Ludomedia è il social network per chi ama i videogiochi. Iscriviti per scoprire un nuovo modo di vivere la tua passione.

Detention

de·pres·sió·ne – modificazione del tono del sentimento in senso malinconico, caratteristica di stati psicotici, psiconevrotici e nevrotici.



Uscito lo scorso anno su PC, Detention è una particolarissima avventura horror dei taiwanesi Red Candle. Dopo un'accoglienza positiva, Detention è pronto a portare le sue cupe atmosfere su PlayStation 4 e Nintendo Switch dal prossimo 1 Marzo. Se avete sbirciato il voto a fine recensione (e sappiamo che l'avete fatto!) avrete già capito che Detention è ben più di una semplice avventura di serie B.



Versione Testata: Nintendo Switch



Amori e fantasmi tra i banchi di scuola
La contestualizzazione sociopolitica ha un che di angosciante



Potremmo aprire questa recensione come un saggio di storia e portarvi nella Taiwan degli anni '60. Mentre nel resto del mondo si vive un periodo di pieno sviluppo economico, a Taiwan l'aria che si respira è quella del Terrore Bianco. Conflitti irrisolti con la vicina Cina, il regime totalitario che pende sulle teste dei suoi cittadini alla ricerca del nemico comunista e la censura culturale. Insomma un clima di tensione che spaventa al solo pensiero ancor prima di iniziare il gioco. Ed è chiaro quanto questa angosciante condizione sociopolitica si rifletta sulla popolazione e in particolar modo sui nostri protagonisti, Wei e Ray.



Risvegliatosi all'interno del proprio istituto scolastico nel pieno di un allarme uragano, Wei scoprirà che non sarà possibile abbandonare la scuola dato che tutte le vie di comunicazione esterne sono state interdette dal maltempo. Perlustrando le aule abbandonate dell'edificio, troverà Ray, una studentessa inconsapevole del perché si trovi li. Per i due inizierà una breve collaborazione che terminerà con l'improvvisa morte di Wei, dando il via ad un “interminabile” calvario che vedrà sprofondare la ragazza in un inferno vero e proprio.

Pace Ansia e Guerra
Detention ha una verve che manca alle attuali produzioni horror orientali



Già da questo inizio non proprio promettente, Detention lascia intravedere nel suo essere una certa verve che comunemente manca alle produzioni orientali del genere horror. Ad appannaggio del Giappone, in questi ultimi anni abbiamo assistito ad uno sdoganamento con l'arrivo di prodotti Koreani, come White Day, o come in questo caso taiwanesi. Pur con marcate differenze culturali di fondo troviamo un minimo comun denominatore che lega questo tipo di produzione. Studenti come protagonisti, la scuola che diventa teatro dell'avventura e una marcata influenza folkloristica. Tutti elementi che ritroviamo prepotentemente in Detention, accompagnati da una variabile culturale che è proprio quella del Terrore Bianco taiwanese.



http://ilovevg.it/wp-content/uploads/2018/02/NSwitchDS_Detention_01-300x169.jpg



http://ilovevg.it/wp-content/uploads/2018/02/NSwitchDS_Detention_02-300x169.jpg



http://ilovevg.it/wp-content/uploads/2018/02/NSwitchDS_Detention_03-300x169.jpg

Continua la lettura su ilovevg.it

27 febbraio 2018 alle 10:00

Piace a 1 persona