ChrisMuccio ha scritto una recensione su The Last of Us Part II
ATTENZIONE: NELL'APPROFONDIRE AL MEGLIO L'OPERA SONO PRESENTI ALCUNI S.POILER, COMUNQUE NON TROPPO ESPLICITI, SU ALCUNI CONTENUTI LUDICI E NARRATIVI. CHI ANCORA NON AVESSE GIOCATO O FINITO IL TITOLO SI SENTA LIBERO DI NON PROSEGUIRE CON LA LETTURA.
Quando sei una delle Software House più amate dell’attuale panorama videoludico, con i tuoi giochi che, nel bene e nel male, vengono considerati tra i più significativi di una console o di un’intera generazione, le pressioni che hai addosso sono inverosimili, pronte a consumarti in ogni momento. Sai che con grande probabilità il tuo lavoro verrà alla fine apprezzato, ma sai anche che anche il minimo errore può costarti caro e compromettere il tuo rapporto di fiducia con il tuo pubblico. Da qui la necessità di dover dunque non lasciare neanche una virgola fuori posto, di dover essere affamati ed ambiziosi per poter stupire ancora una volta seguendo la propria visione su ciò che si vuole offrire al pubblico, nella consapevolezza che comunque non potrai accontentare tutti e che ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare il tuo prodotto.
Naughty Dog si è ritrovata in questa posizione durante lo sviluppo di The Last Of Us Part II, seguito di uno dei videogiochi più amati di tutta la precedente generazione. Il team ha avuto una forte pressione sulle spalle, riconoscendo nel corso dello sviluppato quanto tale pressione abbia avuto ripercussioni sulla loro opera in divenire, che ha portato a momenti difficili nello sviluppo e quel bisogno di dover essere pronti alle conseguenze che avrebbero avuto le scelte compiute in fase di realizzazione. Scelte che non sarebbero piaciute a tutti i giocatori. Era inevitabile.
E l’impatto di quelle scelte compiute da Naughty Dog si è fatto sentire ancora prima che l’opera fosse disponibile sul mercato, colpa di uno sfortunato leak massiccio un paio di mesi prima dell’uscita, con enormi rivelazioni (alcune rivelatesi errate) sulla trama del gioco. Ed ecco che il nuovo The Last Of Us si attira subito uno smisurato odio attorno a sé per ciò che è emerso. Un odio divenuto ancora più grande una volta che reso disponibile il gioco e verificata l’attendibilità di molte anticipazioni. Il che è ironico, considerato che l’intera vicenda ruota attorno all’odio ed alla vendetta.
Un’opera condannata a priori per le scelte compiute dai suoi autori per dare un senso potente all’intera vicenda. Per i temi trattati. Per la caratterizzazione di alcuni personaggi chiave della storia. Per il semplice fatto che hanno voluto seguire una loro visione che non corrispondeva a ciò che i giocatori volevano a tutti i costi, magari perché ingannati da trailer confezionati a regola d’arte per far credere qualcosa che poi nel gioco reale non si è verificata. E giù di odio sui social, di insulti verso le categorie rappresentate nel gioco, di minacce di morte verso il direttore creativo e un’attrice il cui “crimine” è aver interpretato uno specifico personaggio controverso. Il tutto per un videogioco. E mentre il calendario segna il 2020.
The Last Of Us Part II ha un enorme “merito”: ha dimostrato che il medium videoludico, ma in particolare i suoi appassionati, non sono ancora maturi e forse non lo saranno mai, nonostante tutti gli sforzi che questa straordinaria forma d’intrattenimento sta facendo da anni per dimostrare il suo immenso valore artistico e la sua profondità. Ma finché continueranno a sorgere situazioni del genere, serve a poco purtroppo lamentarsi di come il Videogioco viene visto da un certo pubblico generalista: ancora considerato “roba per bambini”, capro espiatorio per i fatti di cronaca nera sparsi in giro per il mondo più di qualunque altro medium. Alcune volte sono i giocatori stessi il Male del Videogioco, non dimostrando nei fatti di essere davvero appassionati di ciò che dicono di amare.
