TanoX_93

A volte ti viene da pensare se le cose possano evolversi più di come sono già ora e spesso la risposta a questa domanda è no. Ma Recoil Games è capace di offrire un'evoluzione nel mondo dei Platform in 2D con Rochard, e lo fa aggiungendo qualche piccola innovazione qua e là all'interno di un meccanismo già ben collaudato e già buono di suo. Tuttavia non tutte le scelte sono state azzeccate, quindi andiamo per ordine.
La trama non è da premio oscar e non è nemmeno chissà cosa, si tratta di una cosa molto semplice: John Rochard, leader di un team di basso rilievo impiegato per la Skyrig corporation, scopre un'antica struttura nascosta in un'asteroide. Poco dopo, il suo team sparisce e viene attaccato dai banditi spaziali, quindi John e gli altri decidono di scoprire qual'è il segreto di questa struttura e cosa si cela al suo interno. Nulla di particolarmente complicato, dunque, colpi di scena abbastanza scontati e un finale da... boh.
Ma si sa, Rochard non è famoso per la sua trama tanto per il suo gameplay alquanto diverso dagli altri. Di platform in 2D non se ne vedono tantissimi e un po' è un peccato, quindi non nascondo che ho apprezzato questo titolo innanzitutto per la sua natura e per come tutte le features innovative che propone siano state amalgamate bene con il genere di base del gioco. È possibile modificare a proprio piacimento la gravità per superare degli ostacoli, per risolvere un enigma, spesso ci si ritroverà costretti a stare in zone a bassa gravità per risolvere un particolare enigma oppure bisognerà utilizzare per forza il Sollevatore-G per spianarsi la strada o lo Spaccarocce per eliminare qualche nemico qua e là, tuttavia anche qui non si tratta nulla di eccezionale, i nemici si eliminano facilmente e si possono anche eludere i loro proiettili portandoci in giro un cubo qualsiasi che li respingerà in ogni caso. Stessa cosa si può dire degli enigmi, non ci faranno mai sudare davvero. Forse questo è uno dei problemi principali del gioco: L'ASSURDA FACILITA'. Un platform 2D che si rispetti deve quantomeno offrire un po' di sfida, in Rochard questa sfida NON C'E'. Pensiamo a platform 2D come Klonoa o anche lo stesso Super Mario: nel primo più che nel secondo vi sono spesso degli enigmi da risolvere per arrivare dal punto A al punto B del livello e proseguire fino a un punto C risolvendo un enigma più cazzuto del precedente; in Super Mario i livelli sono tutti ostici e capita di morire frequentemente anche per un banalissimo salto sbagliato o eseguito troppo tardi o anche troppo presto; in Rochard più si prosegue e più si ha la sensazione di essere immortali, perché anche esso è stato contagiato dalla sindrome della RIGENERAZIONE AUTOMATICA DELLA VITA. Posso capire se John Rochard in realtà fosse stato un cyborg, un robot, mi sarebbe stato anche bene, ma è un essere umano normale e MAGARI noi esseri umani fossimo in grado di rigenerare la nostra salute automaticamente. Anche se ci si trova a un passo dalla morte, basta rifugiarsi dietro a una scatola che il nemico continuerà a sparare SENZA scavalcare per infliggerci il colpo di grazia e in un attimo la salute sarà ripristinata e saremo di nuovo pronti a combattere. A mio parere è indecente una cosa simile. Tra l'altro, per risolvere gli enigmi basta semplicemente dare un attimo un'occhiata al livello e si saprà subito cosa fare. C'è da dire però che Rochard non può essere etichettato come un brutto gioco, ma anzi, si tratta di un ottimo titolo (anche considerando la sua natura indipendente), fondato su ottime basi ma che gli autori avrebbero potuto sfruttare meglio. Tuttavia il lavoro svolto è comunque buono e ho trovato ottimo anche il comparto grafico e quello sonoro, entrambi svolgono il loro lavoro tranquillamente, senza sbavature.

In conclusione Rochard non mi è dispiaciuto, consiglio l'acquisto (non a prezzo pieno) a chi come me è amante dei platform in 2D e cerca qualcosa di divertente da giocare, perché in fondo riesce ad offrire la sua dose di divertimento ed è questo che conta in un videogioco.