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Xehanort89
Cover The Legend of Zelda: Breath of the Wild per Wii U

"The legend of Zelda-Breath of the Wd" è l'ennesima dimostrazione che Nintendo, quando vuole, è in grado di realizzare opere di questo spessore, ribaltando completamente gli standard del mondo videoludico e costruendone le basi verso un futuro prossimo.
100 anni sono passati da quando la Calamità Ganon mise in ginocchio il regno di Hyrule. 100 anni dopo il prode cavaliere e guardia del corpo della principessa Zelda si risveglia emergendo dalle acque antiche di un umido sacrario, privo di ricordi e in un mondo sull'orlo del collasso.
Le premesse di questa storia sono di base le stesse dei capitoli precedenti. L'obiettivo dell'eroe è ancora una volta quello di sconfiggere il male e salvare la principessa nel suo castello.
Eppure, stavolta, c'è qualcosa di più: un altro racconto, il quale emerge con discontinuità assieme alle memorie sopite di Link. È proprio la storia avvenuta 100 anni prima, una storia che pone al centro dell'attenzione perlopiù i rapporti umani tra Link, Zelda e i quattro campioni che sacrifocarono la loro vita nel tentativo di salvare Hyrule.
Memorie che non andrebbero assolutamente mancate! 13 ricordi, da cercare in lungo e in largo per tutta Hyrule per permettere a Link di recuperare al 100% la sua memoria e per ottenere un senso di completezza nella trama conferendole una certa profondità.
Una storia nella storia, alla quale si affianca in modo non del tutto diretto anche un'altra storia, ovvero quella di Hyrule, sebbene sarebbe meglio dire quella di tutte le Hyrule, le stesse che abbiamo avuto modo di conoscere in questi ultimi 30 anni. Il tutto ovviamente riprodotto in modo fedele, minuzioso e magistrale! Si ritrovano diversi popoli come quello dei Goron o il sontuoso popolo degli Zora, ma anche i Rito, provenienti dal meraviglioso 
"Wind Waker", nonché luoghi che non potranno non suscitare un pizzico di malinconia, come il Lon Lon Ranch di "Ocarina of Time", ormai ridotto in macerie.
A livello grafico "Breath of the Wild" è un capolavoro! Il gioco mette in mostra una direzione artistica solenne, curata e dettagliata in ogni piccolo particolare (il vento che muove l'erba e l'uso dei particellari sono una vera chicca). 
I diversi ambienti sono rappresentati con maestria e ricercatezza, dai villaggi ai sacrari, dalle aree desolate del deserto alle montagne innevate, con colori vivi e mai sotto tono. Nulla viene tralasciato, e tutto è riprodotto con un certo senso di realismo, dalla fisica ai fenomeni atmosferici. Passeremo facilmente da giornate soleggiate a giorni di pioggia, passando da cime innevate ad immense e verdi pianure.
Il passaggio tra un fenomeno atmosferico all'altro o da una zona climatica all'altra è realizzato alla perfezione. Prima di piovere il cielo comincerà ad annuvolarsi, mentre il vento soffierá sempre più forte e l'acqua comincerà a cadere con una certa frequenza, fino ad essere spesso accompagnata da tuoni e fulmini. Quando invece ci troveremo a passare da una zona all'altra noteremo come la vegetazione, a seconda di dove siamo diretti, si faccia man mano sempre più rigogliosa sotto i nostri occhi (foreste) o sempre più povera e aspra (deserti o aree vulcaniche). Ovviamente tutto questo andrà ad influire in modo significativo sulla modalità di gioco. Sui picchi nevosi dovremo essere muniti di abiti che ci proteggano dal freddo così come presso le miniere e il villaggio Goron dovremo indossare abiti che non vadano letteralmente a fuoco! La pioggia poi influirà in modo decisamente realistico. Pioggia significa avere una visuale più annebbiata, non poter scalare montagne o pareti rocciose perché scivolose e non poter indossare oggetti metallici che attirerebbero inevitabilmente su Link fulmini e saette(indebolendolo non poco).
Il gameplay, ancora una volta, risulta perfetto. Rispetto al passato ci sono diversi cambiamenti e sostanziali novità, per esempio l'assenza della rotolata e del salto automatico. Dovremo essere noi a far saltare Link, e proprio il salto sarà fondamentale durante gli scontri, permettendoci di eseguire, come già in passato, schivate laterali e all'indietro.
