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Vagitarian

ha scritto una recensione su Pro Evolution Soccer 2015

Cover Pro Evolution Soccer 2015 per PS4

Dopo il disastroso capitolo precedente, il peggiore della serie, tanto da snaturarla quasi completamente, con PES 2015 Konami corregge il tiro e ricomincia (per buona parte) da zero, riuscendo finalmente a realizzare il gioco che i fan aspettavano sin dall'esordio su PS3, seppur con qualche nuova magagna.
Le migliorie ci sono, a partire dai movimenti, finalmente fluidi e che portano ad approcciarsi al gioco diversamente, eliminando quasi definitivamente i binari, e offrendo una fisica migliorata di giocatori e palla. La velocità di gioco è ragionata, sebbene molto dipenda anche dai singoli giocatori e dall'approccio che si tende ad utilizzare.
L'impatto grafico è molto buono, con molti volti fotorealistici, sebbene la resa generale sia lontana dal diretto concorrente, a partire da manto erboso e stadi, fino al senso di immersione che riesce a regalare: nessuna sequenza animata durante rimesse, sostituzioni, ecc... e schermata nera ad ogni rinvio dal fondo, non proprio da next gen insomma.
Il comparto sonoro invece è davvero mediocre, con una telecronaca davvero scarsa e ripetitiva e OST limitata noiosa sin da subito.
I problemi che minano un capitolo potenzialmente molto valido sono sostanzialmente sono tre: pressing, passaggi e IA.
Il pressing, perlopiù per quanto riguarda gli incontri con la CPU, è spesso inefficace, con giocatori incapaci di togliere la palla ad avversarsi anche scarsi, affiaccandoli senza riuscire ad avere la meglio, torvandosi constretti talvolta al fallo intenzionale, difetto quasi mai riscontrato nel multigiocatore.
I passaggi sono il problema più grave, troppo spesso imprecisi e che finiscono tra i piedi del giocatore sbagliato o perlopiù tra quelli avversari, minando l'esperienza, con rimpalli che favoriscono perlopiù la CPU. Ma la cosa veramente fastidisa, riscontrabile unicamente ai livelli di difficoltà più alti, sono gli inutili passaggi in cui la CPU si diletta, perlopiù nella sua difesa, per interminabili minuti e che non portano a nulla, se non magari a rubargli palla (dopo anche un terzo di tempo!) per poi segnare in contropiede, situazione che si presenta ogni due per tre (terminando magari la partita 6-0, ma con un 35% di possesso palla), ed è un peccato perché il meccanismo era oliato a dovere, ma questi disagi portano a preferire il gioco online alle numerose competizioni offline, riducendone drasticamente la longevità, poiché tra il mitico campionato Master, coppe su coppe e Diventa un Mito di ore ne aveva da offrire.

7.5

Voto assegnato da Vagitarian
Media utenti: 8 · Recensioni della critica: 8.5