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Frostpunk – Recensione

Anno 1886, Londra è paralizzata dal gelo, 80 sopravvissuti a questo inferno di neve e ghiaccio decidono di recarsi ad un generatore a carbone, che dovrebbe garantire riscaldamento adeguato alle loro esigenze; al loro arrivo però trovano il generatore spento e nessuno ad attenderli, dovranno quindi rimboccarsi le maniche per accenderlo e non andare incontro ad una gelida fine.



Con questo incipit ha inizio Frostpunk, nuovo titolo dei polacchi 11 bit studios, già sviluppatori di This War of Mine, disponibile per PC su piattaforma SteamFrostpunk è un prodotto non racchiudibile in una sola categoria, è infatti sia un city-builder, sia un survival.



L'obiettivo principale è quindi la sopravvivenza, per garantirla dovrete fare in modo che il vostro generatore sia (possibilmente) sempre operativo e sfamare i vostri cittadini. L'antagonista dei nostri sopravvissuti, il gelo, è un nemico subdolo in quanto nelle prime fasi della storia principale, le temperature andranno a calare e a riprendersi nel giro di qualche giorno di gioco, durante le fasi successive invece le temperature caleranno e continueranno a calare, obbligandoci a moltiplicare i nostri sforzi nella produzione e stoccaggio del carbone e al miglioramento dell'isolamento termico dei luoghi di lavoro e delle abitazioni dei nostri cittadini.



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Le risorse del gioco si suddividono in tre macro aree: cibo, riscaldamento e materiali di sviluppo. Il riscaldamento viene garantito dal generatore principale (e da altri mini reattori che potranno essere creati successivamente), per mantenere operativo il reattore si dovrà quindi procedere all'estrazione di carbone dalle miniere e in minor numero dalla trasformazione del legname in carbone. Il cibo si suddivide in razioni pronte per il consumo e cibo crudo, quest'ultimo dovrà essere cacciato dalle squadre di cacciatori o, proseguendo nelle ricerche, tramite la coltura (molto esigua) nelle serre. I materiali di sviluppo sono il legname e l'acciaio che vi serviranno per creare edifici e strade.



La città si sviluppa in cerchi concentrici con il generatore come punto di origine, più ci si allontanerà dallo stesso, più questo perderà di efficacia; con il freddo sopraggiungeranno quindi la malattia dei vostri cittadini e, se non velocemente curati tramite edifici appositi, la morte, privandovi quindi di forza lavoro vitale per la sopravvivenza della vostra città. Dopo aver costruito un faro di segnalazione, avremo la possibilità di creare delle squadre di esploratori che avranno il compito di ricercare avamposti, risorse e una possibile causa all'ondata di gelo. Uno dei ritrovamenti più importanti che i vostri esploratori potranno fare è la scoperta di motori a vapore . Questi rarissimi motori sono una risorsa utilissima per la creazione di strutture semi-automatizzate, quali infermerie o miniere. L'esplorazione richiede tempo e spesso ci mette alla prova con scelte morali, in molti avamposti troveremo infatti dei sopravvissuti che potremo guidare al nostro insediamento. Con la crescita del numero dei nostri cittadini aumenteranno anche le risorse da utilizzare per il loro mantenimento.



Oltre alla guida pratica dei nostri cittadini ci sarà anche chiesto di guidarli moralmente, potremo ad esempio scegliere se utilizzare i bambini come forza lavoro in ogni luogo di produzione o se invece farli rimanere in una struttura dedicata a loro: ad ogni nostra scelta sarà presente una conseguenza che andrà ad impattare uno dei due indicatori, la speranza o il malcontento della popolazione. Nelle fasi avanzate del gioco potremo indirizzare i cittadini verso la ricerca della speranza tramite la fede o alla riduzione del malcontento tramite una specie di “stato di polizia”. La scelta di una delle due linee morali da seguire andrà a precludere l'altra, garantendo quindi una giocabilità differente nella successiva playthrough.



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Graficamente, Frostpunk è quasi impeccabile; il gioco si muove sul Liquid Engine, motore proprietario da 11 bit studios, creato per la prima volta nel 2010 per Anomaly Warzone Earth. Il design delle strutture pesca a piene mani dall'immaginario steampunk, quindi allo stile Inghilterra vittoriana si unisce tubi e costrutti metallici mossi da macchine a vapore, tutto stilisticamente molto affascinante. Tutti gli elementi del vostro glaciale mini-mondo sono ben realizzati e curatissimi; menzione particolare per l'area del generatore principale, vero e proprio cuore della vostra cittadina. Anche gli effetti atmosferico/fisici sono da titolo tripla-A; la gestione del fumo e degli effetti di luce è ottima. Le ombre che andranno a modificarsi durante il ciclo giorno/notte e il progressivo surgelamento delle strutture della città all'abbassamento della temperatura la città con tanto di righe glaciali sullo schermo sono quei piccoli tocchi di classe apprezzabili da ogni giocatore.



Da contraltare però, l'eccessiva presenza di questi elementi grafici che appesantisce leggermente l'interfaccia utente e vi costringerà spesso a ruotare la videocamera per evitare che la coltre di fumo vi infastidisca la visuale, questi piccoli difetti comunque non vanno assolutamente ad inficiare la giocabilità. La realizzazione grafica del mondo esterno alla vostra cittadina è molto scarna e lascia molto all'immaginazione del giocatore, un vero peccato in quanto una cura migliore degli ambienti esterni avrebbe sicuramente aiutato ancor più l'immedesimazione del giocatore.




La difficoltà del gioco è decisamente alta per la prima run della storia principale, una volta completata avrete la possibilità di intervenire sul livello di difficoltà. Una piccola nota dolente riguarda la longevità del gioco: per portare a termine la campagna principale non abbiamo impiegato nemmeno 6 ore, ripartendo un paio di volte dopo alcune esperienze fallimentari; lo stesso numero di ore sono necessarie per gli altri due scenari presenti (più un terzo in arrivo). Da notare inoltre la totale assenza di localizzazione italiana, sia per i dialoghi sia per i testi a schermo.



Frostpunk è indubbiamente un titolo molto ben realizzato. 11 bit studios ha lavorato (come suo solito) su gestione del materiale umano e scelte morali in maniera impeccabile. Nonostante alcuni piccoli difetti, che avrebbero portato il titolo a raggiungere nuove vette di eccellenza, mi sento di consigliare caldamente Frostpunk, non solo agli amanti dei city builder o a chi già conosce le opere di 11 bit studios, ma anche a quei giocatori innamorati dei survival che vogliano uscire dai cliché del genere.



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4 maggio 2018 alle 13:10