Chessin

Speedy thing goes in, speedy thing comes out

Portal. Che dire. Grazie Valve!

Titolo puzzle brillante, dove dobbiamo sfruttare dei portali per muoverci da un punto all'altro delle camere test a cui veniamo sottoposti. Non sappiamo il motivo, né ce lo chiediamo: questo come gli altri titoli targati Valve, ha un protagonista completamente muto. Chell, una ragazza di cui non conosciamo nulla, si sveglia al suono di un radio e di una voce robotica che le spiega ciò che farà alla Aperture Laboratories, una struttura di test di cui scopriremo successivamente le caratteristiche. Utilizzeremo una Portal Gun per farci strada alla Aperture. A dispetto del nome, non si tratta di un'arma. Ci servirà per risolvere puzzle e test vari, sotto la supervisione della solita voce robotica, GLaDOS. Gli enigmi si faranno man mano più complessi e ci verrà richiesto di usare l'ingegno... e qualche legge fisica per cui "speedy thing goes in, speedy thing comes out".

Decisamente uno dei migliori puzzle game disponibili al momento, superato qualitativamente solo dal suo sequel. Il principale difetto la longevità, più che bassa inesistente, assieme ad un personale senso generale di monotonia: trama insipida, grafica non male per il 2007 ma poco gradevole, modello e voce di GLaDOS insignificanti, e via discorrendo. Tutte lievi mancanze risolte nel secondo Portal.