi chimiche dovute alla perenne guerra tra le fazioni Souther e North. A causa dell'atmosfera mortifera sulla superficie del pianeta, gli abitanti sono costretti a vivere perennemente in alcune tute studiate appositamente per la sopravvivenza ed è per questo motivo che nascono i G.I.; l'alto comando dei Souther ha infatti creato un esercito di Fanteria Genetica pronto a combattere la guerra contro gli oppositori North, avendo come unico obiettivo la distruzione totale degli avversari. Durante un attacco, però, vengono tutti massacrati a causa di un generale traditore; l'unico sopravvissuto e proprio Rogue Trooper che, grazie alla possibilità di acquisire il bio-chip dei suoi compagni caduti, ricrea la propria squadra e da solo si infiltra nelle linee nemiche nel tentativo di scovare il traditore e ucciderlo una volta per tutte.



Sotto l'aspetto della trama Rogue Trooper non si ferma un attimo, la storia che porta avanti il nostro soldato genetico è esattamente identica alla controparte fumettistica e ci porta in luoghi dove non toglieremo mai il dito dal grilletto e, a malincuore, è proprio qui che l'intero titolo viene meno. Sparando con l'arma base (il mitra), da una visuale in terza persona e sfruttando abilmente le coperture disponibili, non si riscontreranno molti problemi, dato che sin da subito si otterrà un sistema di mira automatica per uccidere facilmente i nemici, con tutte le altre armi però iniziano le difficoltà.



http://www.playstationbit.com/wp-content/uploads/2018/01/Rogue-trooper-redux-001-600x375.jpg



Sebbene su PlayStation 2 il tutto poteva essere relativamente accettabile, data la scarsa potenza della console e l'elevata richiesta in termini di requisiti del titolo, su PlayStation 4 il sistema di mira non è proprio passabile e purtroppo resta identico alla controparte originale. Colpire un nemico sarà un'impresa e abbatterlo sarà ancora più difficile, dato che già al livello di difficoltà predefinito tutti saranno fin troppo resistenti, inoltre non ci viene in aiuto nemmeno il sistema di movimento del personaggio, troppo legnoso per i tempi odierni.



A venirci in aiuto però, come dicevamo in precedenza, troviamo un utilissimo sistema di coperture che, per quanto molto all'antica, funziona e permettere al nostro Rogue di tenersi al riparo dalle raffiche di proiettili nemici; una volta nascosti sarà possibile sparare alla cieca e costringere a loro volta i North a nascondersi oppure sporgersi e sparare sfruttando la mira ma lasciandoci in balia dei colpi nemici. I ripari chiaramente non serviranno esclusivamente da nascondiglio durante i combattimenti ma potranno essere utilizzati anche per sgusciare dietro ai nemici e sorprenderli sfruttando una semplificatissima modalità stealth che quasi sicuramente finirà a suon di pallottole; le mappe infatti, permetteranno solo inizialmente di approcciarsi in modo stealth, successivamente sarà possibile uccidere solo una manciata di nemici prima che scatti l'allarme.



Oltre al sistema di coperture il nostro amico Gunnar ci permetterà di affrontare le varie aree in modo molto più vario e tattico e senza l'obbligo di dover sparare alla cieca; tramite alcune abilità potremo posizionare il mitragliatore a mo' di torretta così da catturare l'attenzione dei nemici sparando senza sosta e dandoci la possibilità di assalirli alle spalle con le altre armi a disposizione. Se proprio non volete lasciare Gunnar in seconda fila, dopo qualche missione verrà sbloccato un'ologramma che avrà sostanzialmente la stessa funziona della torretta, con la sola differenza che questo non avrà alcuna utilità in battaglia se non quella di distrarre i nemici.



Continua la lettura su www.playstationbit.com

5 febbraio 2018 alle 16:00

Condiviso da popcornking.Piace a 2 persone