Se dunque l’odio smisurato che si è generato intorno a The Last Of Us Part II va condannato, ciò al tempo stesso non significa che bisogna comunque osannare a priori ciò che Naughty Dog ha concepito, soprattutto in ambito narrativo. Che, detto chiaro e tondo, è l’equivalente di una montagna russa, un saliscendi di emozioni, momenti struggenti e riflessioni, ma anche di scelte discutibili, di momenti morti e di gestioni assolutamente poco felici nei momenti chiave del gioco.
L’impatto emotivo è forte, e non mancano alcuni eventi che sono capaci di far venire la pelle d’oca per ciò che trasmettono, capaci di rivoltarti come un calzino e di farti prendere del tempo per metabolizzare quanto hai appena vissuto. Sensazioni che di certo pochi giochi riescono a trasmettere.
Ma per ogni brivido appassionante che il secondo The Last Of Us trasmette, ce ne sono altrettanti sui quali è impossibile non restare perplessi.
Come avviene la morte di un personaggio chiave appare forzata e colma di inconsistenze? Certo.
Gli autori a un certo punto sembra vogliano farti apprezzare a forza un personaggio pericolosamente controverso, quasi ficcandoti in gola certe sue azioni? Certo.
Le tematiche trattate nel gioco, come quelle LGBT, non sempre vengono davvero valorizzate? Certo, si veda uno specifico personaggio che si incontra più avanti nella storia.
I protagonisti in più occasioni compiono azioni prive di logica? Certo.
Alcuni momenti della storia (soprattutto nella prima metà) sembra vengano tirati avanti troppo per le lunghe? Certo anche questo, favorendo così i tempi morti.
Ma soprattutto la tematica chiave, quella della vendetta, viene davvero espressa nella sua totalità, nella sua significativa importanza e nella sua morale? Certo, ma il modo in cui si arriva a realizzare determinate cose riguardo il tema della vendetta non viene sviluppato nella maniera più coerente possibile, risultando forse poco graduale, se non troppo repentina una volta giunti al climax dell’intera vicenda e trasmettendo così una sensazione di incompiutezza. Quella stessa sensazione che si avverte nel finale: evocativo, simbolico, pieno di interpretazioni e riflessioni scavando in profondità, eppure in superficie sembra quasi mancare qualcosa per poter davvero parlare di “conclusione”.
Ma non bisogna dimenticare, appunto, le riflessioni e le interpretazioni che Part II offre al giocatore, dopo averlo stravolto per bene con alcune scelte controverse ma anche coraggiose, capaci di trasmettere emozioni contrastanti e che possono essere vissute in maniera completamente diversa da ogni giocatore. Part II ha il merito, come se non più del predecessore, di regalarci un mondo dove il bianco e nero non esistono, lasciando spazio a tante sfumature di grigio. Dove tutti i personaggi, protagonisti principali inclusi, sono la stessa cosa, sono le facce della stessa medaglia viste da punti di vista tanto diversi quanto uguali.
Se dunque Part II non replica il successo narrativo del capostipite a causa di scelte discutibili e grossi errori superficiali, non si può negare l’impatto che è capace di trasmettere nei confronti di chiunque: che sia negativo o positivo, è una narrativa che è impossibile possa lasciare indifferenti, trasmettendo qualcosa di grosso a tutti, nessuno escluso.
E tutto questo senza dimenticare che l’ultima fatica di Naughty Dog, in tutti i suoi altri e numerosi aspetti, si dimostra un Videogioco di grande eccellenza. Una parte ludica che prende quanto fatto nel primo titolo e migliorandolo praticamente in tutto (sebbene l’I.A. alleata continui a destare perplessità, specie perché quella nemica continua ancora a non riconoscerla dando vita a momenti un po’ surreali), soprattutto nel design delle mappe e dei numerosi approcci che offrono. Esplorazione, combattimenti e narrativa sono amalgamati in maniera armoniosa dando vita a un’esperienza memorabile e soddisfacente in termini di varietà e di difficoltà, sperimentando anche situazioni inedite (come una fase Open World gestita con intelligenza) per garantire il massimo coinvolgimento per tutta la lunga durata dell’avventura. Oltre ad alcuni piccoli ma significativi accorgimenti che rendono gli scontri più stimolanti rispetto al passato, la componente esplorativa è stata valorizzata al massimo, tanto che si potrebbero passare ore intere a setacciare ogni minimo angolo di gioco alla ricerca di risorse o dei numerosissimi collezionabili.
