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Su Randolph Carter

Psicologo di professione e giocatore a tempo perso, sempre curioso e in cerca di novità... Poliedrico nei generi ma difficile nei gusti!

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Randolph Carter
Cover Uncharted: The Nathan Drake Collection per PS4

Col tempo scriverò di seguito una recensione per ogni capitolo della saga, una volta che l'avrò terminato. Il voto finale sarà la media tra tutti i capitoli giocati fino a quel momento, e ogni capitolo avrà invece un suo voto a parte.
DRAKE'S FORTUNE
Primo capitolo della saga targata Naughty Dog, che ha collaborato a rendere la vecchia ps3 una console ambita per le sue esclusive: esclusive che, per fortuna di molti e in primis mia, si stanno trasferendo sulla console di nuova generazione di casa Sony. Il titolo, sebbene non più nuovo, si presenta in una veste grafica rimasterizzata molto pulita che, nonostante per certi dettagli tecnici (tra cui spicca la vegetazione) mostri tutti i suoi anni sul groppone, si rivela piacevole agli occhi e dai colori molto vivaci.
I pregi del titolo sono stati innanzitutto l'immediatezza e la leggerezza. Non pensi di farne granché chi cerca la "tramona", un'avventura a tratti gotici o enigmi particolarmente complessi: il gioco è cognitivamente semplice, non richiede grosse elucubrazioni e scorre velocemente. La durata si attesta credo intorno alle 15 ore, ma sono ore che volano: il gioco sa prendere, e le meccaniche sebbene semplici (o proprio perché tali) invitano il giocatore a non esserne mai sazio. Più che sugli enigmi il gioco è improntato su uno stile da TPS, e più che pensare gran parte del tempo sarà dedicato a sparare. Il feedback delle armi è semplice ma buono e le hitbox estremamente precise: tutto ciò darà una grande soddisfazione nello sparare, e dedicarsi agli headshot non sarà mai divertente come qui. La IA mi ha stupito positivamente: i nemici sanno il fatto loro, considerata anche l'età del gioco, e dove possibile tenteranno accerchiamenti e proveranno in tutti i modi a ostacolarci.
Un difetto tuttavia da notificare è la ripetitività delle sequenze: il gioco nel suo svolgimento presenta un algoritmo abbastanza semplice: nuova area-esplorazione-coperture-arrivano nemici a ondate-nuova area-esplorazione... però data l'efficacia delle ambientazioni ciò non disturberà eccessivamente la qualità del gioco.
Le musiche sanno il fatto loro, epiche al punto giusto e incalzanti come non mai: si legano bene al contesto, e per questo al di fuori del gioco nessuna rimarrà particolarmente in testa.. ma all'interno del titolo fanno il loro lavoro.
La trama: il titolo vuole essere avventuroso, e per esserlo attinge a piene mani dalla letteratura del genere. Impossibili da ignorare gli stili alla Indiana Jones, che influenzano sia il carattere scanzonato dei personaggi principali che scelte di trama (sfido a non trovare similitudini tra le battute finali del gioco e il primo film di Indiana), ma questo non fa male: è riuscito a tirare fuori la mia nostalgia e il mio desiderio di avventura archeologica che da sempre ha popolato la mia infanzia: è un gioco avventuroso, con personaggi abbastanza stereotipati ma efficaci, in certe situazioni trash, in altre ignoranti, che fa a pieno il suo lavoro. Un gioco leggero, scorrevole e nostalgico, che lascia intuire che sia il primo capitolo di una saga, pronta a maturare e crescere in profondità nei capitoli successivi.
Insomma, un gioco che sa fare quello per cui è nato, alla faccia dell'iper realismo e della pesantezza tendenziale dei titoli contemporanei: divertire. Un titolo di cui ogni tanto c'è bisogno.
VOTO: 8

8

Voto assegnato da Randolph Carter
Media utenti: 8.7 · Recensioni della critica: 8.7