Come di dice in inglese "more of the same". Le innovazioni di questa seconda iterazione "moderna" di Xcom sono veramente minime, qualche abilità in più, qualche nemico nuovo ma bene o male il gameplay di base resta lo stesso che però funziona quindi poco male. Mi hanno fatto storcere un po il naso i colpi attraverso muri e pareti nonché la vista a raggi x dei nemici, rendendo di fatto impossibile un approccio stealth alle missioni (oppure sono semplicemente scarso io, cosa abbastanza plausibile). Graficamente non è all'avanguardia ma ha un comparto tecnico piacevole e leggero, qualche incertezza quando gestisce livelli su più piani, ma nulla che possa minare all'esperienza finale. Solo in un occasione mi ha costretto al caricamento di un save precedente in quanto la telecamera si era bloccata su di un personaggio dopo un'animazione. Narrativamente fa un salto di 20 anni nel futuro rispetto agli eventi di Enemy Unknown in un mondo dove oramai le forze aliene hanno sottomesso gli umani facendosi passare per alleati piuttosto che invasori. Il giocatore viene messo nei panni di un comandante della resistenza e mi fermo qui per evitare spoiler. Il gioco l'ho apprezzato nonostante qualche esagerato picco di difficoltà, specie all'inizio quando si è tecnologicamente molto indietro rispetto agli alieni (eh si, tutti la tecnologia ricercata nel precedente capitolo è andata persa), ma anche qui, come accennato prima, potrebbe essere un problema della mia scarsità nei giochi tattici. Se vi è piaciuto il precedente capitolo vi consiglierei di buttarvi su questo senza troppi pensieri