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Calliope

ha scritto una recensione su Elex

Cover Elex per PS4

Una bozza di gioco interessante

Elex è un titolo GDR fantasy/postapocalittico che ci porta su Magalan, pianeta colpito da un meteorite altamente distruttivo che ha portato i suoi abitanti alla quasi estinzione.

La civiltà di Magalan era altamente evoluta prima dell'impatto con il sasso cosmico, ma ora sulle macerie di un pianeta sconvolto, vivono solo strane bestiacce ostili e gruppi di persone organizzate in fazioni in lotta tra loro. Ognuna con le sue regole e le sue tecniche di guerra necessarie alla sopravvivenza.

La nostra avventura inizia mettendoci nei panni di Jax.
Durante un "incidente", il nostro protagonista rischia di morire e perde equipaggiamento, abilità e parte della memoria.
La storia di Jax e il suo scopo si sveleranno lentamente e in maniera un po' caotica durante la nostra partita, portandoci a seguire una trama non particolarmente brillante ma facendoci conoscere personaggi ben caratterizzati.
Non sempre gli obbiettivi saranno ben chiari e spesso ci troveremo a procedere un po' per tentativi a causa anche di un menù missioni confusionario.

Saranno necessarie svariate ore prima di prendere confidenza con il mondo alieno e senza equipaggiamento decente/abilità, saremo un po' spiazzati.
Oltretutto non è chiaro da subito il livello delle missioni proposte. Solo una volta arrivati sul luogo scopriremo se abbiamo le skill adeguate o dovremo darci alla fuga.

Nel mondo di Magalan prima di avere un minimo di possibilità di sopravvivenza contro le creature dovremo dedicarci soprattutto a quest "sociali" nei vari accampamenti delle fazioni per salire di livello e aumentare le statistiche del personaggio.
Molto utile la possibilità di avere un compagno di gioco governato dalla IA che spesso ci leverà dai guai... gli alleati non brillano per intelligenza, ma una mazza in più fa sempre comodo nella post apocalisse....
Sarà inoltre necessario, per le fasi successive del gioco, unirsi ad una delle fazioni (dimostrando di meritarlo con missioni dedicate) per ottenerne abilità e armamentario dalle diverse caratteristiche in base alla scelta.

Purtroppo le fazioni sono parecchio distanti fra loro, in una mappa open World abbastanza ampia, dove ci si muove a piedi...
un approccio dato dalla fretta di avere equipaggiamento efficiente, potrebbe portare il giocatore a unirsi alla fazione che il gioco propone nelle fasi iniziali, i Berserker, tralasciando magari abilità più affini al suo stile presenti in un altra fazione.
Sono presenti teletrasporti in vari punti ma diventano utilizzabili solo una volta scoperta la loro posizione.

Tecnicamente Elex oserei dire è parecchio brutto. Il mondo di gioco è scarno e povero di dettagli. Non rende di sicuro merito alle potenzialità di Ps4. Anche dal lato gameplay non eccelle, risultando legnoso e poco soddisfacente nei combattimenti.

La parti che invece riguardano l'interazione con i vari personaggi, dialoghi, missioni principali e secondarie, con le diramazioni di trama in base al nostro comportamento, trovo siano ciò che cattura e stimola a portare avanti la storia e sono l'anima di questo gioco.
Anche se, spesso purtroppo alcuni personaggi ci chiederanno di fare scelte specifiche, che magari andranno a modificare gli eventi, quando ancora non saranno ben chiari alcuni contesti.

Il crafting ha grande importanza.
Ho trovato utilissimi gli occhiali da sole, trovati per caso (ma anche in vendita da qualche mercante) perché evidenziano bene gli oggetti raccoglibil anche attraverso i muri.
In un gioco in cui l'equipaggiamento veramente utile ha prezzi assurdi... e non lo trovi in giro, direi che raccogliere qualsiasi roba e robaccia per poi rivenderla è consigliabile. Oltretutto non vi è un limite di inventario.

In conclusione definirei Elex un gioco grezzamente interessate. Da affrontare se vi piacciono i GDR un po' fantasy, un po' tamarri, un po' fantascienza e avete la pazienza di non farvi scoraggiare da un titolo non immediato nei risultati ottenuti.

Calliope

ha scritto una recensione su Avatar: Frontiers of Pandora

Cover Avatar: Frontiers of Pandora per PS5

Un gioco in blu

Blu, non tanto per gli alieni Na'vi di cui seguiremo le vicende in questo action Open World in prima persona, ma blu per la tristezza che mi ha messo constatare l'ennesima occasione sprecata a causa di uno sviluppo mediocre e poco ispirato.

Il gioco ci porta su Pandora, pianeta meraviglioso e selvaggio i cui abitanti vivono in simbiosi con la natura.

Inizialmente dovremo decidere, con un editor veramente basico, le caratteristiche, solo estetiche, del nostro personaggio, un indigeno/a Na'vi.

I protagonisti non sono connessi ai film usciti al cinema, ma il gioco porta con sé comunque l'assetto generale della saga.
Gli umani hanno invaso il pianeta, portando tecnologia e inquinamento, distruggendo l'ecosistema di Pandora per sottrarne le risorse.
Il Na'vi cercano quindi di cacciarli e ripristinare lo stato naturale delle cose.