La realizzazione visiva lascia altrettanto colpiti per l’enorme cura riposta, offrendoci un mondo post-apocalittico ancora più evocativo e realistico di quello già vissuto nel primo capitolo, dove la cura per ogni particolare risulta maniacale e offrendoci scorci e panorami capaci di togliere il fiato. Seppur con alcune fuori posto (quelle dei salti in particolare), superlativa è anche la cura nelle animazioni, quelle facciali soprattutto, di un realismo e naturalezza che non passano inosservati. Esattamente come la modellazione di ciascun personaggio, anche quelli minori. C’è qualche sporadico bug ogni tanto, ma nulla che scalfisca la magnificenza tecnica dell’opera.
E a valorizzare ulteriormente l’atmosfera che si respira ci pensa un utilizzo semplicemente perfetto degli effetti sonori, azzeccati in ogni circostanza e capaci di intensificare ulteriormente le sensazioni che si provano davanti a un momento cruciale o una situazione apparentemente senza scampo. Se la colonna sonora forse non riesce sempre a conquistare, il doppiaggio sia in inglese che in italiano risulta recitato in maniera impeccabile, con gli interpreti che sono stati capaci di trasmettere in maniera chiara le emozioni che i personaggi provano in ciascun momento del loro cammino.
Di fronte a un prodotto così enorme e ambizioso, forse non tutto è andato per il verso giusto. Forse su certi aspetti si poteva fare ancora di più. Ma quanto è stato fatto porta comunque The Last Of Us Part II a divenire uno dei più importanti e significativi Videogiochi di questa generazione che si avvicina alla sua fine. Un titolo simbolico che si può amare oppure odiare, che è al centro dell’attenzione purtroppo anche per motivi sbagliati che nessuno avrebbe voluto sentire.
Per tutto ciò che riesce a trasmettere, per le infinite interpretazioni emozionanti e controverse che regala, The Last Of Us Part II è un viaggio che deve essere vissuto. Assolutamente.
LA RECENSIONE COMPLETA QUI: https://rysegames.forumfree.it/?t=777690 …
Voto assegnato da ChrisMuccio
Media utenti: 9.2 · Recensioni della critica: 9.7
ChrisMuccio
Mi scuso per la grossa lunghezza di questo commento conclusivo. Data l'importanza del gioco, si doveva approfondire al meglio.
spartacus120
Non vorrei fare il guastafeste, ma secondo me è veramente troppo lungo per gli standard del sito. Forse sarebbe troppo anche per un sito di recensioni
ChrisMuccio
Amen, nessun problema. Ne sono consapevole e infatti ho voluto fare una premessa in questa occasione. Fiero di ciò che ho scritto e la passione che ci metto nel farlo.
spartacus120
@ChrisMuccio massì dai, solo che avresti anche potuto spezzettarla, adesso, a me non interessa, ma non so se qualcuno interessato realmente vorrebbe leggerla tutta in un fiato
ChrisMuccio
Su questo non hai torto, sebbene la lunghezza resti comunque la medesima.
spartacus120
@ChrisMuccio magari, per evitare di cancellare e creare nuovi post, suddivide il post in "capitoli" così la gente può fermarsi e riprendere per bene
ghejoxx
Sono veramente curioso di finirlo... Ho letto diverse cose riguardo la potenza emotiva di trama e personaggi, ma purtroppo, fino ad ora non mi sono arrivate, anzi, per certi versi ho avuto l'effetto contrario... e spero vivamente che avendo un quadro completo, la mia opinione possa cambiare. Complimenti comunque per l'ottima analisi.
