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AlerageTheZero

ha scritto una recensione su Assassin's Creed

Cover Assassin's Creed per Xbox 360

Innovazione blanda

forse ero uno dei pochi stronzi a non aver mai completato un assassin's creed, di fatti non era propriamente colpa mia, giocai per la prima volta assassin's creed nel 2012 credo, su pc, questo pc, quello da cui scrivo ormai da quasi 9 anni, diciamo che questo pc, non è mai stata di fascia alta, al massimo medio-bassa (per quando è uscito), però ricordo vivamente lo scassamento di minchia nel trovare una configurazione grafica tale da non dover piangere per lo schifo, di fatti fu all'epoca che ebbi il primo impatto con il concetto di scalabilità del pc, se mettevo il dettaglio dei modelli al minimo, i modelli erano dei cubi (no, non sto esagerando) se lo mettevo alto reggevo benissimo, ma appena accennavo a voler mettere le ombre . . . cristo che odio, venni a conoscenza delle ENBseries e le usai, mettendo le ombre al minimo e facendo un po' di color correction e edgemarker, infiocchettai la mia configurazione perfetta di AC, che era distante anni luce dall'estetica originale, ma che a me tutto sommato piaceva più del grigiume che proponeva il titolo, lo giocai per un po', arrivando quasi alla fine del primo capitolo, poi . . .
TAaaac, l'alimentazione si staccò, i componenti erano andati in protezione, il pc era rovente, questo mi bastò per allontanarmi da questo gioco nell'attesa di avere un pc più potente.

Però eccomi qua tutt'oggi ho lo stesso pc, all'epoca il mio pc non aveva neanche un anno di vita e non essendo economicamente indipendente sarebbe stato un po' da cretini chiedere ai miei genitori di cambiare o comprare un altro pc perchè non gira AC, in tutta onesta me ne dimenticai di giocarlo.

Ma da qualche anno un tarlo si stava facendo strada nella mia mente . . .
"e se lo giocassi su ps3?"

Ed ecco che è partita una ricerca tra conoscenti e digital foundry per capire se valeva la pena, ed ecco che scopro che su ps3 non valeva la pena, pochi fps mi dicevano, stuttering, le solite magagne dei multipiattaforma insomma, infine quest'anno prendo una 360 e con l'aiuto di webuy e il mio migliore amico mi faccio tutta la collezione degli AC fino al 3, finalmente potevo finirlo.

E cosa mi sono perso, cosa, mamma mia! Io ho sempre amato la trilogia delle sabbie di prince of persia, all'epoca si era coniato il termine "platform acrobatico" per identificare prince of persia, conoscendo la storia dello sviluppo del primo AC, sento tanto del loro spirito delle sabbie in questo gioco, con l'unica differenza che a livello di meccaniche acrobatiche è una evoluzione incredibile, a livello di combattimenti è una giusta semplificazione che porta un po' di aria fresca e a livello di trama è una maledettissima involuzione.

Ma cosa mi sono perso? Nulla che non avessi già provato nel 2012, semplicemente ubisoft è riuscita a confezionare delle meccaniche acrobatiche che più le utilizzi e più ne sei assuefatto, non sfido a credere che nel 2007 questo gioco sia stato un punto di non ritorno, non a caso da qui è nato un intero brand ed è nato il trend del parkour, prima di AC arrampicarsi era una questione di notare gli appigli, dopo AC l'arrampicarsi è diventata pornografia, non a caso ho completato tutte le missioni delle torri di sincronizzazione, semplicemente da questo punto di vista ubisoft ha fatto un lavoro eccezzionale.

Il combattimento è semplice, fluido, certo mi manca un po' il rubare le armi ai nemici e l' assoluta trasparenza degli schemi di attacco dei nemici (sempre 1 ad 1 come recitava Farenz) non aiuta la varietà, ma è comunque qualcosa su cui si può sorvolare, anche perchè essendo sostenuto da una componente tecnica di tutto rispetto, risulta spettacolare e quindi godibile.

E arriviamo al punto dolente, la trama, le crociate si abbattono in medio oriente e Altair, un assassino, ha commesso una cazzata per cui viene degradato e messo allo scuro dei risvolti dei suoi compiti . . .
Ottimo incipit, ma come evolve? in maniera blanda, la trama viene soggiogata da un gameplay molto presente che si ripete ad ogni assassinio, la raccolta delle informazioni del bersaglio e le missioni secondarie a poco servono se non a darci un teorico vantaggio tattico (assolutamente falso) nell'omicidio e le rivelazioni in punto di morte, quasi criptiche, che dovrebbero insidiare in Altair dei dubbi per il suo operato, non fanno altro che rendere il tutto ancora più blando e le chiacchierate retoriche che si hanno col gran maestro dopo ogni uccisione aggiungono ben poco, eppure il gioco suggerisce un evoluzione di Altair da impetuoso, saccente e arrogante a riflessivo, dubbioso e umile, gran bel cambiamento, ma questa cosa avviene soltanto in queste chiacchierate col gran maestro, non altrove, sul finale avvengono le rivelazioni per cui ti chiedi "ma io quando le ho sapute queste cose?", non credo di essere stato disattento, avrò speculato troppo poco, Altair muto per tutta la durate delle fasi in game, non mi ha aiutato per niente a speculare.

Sul lato tecnico non c'è nulla da dire, un lavoro eccezionale, architetture affascinanti, la grigia estetica? ci si fa l'abitudine, anche se non è tutto grigio ciò che proviene da questo gioco, per lo più è Acri ad essere schifosamente grigia, ma è comprensibile quando è l'unica città che ti da il benvenuto con delle fosse comuni . . .

In poche parole, un punto di non ritorno, meccaniche da assuefazione, ma troppa ciclicità, da assumere in compresse, può causare nausea.

8

Voto assegnato da AlerageTheZero
Media utenti: 7.7 · Recensioni della critica: 8.3