Le missioni principali si alterneranno tra il cercare appoggio da altre tribù, distruggere basi umane e scoprire parte della storia del nostro protagonista nel vasto open World.

Purtroppo fin da subito ci si rende conto che pur essendo abbastanza semplice nelle dinamiche di gameplay, molte cose risultano spiegate male.
La mappa è spesso poco chiara così come alcune destinazioni.
La visuale "istinto" aiuta sicuramente, ma l'ho trovata lo stesso poco pratica...ed ho scelto l'esperienza "guidata" per quanto riguarda le posizioni missione ecc... non oso pensare quanto sia confusionaria la modalità esplorazione...

Il mondo di Pandora nella sua meraviglia selvaggia non offre gran che divertimento a mio parere.
Cacciare gli umani dalle loro piccole basi, una volta presa pratica con le meccaniche di gioco, diventa presto noioso e ripetitivo.
Si salvano alcune strutture un po' più "complessa" dove potremo esplorare anche gli interni, ma si contano sulle dita di una mano.
L'IA è stupidamente fastidiosa.
Anche le quest secondarie son abbastanza insignificanti.
La trama non riesce a coinvolgere anche nei momenti culminanti.
Il mondo di gioco risulta troppo vuoto di stimoli.
Ho provato veramente 0 empatia verso la tragedia di un popolo e un pianeta sotto assedio.
Peccato.

5.5

Voto assegnato da Calliope
Media utenti: 7.5

Calliope

ha scritto una recensione su A Plague Tale: Requiem

Cover A Plague Tale: Requiem per PS5

Fratelli ad ogni costo

Plague tale Requiem parla dei due fratelli De Rune. Amicia, la più grande e battagliera e il piccolo ma importantissimo Hugo.

Nella Francia medievale dilaniata da guerra e peste, i nostri protagonisti si dirigono con la madre verso la provenza in cerca di pace e risposte sulla terribile condizione di Hugo, affetto da una malattia incurabile i cui effetti lo portano anche a scatenare orde di ratti senza controllo ed epidemie.

Questo secondo capitolo non si differenza molto dal suo predecessore per quanto riguarda le meccaniche del gameplay.
Noi giocheremo nei panni di Amicia, abilissima con la fionda della quale faremo ampio uso, cercando sempre di mantenere però un profilo basso negli scontri.
Lo Stealth è l'approccio migliore per proseguire con la storia.
Non è consigliabile lo scontro diretto per la lentezza nell'uso della fionda e il fatto che a nemici dotati di protezioni non faremo danno.
Una delle critiche al titolo per me, è la scelta di alcune sezioni, poche ma presenti, nel quale saremo costretti appunto allo scontro ravvicinato. Causandoci qualche grattacapo.
Solo nelle parti più avanzate e sbloccando abilità superiori potremo forse prenderci qualche "libertà" in più contro i soldati nemici.

A farci molto spesso da ostacolo saranno anche le migliaia di ratti presenti nelle location.
L'uso di fonti luminose è indispensabile per evitare di essere sopraffatti da queste creature amanti del buio.
In alcune occasioni potremo anche sfruttare i ratti contro i nemici, ma i pestiferi roditori saranno sempre un pericolo anche per noi.
Pericolo e fonte anche di qualche frustrazione a causa del loro spawn inaspettato in alcune situazioni....
I Ratti... ho sempre trovato poi il loro numero e il loro potere distruttivo abbastanza assurdo. Pur con tutte le attenuanti, si tratta di un opera Horror/Fantasy del resto, non son mai riuscita a digerire totalmente questa parte del gioco.

Per quanto riguarda la parte puramente estetica, Plague Tale Requiem è una vera gioia per gli occhi. Le ambientazioni sono sempre ben fatte e con una buona varietà.

La provenza fiorita è spettacolare ma anche i luoghi più oscuri risultano molto ispirati e ben realizzati.
Anche la colonna sonora è capace sempre di emozionare.

Emotivamente la trama mi ha molto coinvolto. La storia di Amicia e Hugo di sicuro ha lasciato un segno nella mia storia di videogiocatrice, dando un forte contributo ad alzare il mio voto.

Il finale rimane aperto e speriamo avremo presto un seguito (magari conclusivo) a questa storia di malattia, sofferenza, amicizia e amore.

Calliope

ha scritto una recensione su Marvel's Spider-Man 2

Cover Marvel's Spider-Man 2 per PS5

Ragno e ragnetto,
son volati sopra al tetto.
Uno bianco e l'altro nero,
hanno l'anima del guerriero
Dondolando di quando in quando,
i crimainali van cercando
Con balzi, salti e pugni,
fanno strage di brutti grugni.

Ma un grosso guaio con l'alieno,
si è portato via il sereno.
Grande sfida e preoccupazione,
richiedono al duo efficace azione.

Dopo lotte a non finire,
per il giocator far divertire,
Il lieto fine presto arriva
non tradendo l'aspettativa.

9

Voto assegnato da Calliope
Media utenti: 8.8

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