ChrisMuccio
Ti ringrazio molto! Sicuramente una volta arrivato fino in fondo avrai tutto perfettamente chiaro e ti potrai fare un'idea definitiva. Capisco comunque cosa intendi, mi è capitato di leggere tuoi commenti a tal proposito. A maggior ragione curioso di leggere un tuo parere definitivo non appena avrai finito!
ghejoxx
@ChrisMuccio sicuramente farò una "recensione", anche se onestamente dovrò pensare molto bene a cosa dire e come dirlo
ChrisMuccio
Eh, con giochi di questa importanza non è mai semplice. Alla fine credo che bisogna sempre essere trasparenti e onesti, riportando le nostre effettive sensazioni. Penso che, con le giuste e approfondite motivazioni, sia molto interessante leggere anche un parere diverso rispetto a quello che va per la maggioranza
ghejoxx
@ChrisMuccio quello sempre, non si può criticare qualcosa, senza spiegare perché.
let92
Leggerò tutto con calma appena ho finito il gioco
ChrisMuccio
Quando vuoi Let! Mi sembra perfetto leggere bene non appena hai finito. Ho aspettato anche io di leggere le recensioni degli altri utenti fino a quando non sono arrivato ai titoli di coda.
let92
@ChrisMuccio in realtà volevo farlo perché hai anticipato qualche spo.iler e non vorrei rovinarmi nulla Alcune recensioni le ho lette senza problemi, se mi dici che non c'è tanta roba spo.ilerosa leggo anche la tua allora
ChrisMuccio
Guarda, anche se non faccio mai spo.iler espliciti e mi tengo sulla superficie, cito comunque situazioni che si verificheranno più avanti, dunque potrei comunque leggermente rovinarti qualcosa. Vai tranquillo, la recensione e il confronto non scappano, ne riparleremo non appena avrai finito e letto
let92
@ChrisMuccio allora leggerò tutto quanto (anche i commenti) appena lo finisco e poi ne discutiamo assolutamente
ChrisMuccio
Perfetto!
Dioneamuscipula
C’è gente su ludo che negli anni è diventata famosa per i suoi papiri di 8 pagine, fregatene
Ho messo il like anche se ho preferito il 2 al primo, che ho trovato più maturo e coraggioso. Il primo tlou per quanto sia un gioco eccellente viene lodato oltre i suoi effettivi meriti, perlomeno sul lato storia (semplice viaggio su cui si instaura il classico rapporto padre-figlio/a), impreziosito da un finale inaspettato ma non memorabile.
Caso opposto per quanto riguarda la grafica, il primo Tlou su ps3 fu molto più d’impatto a livello visivo rispetto a questo su ps4 troppo incensato. Il 2 alterna cose fantastiche ( effetti luce ombra) ad altre sottotono, giochi come Red Dead Redemption 2, Death Stranding e Detroit (solo volti) gli tengono testa tranquillamente.
ChrisMuccio
Ah beh sì, assolutamente! Sono contento di ciò che ho scritto, poi ovviamente come sempre chi vorrà leggere e commentare ne sarò felice per fare un confronto tra le nostre idee.
Allora, riguardo l'ambito narrativo. Se è vero che la storia del primo TLOU era sicuramente più "semplice" concettualmente, bisogna comunque dire che riusciva a prendere una tematica abusata e valorizzarla in maniera magistrale grazie al modo in cui l'ha raccontata. Facendo così, raggiunge tutti gli obiettivi che si è prefissata e, per quanto mi riguarda, il finale l'ho trovato profondamente evocativo e significativo, nel suo essere comunque particolare.
TLOU2 invece, essendo ben più ambizioso per le tematiche e le impostazioni narrative che ha adottato, non ritengo sia riuscito a centrare a pieno tutti i suoi obiettivi. Ho segnalato infatti nel testo alcuni elementi gestiti in maniera troppo discutibile e non sempre è riuscito a raggiungere il suo scopo. Insomma, il rischio di inciampare era sempre dietro l'angolo. Più maturo e coraggioso? Forse sì, ma anche più fragile.