Viene riproposta anche la barra stamina, già vista in "Skyword Sword", la quale ci permetterà di correre più velocemente e di arrampicarci ovunque sia possibile. Diversamente dall'episodio precedente, tale barra inizialmente sarà ridotta e non ci consentirà di correre a lungo o di scalare altezze importanti, ma sarà possibile potenziarla con l'avanzare dell'avventura.
Anche i potenziamenti, in questo nuovo episodio, si presentano in una veste nuova. Per ottenere i cuori o aumentare la barra stamina infatti dovremo affrontare e superare delle prove, chiamate "sfide dei sacrari", al termine delle quali ci verranno consegnati gli emblemi del coraggio. Ogni 4 emblemi potremo raggiungere una delle tante statue della dea e scambiarli, pregando, con un portacuore o un portavigore. Questi templi mistici sono circa 120 (io ne ho trovati circa 70) e trovarli tutti può rappresentare una sfida ardua, anche se appagante. Sebbene esternamente i sacrari siano tutti identici, ognuno di loro presenta al suo interno una sfida diversa, non riscontrabile negli altri templi. Le sfide da essi proposte sono varie e di diversa difficoltà; alcune ci chiederanno di risolvere enigmi al loro esterno, altri dovranno essere risolti con l'uso del giroscopio, in altri dovremo affrontare dei nanoguardiani, mentre alcuni dovranno essere affrontati con l'aiuto della tavoletta Sheikan.
Quest'ultima, che ci verrà affidata all'inizio dell'avventura, sarà fondamentale per muoversi in tutta Hyrule e per avanzare nell'avventura, grazie all'utilizzo di tecniche come il Kalamitron (in grado di attrarre oggetti), lo Stasys (con il quale bloccare oggetti voluminosi) o il Glacyor (per creare cubi di ghiaccio su qualsiasi superficie liquida).
Differente è anche l'approccio con le armi, gli scudi e le armature. Spade, lance, mazze ed archi si troveranno in giro per Hyrule non solo all'interno di bauli nascosti ma anche in mano ai nemici ai quali sarà possibile sottrarle. Ogni arma o scudo che sia sono caratterizzati da una forza e una resistenza propria espressa in numeri: più il numero sarà alto, più potente sarà l'arma. Tuttavia, che siano spade, lance o forconi, ognuna di esse è soggetta a deterioramento e dopo diversi colpi contro i nemici si romperà in mille pezzi, costringendo il giocatore a cambiare arma anche nel bel mezzo di uno scontro, cosa che però personalmente non ho trovato per niente scomoda. Le armature, o le vesti, invece saranno per la maggior parte acquistabili presso i negozi dei diversi villaggi ed ognuno di esso avrà caratteristiche proprie. Alcuni saranno adatti al clima del deserto, altri a quello dei picchi innevati, altri ancora ignifughi e altri invece adatti alla scalata. Proprio come in un gioco di ruolo alla Monster Hunter, dovremo cambiare abiti a Link a seconda del luogo in cui ci troviamo e delle condizioni climatiche, prestando attenzione a soddisfare le richieste del gioco. Capiterà infatti di dover potenziare sia le armature che le vesti per poter avanzare in alcune aree di Hyrule altrimenti impervie e impossibili da superare. Grazie alle fonti delle quattro fate radiose (e ad una determinata somma di denaro) potremo letteralmente far salire di livello i nostri indumenti, aumentandone resistenza e parametri.
Altra novità di prim'ordine è l'utilizzo del cibo e della cucina. In "Breath of the Wild" vengono lasciate da parte le classiche ampolle e le pozioni ripara-cuori; sebbene di pozioni se ne trovino ancora, queste saranno utili solo per potenziamenti temporanei riguardanti resistenza e stamina.
Per recuperare energie (ed ottenere anche altre benefici) dovremo affidarci al cibo e alla cucina. Tutto può essere raccolto in giro, mangiato e cucinato, anche se è mischiando i diversi ingredienti che otterremo i migliori risultati. Piatti in grado di ripristinare completamente la nostra salute o di aumentare il nostro attacco, che si riveleranno indispensabili durante i combattimenti più ostici!
Tra le tante sorprese che offre questo "The Legend of Zelda", c'è anche e soprattutto il suo livello di difficoltà. 
L'unico predecessore altrettanto ostico fu proprio il capostipite della saga a cui quest'ultimo episodio è dichiaratamente ispirato. La crudezza dei combattimenti, la loro difficoltà intrinseca è determinata principalmente da due fattori: l'equipaggiamento del personaggio, che spesso risulta inadatto alla situazione, e dalla forza (e dal numero) dei nemici. Questi ultimi variano molto negli approcci, nei comportamenti e nello stile di combattimento, inoltre tendono a collaborare tra loro in base ai diversi gradi di intelligenza.
