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Su TanoX_93

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Cover Dark Souls II: Scholar of the First Sin per PC

Dark Souls 2 è un titolo controverso, questa è cosa nota. Da una parte c'è chi l'ha odiato profondamente e non ne vuole sentir parlare bene da nessuno, dall'altra c'è chi invece l'ha adorato tantissimo ed ancora oggi si diverte a giocarci spesso e volentieri. C'è anche chi invece sa andare oltre questi estremismi ed è in grado di giudicare Dark Souls 2 per quel che è: un discreto seguito, un bel gioco, con i suoi pregi e difetti.
Dark Souls 2 è migliore del primo sotto alcuni punti di vista, mentre sotto altri è peggiore, l'impressione infatti è che non vi sia equilibrio in esso. Letteralmente, oserei dire.

Il punto forte di ogni Souls game è ovviamente il gameplay ed anche in questo caso non si fa eccezione: il gameplay di questo secondo capitolo è molto più vario del predecessore, al giocatore sono date innumerevoli possibilità per forgiare il proprio personaggio ed affrontare Drangleic nel modo che più preferisce, a prescindere dalla classe iniziale scelta che rappresenta solo il punto di partenza della nostra avventura. Possiamo creare un bestione difficile da tirare giù e che punta tutto sul non morire per vincere gli scontri facilmente con la sua forza bruta, oppure un guerriero veloce che magari fa ampio uso della nuova meccanica del Dual Wielding, altrimenti se preferiamo possiamo anche creare un incantatore. Potenzialmente, il giocatore potrà cambiare ripetutamente il proprio stile, grazie all'utilizzo dei Soul Vessel che permettono appunto di riassegnare i punti spesi nei level-up ogni volta che vogliamo. L'enorme mondo di gioco, inoltre, ci mette davanti a numerose vie che possiamo esplorare nell'ordine che preferiamo, a nostro rischio e pericolo.
Le nuove animazioni più fluide rispetto al primo, unite al nuovo funzionamento della meccanica del salto, inoltre, contribuiscono a migliorare le fasi esplorative ancora di più. Il gioco inoltre, con i nuovi consumabili, garantisce la possibilità di creare build e situazioni molto più versatili, è infatti possibile creare un mago puro grazie alla presenza di oggetti che ripristinano utilizzi di incantesimi ed altro ancora. Ciò che però non va in Dark Souls 2 è la sua difficoltà di base che, a parte le fasi iniziali che sembrano ostiche tanto quanto il primo, più si va avanti e più si ha l'impressione che il gioco sia troppo semplice. Non aiuta il fatto che gli sviluppatori tentino di ovviare a questo problema inventandosi modi del tutto stupidi per “aumentare la difficoltà”, come ad esempio zone sovraffollate di nemici che fanno un danno stupidamente alto oppure dove letteralmente non riesci a vedere cosa ti sta colpendo, lasciandoti in balia dei colpi avversari mentre tu non puoi fare altro che attaccare alla cieca e sperare di colpire qualcosa. Gli stessi boss si rivelano tutti TROPPO semplici, facilmente battibili al primo tentativo od al massimo al secondo. Un peccato perché, in quanto a design, hanno davvero pochi rivali.
Altra nota dolente è la mancanza di varietà nei moveset delle armi, organizzate per tipologia di arma e non per singola arma come nel predecessore. Personalmente, però, non me la sento di condannare troppo questa scelta perché dato l'enorme numero di armi che ci sono nel gioco, chiedere un moveset unico per ognuna di esse è praticamente impossibile senza cadere nella ripetitività. Ciò che veramente però mi ha lasciato interdetto è il modo in cui hanno gestito l'equilibrio. Non apprezzo l'abbandono della meccanica del mid-roll e non apprezzo nemmeno il fatto che, se scelgo di creare un personaggio tankoso, mi devo vedere portata via una meccanica fondamentale come quella dell'equilibrio. Aveva molto senso nel predecessore che l'indossare armature pesanti ti rendeva più difficile da far tentennare, qui invece potrai indossare un paio di stracci così come un'armatura di Titanio e non cambierà nulla, un qualsiasi pugno ti metterà in difficoltà, causandoti ripetuti traballi e stun-lock, il che in tutta onestà fa schifo.
Nel complesso, tuttavia, il gioco risulta divertente in ogni occasione e quasi mai frustrante, tranne in quei momenti in cui, come detto precedentemente, la difficoltà è gestita male.

Per quanto riguarda la trama, anche qui non siamo in presenza di una trama raccontata alla solita maniera, bensì viene narrata nello stesso modo del primo capitolo, ovvero tramite descrizioni di oggetti e chiacchierate con gli NPC che rivelano di volta in volta nuovi dettagli su questo misterioso e romantico mondo chiamato Drangleic. A dirla tutta, personalmente per certi versi ho apprezzato più la lore di questo secondo capitolo rispetto al primo, essendo molto più umana e romantica. Drangleic, questo posto caduto in rovina, abbraccia le anime di coloro che sono non morti e che, più diventano vuoti, più ricordano meno delle loro esistenze, noi siamo lì senza sapere perché all'inizio e, pian piano, verremo a conoscenza della storia di Re Vendrick, di Aldia e del loro operato. Solo allora scopriremo qual è il nostro vero destino e dove il nostro viaggio troverà epilogo. Si tratta quindi di una trama tutta da scoprire, volutamente criptica e che lascia al giocatore il compito di interpretarla. Non raggiunge l'epicità della lore del primo Dark Souls, ma è comunque molto bella ed io a grandi linee sono rimasto più colpito da questa qui.

Tecnicamente, Dark Souls 2 per PC è tutta un'altra cosa rispetto a quell'aborto del primo. Il gioco gira infatti tranquillamente a 60 FPS granitici anche al massimo ed è proprio in queste condizioni che il gioco da il meglio di sé. Una grafica mozzafiato quella di Dark Souls 2 che, unita a delle ambientazioni nel complesso molto belle, sanno regalare dei momenti davvero belli al giocatore. Ho passato molto tempo ad andare in giro per la mappa solo per trovare il posto migliore da cui fare uno screenshot al bellissimo paesaggio che avevo di fronte. La bella grafica del gioco va a braccetto con gli effetti sonori, che riescono a regalare un'atmosfera non indifferente nelle giuste situazioni. Le poche tracce disponibili sono invece carine ma niente di memorabile. Fa eccezione la track che risuona a Majula che non solo è incredibilmente rilassante, ma riesce a regalare l'atmosfera giusta per renderla una delle location più vicine alla definizione di “casa” in assoluto.

Tirando le somme, Dark Souls 2 non è AFFATTO un brutto gioco. Come detto all'inizio, è un discreto seguito a Dark Souls, che forse è stato eccessivamente bastonato dalle altissime aspettative dei fan, ma non mi sento di dare la colpa a loro per questo né al gioco. Il divertimento che offre non si discute e, nonostante alcune scelte di gameplay un po' stupide, è davvero difficile non definirlo un bel gioco. Mi sento di punire il gioco soltanto per la sua scarsa difficoltà nel complesso e per delle bossfight davvero molto sottotono che la fanno da padrona, per il resto è un titolo che consiglio sia a chi ha giocato il primo e sia invece a chi non ha mai toccato un Souls. Il gioco saprà divertirvi e forse avrete l'ostacolo della difficoltà in più, perché meno abituati al suo tipo di gameplay.