Riguardo il lato tecnico. Sì, nel testo non l'ho infatti osannato come "il migliore" perché comunque ci sono stati altri giochi che già hanno spinto al massimo le capacità delle attuali console (oltre a quelli che hai citato ci metterei anche God Of War), ma ciò comunque non toglie che TLOU2 sia comunque eccelso in tal senso. Al netto di qualche bug e di qualche animazione fuori posto come quelle dei salti!
Dioneamuscipula
Si God of War sicuramente, hai fatto bene a ricordarmelo! Si alla fine molto va pure a gusti, non sei il solo che ha preferito più come è stato raccontato il primo. Io effettivamente prediligo più storie “complesse” con tutti i loro pregi e difetti.
Calliope
Bella recensione, ho un paio di cose da chiederti. Ad un certo punto dici che spoiler gli autori - sembra - che hanno voluto farti apprezzare a forza le azioni controverse di un personaggio. Il personaggio è Abby? Ed il "sembra" significa che in realtà a parer tuo non è una forzatura la storia di Abby?
A chi ti riferisci quando nomini delle tematiche LBGT non approfondite?
ChrisMuccio
Ti ringrazio! Allora, riguardo le tue domande
spoiler
Le tematiche LGTB: credo che il rapporto tra Ellie e Dina sia stato gestito in maniera molto naturale e mai forzata o invasiva. Mi riferivo nello specifico al personaggio transgender di Lev, che non credo sia stato adeguatamente approfondito e con il più totale rispetto della categoria rappresentata. Ma comunque sia chiaro, la mia è un'osservazione dovuta al fatto che in un titolo così importante e narrativamente ambizioso come TLOU2 le virgole fuori posto si notano.
Riguardo invece l'altra questione: sì, mi riferisco ad Abby, che non ho voluto citare direttamente per evitare spoiler più forti. Attenzione a un dettaglio importante: ho parlato di "azioni di un personaggio controverso", l'aggettivo va messo a fine frase. Non considero una forzatura la storia di Abby per il fatto che nel mondo di The Last Of Us non ritengo esista il classico bianco e nero, e che tutti sono in realtà le facce di una stessa medaglia. Tuttavia, dopo che a inizio gioco fa fuori un personaggio amatissimo come Joel lasciando di stucco i giocatori, quando poi arriva il momento di prendere il suo controllo certe volte le fa compiere certe azioni e decisioni come se involontariamente volessero fartela passare come una buona a tutti i costi, specie nelle prime fasi della sua avventura. Che ci sta, sia chiaro ma forse andava fatto in maniera più graduale: resta pur sempre l'assassina di Joel, nonostante avesse tutte le motivazioni del caso per compiere la sua vendetta nei suoi confronti.
Calliope
@ChrisMuccio sì guarda, per quanto riguarda spoiler Abby personalmente non ho trovato forzature. Nel senso che, vero, quando ha ucciso Joel è stato un momento forte, ma non so perché, se dalle frasi dette in precedenza, dai suoi amici e dal suo atteggiamento in generale, non l'ho percepita come un personaggio "nato cattivo". C'era già l'accenno di una motivazione, che, in un mondo iperviolento poteva anche essere non dico giusta, ma, da valutare insomma.
Infatti poi quando si è capito cosa gli aveva fatto Joel (con tutte le motivazioni che conosciamo) e vedendo anche l'uccisione di Joel dal suo punto di vista, ho cominciato a rivalutare il tutto. Insomma, in parole povere, perché la vendetta di Ellie dovrebbe essere più giusta di quella di Abby? Ed è appunto per questo che mi incuriosisce chi (non il tuo caso) ritiene una forzatura vivere il punto di vista anche di Abby.
Per quanto riguarda Lev. Mi sono posta delle domande anche su di lei e ho dei dubbi. In effetti non hanno voluto chiarire e approfondire, tanto che io mi sono chiesta se effettivamente va considerata transgender. Oppure è semplicemente una ragazzina confusa che vuol essere un uomo non per i motivi che noi potremmo attribuirle nel nostro tipo di cultura, ma semplicemente perché nella società malata in cui è cresciuta gli uomini hanno un ruolo e dei vantaggi che lei considera migliori? In fondo a quanto pare da quel che si è capito era destinata a sposarsi, tipo matrimonio combinato. Quindi, il suo desiderare di essere uomo, ribellandosi e rasandosi è davvero sintomo di non essere a suo agio in un corpo femminile o è un rifiuto per altri motivi?
