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LEGO: Gli Incredibili – Recensione

Sono passati più di dieci anni da quando la TT Fusion ha portato per la prima volta sulle nostre console un gioco basato sui mattoncini Lego, e da allora la casa si è raramente discostata da quel format. La loro ultima creazione, basata sui film Pixar de Gli Incredibili e recentemente pubblicata, non fa certamente eccezione, ma presenta alcuni elementi diversi rispetto al canone dei loro videogiochi. Ecco la nostra recensione di LEGO: Gli Incredibili.



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LEGO: Gli Incredibili, disponibile per PlayStation 4, Xbox One, PC e Nintendo Switch, cala il giocatore nei plasticosi panni dei protagonisti dell'omonimo film datato 2004 e del suo recente quanto atteso sequel, introducendo nel franchise alcune modifiche interessanti ma che a molti potrebbero far storcere non poco il naso. L'avventura ha inizio infatti alla fine del primo film, mentre i nostri eroi si preparano allo scontro con il Minatore, e prosegue narrando le vicende del secondo e più recente capitolo della saga. Fin dai primi secondi ci si ritrova catapultati in mezzo a combattimenti ed enigmi da risolvere, e il gioco non fa un mistero della sua semplicità: il sistema di combattimento e di interazione è infatti quello classico di tutti i giochi della serie LEGO, compresa l'impossibilità di fare game over e il singolo tasto di attacco, salvo pochissime modifiche dovute ai poteri dei singoli personaggi.



Un gameplay a cui siamo abituati ma che riesce facilmente a intrattenere, soprattutto se unito alla comicità che caratterizza questa serie videoludica, capace di sdrammatizzare a volte anche troppo efficacemente gli eventi che si va a vivere. Proseguendo e completando la trama è successivamente possibile intraprendere una seconda avventura, che va invece a raccontare gli eventi del primo film. Una scelta particolare da parte di TT, ma comprensibile data la vicinanza con l'uscita del film stesso. Tutto questo è accompagnato da un supporto completo della lingua italiana, con un doppiaggio che, seppur cali di qualità durante alcuni dialoghi delle missioni secondarie, è invece di livello paragonabile a quella del film durante le scene della trama principale di gioco.



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Tra una missione e l'altra è inoltre possibile esplorare liberamente la città, svolgendo missioni secondarie, affrontando ondate di criminali o salvando civili, vestendo nel contempo i panni del proprio personaggio preferito. Il numero di personaggi giocabili è infatti altissimo, come da sempre nei giochi della TT Fusion, ma sorprendentemente non si limita ai nostri amici supereroi o super cattivi che siano: sarà infatti possibile prendere il controllo di moltissimi personaggi da numerose altre opere della Pixar, alcuni dei quali assolutamente inaspettati come la pesciolina Dory, uno tra i primissimi a poter essere sbloccati attraverso l'esplorazione.



Esplorazione che, come ogni altra fase di gioco, può essere sperimentata anche in cooperativa locale insieme ad un amico, giocando a schermo condiviso. L'esperienza, purtroppo, non è delle migliori: la visuale tagliata in verticale e una telecamera che non sempre si comporta in modo ottimale rendono alcune sezioni di gioco fastidiose se non addirittura frustranti, tagliando un giocatore fuori dalla sua stessa metà di schermo o causando, seppur raramente, dei cali nel framerate a causa dei troppi oggetti distrutti.



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In sostanza, il titolo non mancherà di divertire chi da sempre è fan dei giochi Lego pur non presentando tutta l'originalità che caratterizza questa serie, in parte anche a causa della ripetitività delle missioni. Queste infatti si riducono spesso alla raccolta di un certo numero di Mattoncini Incredibili necessari alla costruzione di qualcosa che permetterà di avanzare nel livello. LEGO: Gli Incredibili non è un brutto gioco, presentandosi allegro e colorato, unendo un'estrema facilità nelle fasi di gioco con un certo impegno per la ricerca dei collezionabili, ma soffre a causa delle meccaniche ormai datate che caratterizzano la sua intera saga.



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25 giugno 2018 alle 11:10

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