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Guerra agli umani Copertina flessibile – 19 maggio 2008
Opzioni di acquisto e componenti aggiuntivi
- Lunghezza stampa322 pagine
- LinguaItaliano
- EditoreEinaudi
- Data di pubblicazione19 maggio 2008
- Dimensioni12.2 x 1.9 x 19.7 cm
- ISBN-108806192809
- ISBN-13978-8806192808
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“È uno struzzo, quello di Einaudi, che non ha mai messo la testa sotto la sabbia”
Dettagli prodotto
- Editore : Einaudi (19 maggio 2008)
- Lingua : Italiano
- Copertina flessibile : 322 pagine
- ISBN-10 : 8806192809
- ISBN-13 : 978-8806192808
- Peso articolo : 440 g
- Dimensioni : 12.2 x 1.9 x 19.7 cm
- Posizione nella classifica Bestseller di Amazon: n. 121,879 in Libri (Visualizza i Top 100 nella categoria Libri)
- n. 83 in Giochi per Xbox 360
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Migliori recensioni
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Mi piace così tanto che ho voluto farlo leggere anche agli amici ai quali ho regalato le mie copie.
Lo stile è fresco e asciutto, diretto, frasi brevi, pochi giri di parole.
La storia si svolge in maniera serrata, Il lettore non può che continuare a girare pagina.
Il protagonista Marco - supereroe troglodita - ricalca l’avventura di H.D. Thoreau narrata nel “Walden”. Un libro che, in maniera leggera e, a tratti, surreale, ci fa capire che la società tecnologica non ci darà possibilità di scampo.
Consigliatissimo
E l’ho amato fin da subito. Per un motivo semplice ma affatto banale. La scrittura. Si possono scrivere tante parole e poi avere una storia da raccontare. Allora si prendono le parole, si mettono insieme e si racconta la storia. Sembrerebbe banale, ma la capacità di metterle insieme per raccontare BENE una storia non è qualità di tutti gli scrittori pubblicati. Purtroppo. Non voglio fare paragoni, ma avrei un esempio proprio sottomano, ma mi sembra alquanto ingiusto fare dei nomi e fare dei confronti.
Wu Ming 2 imbastisce una storia che ha l’andamento del thriller, l’analisi sociologica, la critica ecologista (ma non estremista) e una punta di realismo magico, il tutto condito comicità sarcastica e nera. Una lettura piacevole, e interessante. Poi, ogni volta che ho preso un treno oppure in macchina attraversavo la “variante di valico”, il pensiero mi trascinava verso quei boschi e quelle montagne ormai trasformate, e teatro delle avventure di una manica di personaggi strampalati: un hipster – supereroe-troglodita, un profugo-gladiatore, una barista-rabdomante, e poi una serie di bracconieri, criminali e gangster di varie nazionalità. Lasciandomi un po’ sognare e un po’ riflettere: ma “Guerra agli umani” denuncia il degrado della nostra società oppure è proprio l’inizio della fine? Cavolo! Il dubbio!
Uno stile frammentario e caotico, acuito da salti repentini tra una scena e l'altra, che richiedono letture plurime per venire capiti appieno.
La storia segue diverse vicende, troppe:
il protagonista è stufo della civiltà, e dopo aver perso lavoro e affetti lascia tutto alle spalle per vivere come un uomo primitivo in una grotta , immaginandosi "supereroe troglodita" in grado di mostrare una nuova via alle persone.
Poi abbiamo Gaia, una libraia trasformata in barista, rabdomante a tutto campo, affezionata al suo san bernardo che però di punto in bianco scompare.
Abbiamo Sidney, un africano giunto in Italia per venire sfruttato in nero da un'organizzazione criminale che con la promessa vaga di metterlo in regola lo sfrutta come addetto alle pulizie e di notte come gladiatore negli incontri clandestini contro lupi e cani da battaglia.
Abbiamo questa organizzazione, guidata da un albanese che ha fatto strada con le sue intuizioni, spostandosi in periferia e aprendo un canile privato sovvenzionato dal comune, paravento per riciclo e incontri clandestini che fruttano sempre più soldi.
Abbiamo anche cinghiali malati ghiotti di mele, bande di cacciatori, un gruppo ecoterrorista che caccia i cacciatori, bracconieri, traffici di cani e di esseri umani. E un maresciallo dei carabinieri survivalista, sicuro che il mondo stia per finire e sfociare nella violenza più becera.
Parecchie storie che si intrecciano tra loro spesso in modi assurdi, personaggi che prevalentemente non fanno scattare la minima simpatia, tranne magari Gaia, un ritmo abbastanza lento, la parte relativa al titolo (un fantomatico libro di fantascienza che reinterpreta la storia dell'uomo come contaminazione aliena in salsa biblica) che rimane sullo sfondo, tra un borbottio di un fanatico e qualche estratto messo a caso nel testo.
Delusione completa, ho finito il libro invece di abbandonarlo dopo neanche cento pagine solo perché odio interrompere le letture e spero sempre in miglioramenti.
In pratica, mi è piaciuto.