ChrisMuccio
spoiler Parto con Abby. La sua inclusione, la sua vicenda, il fatto che la controlli ad un certo punto del gioco è la dimostrazione più forte e tangibile di come nell'universo di TLOU non esiste la distinzione Bianco-Nero di cui parlavo prima. Ellie e Abby sono semplicemente due facce della stessa medaglia, sono praticamente la medesima cosa, ed è ciò che Naughty Dog ha voluto evidenziare tramite questo importante dualismo.
Del resto, lo stesso Joel che amiamo profondamente alla fine è anche lui un "pezzo di merda", uno disposto a tutto, anche sporcarsi le mani, pur di continuare a lottare e sopravvivere. E lo fa chiaramente intuire durante alcune occasioni del primo capitolo (si pensi al suo metodo di interrogatorio-tortura condiviso con il fratello, o il fatto che arrivato a Pittsburgh abbia subito riconosciuto il metodo di imboscata teso dai cacciatori della città, che lui stesso ammette velatamente di aver adottato in passato).
Quando Joel muore, noi restiamo sotto shock conoscendo la sua storia ed essendoci affezionati a lui, ma la sua è una morte "giusta", perché paga per il male che ha fatto. La vendetta di Abby non è meno forte e meno legittima di quella subito successiva di Ellie. Di nuovo: due facce della stessa medaglia.
Riguardo Lev, invece, hai centrato totalmente la questione sul perché ho fatto quell'osservazione sulle tematiche LGBT, proprio perché il suo essere transgender non è mai stato davvero spiegato ed approfondito, lasciando aperte troppe ambiguità (il matrimonio combinato, appunto) che lasciano solo dubbi e perplessità sulla sua effettiva caratterizzazione. Certo, uno potrebbe dire che la scelta di Lev sia assolutamente legittima considerato che nella fase finale a Santa Barbara (ambientata molto tempo dopo Seattle) continua appunto ad essere "Lev", ma resta però la poca chiarezza su ciò che porta a compiere quella scelta.
Calliope
@ChrisMuccio non saprei, spoiler probabile per Lev non abbiano avuto tempo di approfondire essendo personaggio di accompagnamento, o magari hanno lasciato apposta in sospeso per dare libertà di interpretazione. Forse sarebbe stato troppo dare una definizione di sessualità così precisa e decisa a un personaggio così giovane. D'accordissimo sul discorso di Joel.
ChrisMuccio
spoiler Può anche darsi. In ogni caso resta un personaggio con un ruolo comunque rilevante per Abby: funge un po' da compasso morale per la ragazza, un po' come Owen che, ogni volta che va affrontato un discorso serio, riesce sempre a dire la cosa giusta al momento giusto.
Toniuz
Il personaggio da apprezzare forzatamente sarebbe Abby?
ChrisMuccio
spoiler Mi riferivo ad Abby, sì. Che però specifico, il suo personaggio ha suscitato il mio interesse e nel corso del gioco ha uno sviluppo particolare e interessante, soprattutto quando poi incontra i due Serafiti disertori.
Tuttavia, in particolare nelle fasi iniziali della sua storia, talvolta il gioco trasmette la sensazione di volertela far piacere a tutti i costi, come se ti volesse far dimenticare che ha comunque brutalmente ucciso il vecchio protagonista. Sembra talvolta che Naughty Dog ti dica "Questa è Abby, amala!".
Poi però apprezzo maggiormente come viene sviluppata proseguendo, facendo vedere, seppur mai in maniera troppo esplicita, come lei stia comunque combattendo con sé stessa per ciò che ha fatto.
Pur con alcuni dubbi su come sono state gestite alcune cose, lo ritengo un personaggio meritevole d'interesse.
OmegAlex
Sono al 75% circa, appena finisco leggerò l'intervento fino in fondo e scriverò qualcosa anch'io
ChrisMuccio
Aspetto con piacere il tuo commento allora