Fin dall'inizio dell'avventura saremo lasciati a noi stessi, e soprattutto alle nostre scelte! Sono proprio queste che determineranno lo svolgersi degli eventi o l'avanzare della narrativa.
Sebbene una storia centrale sia ben impostata attraverso missioni primarie e secondarie, saremo proprio noi a scegliere cosa fare, quando farla e soprattutto come.
Non c'è un canone da seguire né un cronologia degli eventi da rispettare obbligatoriamente! Potremo liberamente scegliere fin da subito se perderci per le vastità di Hyrule scoprendo infiniti sacrari e segreti o addirittura correre ad affrontare direttamente Ganon!!! Tutto è nelle nostre mani; persino l'ordine in cui affrontare i colossi sarà alla mercé delle nostre scelte, e come se non bastasse, saremo addirittura liberi di evitare gli scontri con essi!
Ovviamente tutta questa libertà e tutte queste scelte hanno un prezzo. Scegliere di affrontare un Ganon dopo le prime fasi di gioco o addirittura lasciarsi alle spalle i colossi comporterà un aumento della difficoltà di gioco in modo esponenziale! La pena: un "game over" fisso su schermo.
In questo senso, saremo noi a dover prestare non solo attenzione a ciò che facciamo ma anche a dover studiare una certa strategia non solo per quanto riguarda l'equipaggiamento ma anche per ciò che riguarda il cibo da portare in viaggio.
È possibile inoltre cacciare, e mai come in nessun altro Zelda l'arco sarà così al centro dell'attenzione e così fondamentale (ed efficace) anche contro i boss! Ucciso un animale questo diventa immediatamente carne commestibile, senza che ne vengano mostrati patimenti e sofferenze. 
La rappresentazione della fauna peraltro è magistrale, e forse costituisce l'elemento decorativo più valido di "Breath of the Wild": sono presenti circa novanta specie di animali, e tutte sono curate nei movimenti, negli atteggiamenti e nei comportamenti, dai cavalli ai lupi, dai cani ai tori, dalle volpi agli scoiattoli, dai cervi agli stambecchi.
La vastità di Hyrule è impressionante tanto che a volte ci sembrerà di trovarci smarriti, proprio come accade all'inizio del gioco.
Tuttavia nella sua vastità, il mondo di gioco che ci offre Nintendo è vivo, colorato e ricco di cose da fare e da vedere e di segreti da scoprire. La sola brezza del vento sembra volerci fare respirare la stessa aria selvaggia che pervade l'intera regione.
Spesso è proprio il vento stesso ad essere la colonna sonora di questo lungo viaggio. La musica spesso, soprattutto negli spostamenti tra valli e praterie, è assente, o meglio rimpiazzata dal solo soffiare del vento o dal rumoreggiare dei fenomeni atmosferici.
A tutto ciò, come se non fosse già abbastanza, si aggiungono innumerevoli minisfide e minigiochi che rendono la giocabilità molto più varia e donano al gioco in sé una longevità invidiabile.
Nonostante le innumerevoli novità apportate alla serie con questo ultimo capitolo, "Breath of the Wild" si presenta comunque come un gioco che guarda al passato. I riferimenti ai vecchi episodi ci sono non solo in tutta Hyrule, ma anche nello stile grafico e nel gameplay.
Gli spiriti a guardia dei colossi, che guideranno Link al loro interno (vissuti cento anni prima) sono un perfetto esempio del passato che guarda al futuro, quasi fosse una metafora della stessa Nintendo.
"Breath of the Wild" porta un classico come "The legend of Zelda" al livello successivo, contaminandolo con dinamiche da RPG e Open World in modo eccellente e spingendo la difficoltà dei classici action-adventure oltre i limiti raggiunti fino ad oggi, ponendo alle basi nuovi traguardi e nuove caratteristiche nel gameplay di cui i giochi futuri dovranno tenere bene in considerazione.
Un gioco che colpisce fin dal principio e che cattura sempre di più minuto dopo minuto, attimo dopo attimo, partita dopo partita; un gioco che non si può fare a meno di amare e che non si può evitare di giocare. Un'opera d'arte vivente, che prende vita tra le nostre mani e si estende in modo sublime davanti ai nostri occhi.
Un gioco che è già legenda!!!

10

Voto assegnato da Xehanort89
Media utenti: 9.4 · Recensioni della critica: 9.6