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Su TanoX_93

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TanoX_93
Cover The Walking Dead: Season Two - A Telltale Games Series per PC

The Walking Dead: Season Two è il seguito diretto del primo fortunatissimo (e bellissimo) titolo della serie di casa Telltale. Dopo gli eventi a cui abbiamo assistito nel corso della prima stagione, ci ritroviamo ad impersonare Clementine e seguirla durante il suo viaggio in questo mondo desolato, sull'orlo della rovina e, specialmente, crudele. L'impressione generale è che, dopo una prima stagione tanto bella, sia difficile fare di meglio e che forse si rischia di cadere nel banale o che non regga il confronto a causa dell'assenza di uno o più personaggi. Ebbene, le mie impressioni finali non possono essere più diverse di così.

Se avete mai avuto modo di provare una avventura grafica della Telltale (e se state leggendo questa recensione le chance che l'abbiate fatto è alto), saprete già a cosa andare incontro per quanto riguarda il proprio lato tecnico: grafica, sonoro, perfino in gameplay la Telltale si riconosce da un miglio di distanza grazie al suo stile particolare e facilmente riconoscibile e, pertanto, non mi soffermerò su questo aspetto del titolo che sto prendendo in esame dal momento che, sotto questo punto di vista, è pressappoco identico al suo predecessore.
Questa breve recensione si focalizzerà sull'aspetto più importante del gioco: la sua trama.
L'analisi sarà divisa analizzando brevemente ogni singolo episodio, traendo poi le somme alla fine, evitando qualsiasi tipo di spo.iler .

EPISODIO 1: ALL THAT REMAINS
Sin dai primi minuti è palese quale sarà l'andazzo di questa seconda stagione ed il primo episodio svolge il suo lavoro egregiamente, riuscendo ad interessare, intrigare e spaventare.
Il messaggio che vuole lanciare si fa chiaro già dopo il primo quarto d'ora: non aspettatevi sorrisi o situazioni più “morbide” solo perché la protagonista è una ragazzina di appena 11 anni. Questo gioco sarà crudele, spietato, cruento e la situazione in cui si caccerà la nostra piccola protagonista farà subito riflettere. Gli esseri umani sanno essere veramente disumani, ed è così che si arriva alle prime scelte morali, questa volta ancora più crudeli, più macabre.
Ottimo primo episodio.

EPISODIO 2: A HOUSE DIVIDED
Si iniziano già a vedere le conseguenze delle nostre azioni, che spesso e volentieri ci faranno ricredere più volte, spingendoci a dubitare perfino di ciò che ritenevamo inconfutabile fino a pochi momenti fa. È davvero giusto ciò che facciamo? Esiste qualcosa di corretto in un mondo del genere? Proprio quando mettiamo in discussione ciò: il primo colpo di scena.
Questo episodio è un mix di tante cose e riesce a regalare momenti molto intensi, insieme ad un finale molto teso, che saprà mozzarvi il fiato.

EPISODIO 3: IN HARM'S WAY
Forse l'episodio più debole dei cinque, riesce a risollevarsi soltanto grazie ad un finale incredibile. Per tutta la sua durata accade poco, ma si ottengono molte informazioni sui personaggi che abbiamo imparato a conoscere finora, portando alla luce anche verità abbastanza sconcertanti. Perfino le scelte a cui il gioco ci metterà di fronte non saranno così pesanti, eccezion fatta per, appunto, quelle finali che possono risultare nella visione di due delle scene più disumani di sempre.

EPISODIO 4: AMID THE RUINS
L'episodio inizia esattamente da dove era finito quello precedente ed in base alle nostre precedenti azioni assisteremo a reazioni ovviamente diverse da parte dei personaggi, ma il succo non cambia. Si respira un po' di tranquillità per buona parte dell'episodio, ma c'è qualcosa nel gruppo di sopravvissuti che inizia a sgretolarsi. Dubbi, incertezze, paure, mancanza di fiducia... come si può pensare di sopravvivere in un ambiente del genere? Ma non importa cosa succede, finché si avrà fiato in corpo bisogna andare avanti. Questo tenta di insegnarci l'episodio, che non mancherà di colpirci ancora una volta, con un altro colpo di scena incredibilmente triste.

EPISODIO 5: NO GOING BACK
Come suggerisce il titolo dell'episodio, giunti a questo punto non si torna più indietro. Accadranno tantissime cose, molte delle quali pesanti da sopportare, soprattutto se avrete scelto un sentiero da percorrere simile al mio, ma il finale sarà ciò che più segnerà la definitiva valutazione che vorrete dare a questa esperienza.
Ci sono ben cinque finali che potete ottenere, ma a mio parere soltanto uno di questi vale la pena di essere visto, essendo il più giusto... ma anche il più straziante. Piangerete tanto, ripensando al viaggio che avete intrapreso e dove siete arrivati, ma ormai... non si torna più indietro.

Chiudendo, considero la seconda stagione di The Walking Dead un seguito più che degno. Nonostante le critiche mosse al gioco, personalmente non posso che ritenermi soddisfatto per quella che è una delle più belle avventure grafiche da me giocate finora (e non ne ho giocate molte, badate). L'atmosfera che si respira nel gioco è incredibile ed ogni episodio riesce a catturare l'attenzione del giocatore spingendolo a giocarne ognuno tutto d'un fiato, senza mai fermarsi. Scoprire cosa succederà dopo attrae e spaventa, ma alla fine soltanto noi sapremo dare il giusto peso alla NOSTRA storia.
I finali multipli, poi, sono croce e delizia in questo caso: seppur ci permettano di avere un punto di vista più ampio, rivelandoci scenari differenti, dall'altro canto è difficile apprezzare positivamente un'opera se la conclusione ottenuta non è quella che speravamo. Fa male, più male di tutto ciò a cui il gioco ci ha sottoposti per arrivare fin lì e vi assicuro che non è nulla che vi farà sorridere. La critica che voglio muovere verso questa strana scelta è anche il fatto che è prevista una terza stagione e, in una situazione nella quale è difficile sapere quale finale è canonico e quale no, vien difficile pensare ad un seguito che porta avanti una storia partendo da una conclusione che solo alcuni riconoscono come “propria”.
È per questo motivo che The Walking Dead Season Two non riceve un voto maggiore di questo.
Il motivo per cui il voto è così alto è anche però grazie allo splendido finale a cui ho assistito, per cui ancora oggi piango e che tanto mi ha colpito.
Sperando che ognuno di voi, nel giocarci, ottenga lo stesso, consiglio questa opera a tutti.