SOLERO ha scritto una recensione su Final Fantasy
Prelude - Recensione versione GBA
Scrivo questa riga per ribadire: data la mancata possibilità di recensire singolarmente i giochi della Dawn of Souls collection per GBA, uso questa pagina per recensire FF1.
Non credo ci sia bisogno di introduzioni: Final Fantasy è stato il canto del cigno di Square, l'ultimo tentativo che hanno dato prima di andare in bancarotta per poi trasformarsi in uno dei più grandi pionieri del JRPG. Abbiamo per la prima volta nel videogioco di ruolo un'interfaccia di combattimento in cui vediamo i nostri eroi combattere visivamente i nemici e non l'allora molto famosa interfaccia in prima persona, nella quale vedevi solo il nemico e il testo che descriveva le azioni che compievi durante le fasi di combattimento; qui invece hai i tuoi eroi a destra, i nemici a sinistra, le possibili azioni e le animazioni con conseguente danno inflitto ed EXP ricevuta alla fine.
Il valore storico di FF1 è dunque indiscutibile in quanto siamo passati da una cantina di inesperti a una delle software house più grandi del mercato videoludico odierno.
La cosa più interessante è che ancora oggi il gioco sa dire la sua: la selezione di 6 jobs a inizio gioco che eventualmente avranno ciascuno la propria evoluzione per costruire il proprio party porta già così un bel livello di rigiocabilità, dando spazio a tante eventuali combinazioni per i nostri Warriors of Light (sono andato safe e ho usato il party default, ossia Warrior-Thief-W.Mage-B.Mage, ma se dovessi fare una rerun probabilmente vorrei provare il R.Mage).
L'aspetto più interessante è che essendo un JRPG molto vecchio ha molto l'aria di essere una "ruolata" a videogioco piuttosto che avere storia e mondo molto elaborati con numerose tematiche trattate nel corso di essi (anche se pure qui FF1 ha qualche carta da giocare), che è stato paradossalmente una botta d'aria fresca nel riesplorare il genere.
L'unico mio problema è questo: il gioco è palloso. "Contestualizza" l'ho fatto per diversi paragrafi e porto tantissimo rispetto, ma il voto è molto inclinato sul gradimento personale e il gioco ha un ritmo pesante, specie intorno a metà gioco quando devi andare in un caravan a spendere 40k gil a prendere una fata in bottiglia che in una città specifica si libera dalla bottiglia e ti dà un oggetto che può essere utile all'utilizzo in un'altra città raggiungibile solo se atterri con l'aeronave (ah sì l'aeronave esiste da FF1) e oltrepassabile in una sezione coi boschi e canoa per raggiungere uno dei dungeon principali.
Oppure quando devi andare in una delle città precedenti e improvvisamente uno dei 300 NPC che ti dice "riporta i cristalli alla luce" cambia dialogo in quell'esatto momento del gioco e ti dà qualcosa per andare avanti; è ottuso e dannatamente arcaico, ma è da aspettarselo per l'epoca. Posso contestualizzarlo, ma non posso far finta di apprezzarlo per questo.
Nel complesso è stato un'esperienza molto affascinante e che son contento di aver recuperato, Final Fantasy 1 è uno di quei giochi che mi ha sempre stuzzicato avere nel bagaglio culturale, e dunque eccoci. Magari un giorno potrei rivisitarlo.
Voto assegnato da SOLERO
Media utenti: 7
SOLERO
Sta recensione è proprio una merda non ho detto essenzialmente nulla di cosa tratta in particolare la versione GBA, risolvo qua:
1) Si basa sulla versione PS1 del gioco, quindi i modelli di sprite, overworld e sistemi di gioco prendono come riferimento quella versione lì
2) Questa versione include dei dungeon aggiuntivi che hanno bossfight riprese dai FF successivi, questi sono delle sfide fatte per i giocatori che vogliono avere del side content in più. Sono tranquillamente le parti più "toste" del gioco (ma di base questa versione di FF1 è molto facile quindi se volete della sfida in questo sistema di gioco questi side dungeons vi accontenteranno)
Enima
Concordo col discorso del contestualizzare che non influisce sul godimento del titolo. Un conto è riconoscere il valore storico di qualcosa, un altro è quanto nella realtà di quel momento ti può piacere. Hai comunque fatto un'aggiunta ricchissima al tuo "bagaglio culturale"