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Barattolo

ha scritto una recensione su NieR: Automata

Cover NieR: Automata per PS4

Can a human [L]earn?

Questa sarà una valutazione molto intima di questo gioco, che non esagero nel definire un'espressione artistica del genere.
Sono molto combattuto nel valutare Nier: Automata. Da un lato, infatti, questo gioco va contro quelli che sono i miei gusti - e i miei ideali, quasi - da videogiocatore. Dall'altro, però, questo gioco mi ha fornito un'esperienza talmente forte che non riesco a non ritenerlo un gioco letteralmente eccezionale, una perla nera in un mare di perline di plastica bianche. Partiamo tuttavia dalle basi.
Graficamente il gioco si presenta discretamente, non è eccelso a livello di qualità delle textures ma porta su un altro livello il concetto di design: le locations sono tutte ispirate, estremamente suggestive fortemente di impatto; così anche personaggi e (seppur con meno varietà) nemici. Questo è un gioco che trasuda stile da ogni pixel, te lo lancia addosso e te lo fa piacere per forza.
A livello di gameplay il gioco non da il meglio di se, tuttavia si difende bene: uno sylish action molto semplice ma comunque in salsa Platinum, facile a difficoltà normale e tosto a difficile - un po' sbilanciato in effetti. Le combo non sono tantissime, alla fine la via più veloce per terminare i combattimenti sarà semplicemente schivare per tempo (e il gioco perdona molto sotto questo punto di vista) e attaccare a caso finché non sono tutti morti. E' divertente comunque, anche se non è la colonna portante del gioco (da qua viene la premessa di prima). Tuttavia ci sono delle fasi di intermezzo che trasformano completamente il gameplay, rendendolo a volte un action a scorrimento orizzontale, a volte uno sparatutto a scorrimento, a volte qualcosa di simile ad un bullet hell - tutto molto semplice, nulla di eccelso nelle singole parti, ma più avanti vedremo perché questa varietà è una delle piccole componenti che danno enorme forza a questo gioco.
Il sonoro è certamente uno dei due picchi di eccellenza di questa meraviglia: gli effetti audio sono buoni, si, ma le musiche sono eccellenti. Passerei le ore col gioco acceso senza muovere mezzo analogico semplicemente per ascoltare le musiche, estremamente suggestive e tutte bellissime, che aiutano non poco a dare atmosfera alle locations e sono sempre perfettamente azzeccate.
Ultima ma non ultima la trama: è questa la vera protagonista di questo gioco. E' l'elemento che ti spinge ad andare avanti, a finirlo in tutte le sue parti, ti porta persino a voler completare il gioco al 100% perché con la sua complessità (non difficoltà eh, non è particolarmente difficile da capire, tuttavia è complessa) nasconde sempre qualche dettaglio che ti permette di dare profondità ulteriore a quello che vai scoprendo passo passo. Persino le quest secondarie, per lo più tutte fetch quest quasi noiose da fare, ti invogliano comunque ad essere completate perché aggiungono sempre qualcosa al complesso, ti danno informazioni in più che sentirai necessarie. Inoltre il modo in cui questo gioco gioca con i sentimenti del giocatore è magistrale, la caratterizzazione dei personaggi (tutti, primari e secondari) è un capolavoro, non c'è nemmeno un'incoerenza e tutto trova il suo posto.

Nonostante sia possibile fare un'analisi separata delle sue parti, è difficilissimo valutare Automata su quest'analisi, perché in realtà ogni elemento è talmente amalgamato con gli altri da rendere il gioco un'organismo unico, da valutare come tale. Prima ho accennato al fatto che il gameplay ogni tanto cambia, e questo è un grosso punto di forza del gioco: forzare il giocatore a certe visuali o a certi stili di gioco aumenta la potenza narrativa, è molto scenografico e sicuramente d'effetto, oltre a dare un po' di varietà ad un gameplay certamente stagnante alla lunga. Inoltre molte di queste transizioni sono così naturali da non accorgersene, rendendo tutto molto fluido.
Ogni azione, in Nier, pesa. Ogni fendente, ogni passo, andando avanti nel gioco peserà sulla coscienza e ci farà chiedere se in fondo fosse necessario farlo o se si potesse continuare il gioco in maniera più pacifica. E' un mondo organico e reale quello di Nier, un mondo che non ti da l'impressione di essere stato programmato, è tutto stranamente umano. E questo è proprio il risultato di questa eccezionale organicità, dove ogni componente si fonde per dare vita ad un risultato maggiore della somma delle sue componenti, e di molto. Per questo non penso di esagerare quando dico che Nier sia un capolavoro, e non penso che il seguente voto sia sovradimensionato al prodotto: le emozioni che vengono tramesse e il fatto che nonostante la possibile noia non ci si riesca a staccare dal controller secondo me lo giustificano.