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m4ddok

ha pubblicato un'immagine nell'album le cosine di m4ddok

"Un Giorno di Ordinaria Follia" è un film thriller/drammatico di Joel Schumacher del 1993, uno dei pochissimi casi in cui il titolo italiano è entrato di diritto nell'immaginario collettivo senza snaturare, anzi esplicando ancor di più, il significato stesso della pellicola che in inglese titola "Falling Down".
spoiler

Una "caduta verso il basso" quella di Bill Foster (alias D-Fense, come recita la sua targa personalizzata); cittadino comune, un impiegato della difesa, alle prese con i problemi comuni e quotidiani, dalla semplice indisponenza della gente che si incontra fino al licenziamento in tronco dopo 7 onorati anni di servizio.
Quanto davvero un uomo comune, con il mondo contro, in una terribilmente torrida giornata estiva di Los Angeles, può reggere senza andar di matto? Quanto serve per far traboccare il vaso?
Nessuno può saperlo, eppure accade, accade sempre, ogni santo giorno, da qualche parte sul pianeta.
Il sergente Prendergast. Lui, sì lui ha capito tutto invece, ha compreso come la società vada gentilmente presa per le corna ed è quindi sceso a compromessi con l'assillante moglie per andare in pensione anticipata. Non sa ancora quanto movimentato sarà il suo ultimo giorno di servizio.

Mentre Bill Foster progressivamente dà sempre più di matto aumentando l'efferatezza dei suoi crimini contro la cittadinanza, lo spettatore si accorge di quanto le sue vittime non siano sempre "innocenti" in senso lato. Ci si accorge anzi come Foster sia forse egli stesso vittima della società, vittima degli eventi.
Foster siamo noi.
Foster sono io alle poste, quando l'impiegato non capisce una mazza di quel che voglio fare.
Foster sono io al gamestop, quando chiedo una cosa in particolare e mi rispondono spallucce, né un "sì" né un "no".
Foster sono io, che sotto 40°C con un'umidità da piscina olimpionioca devo sorbirmi 2 Km per arrivare in facoltà e scoprire che un esame è stato rimandato.
Con la differenza che io (noi) non ho ancora perso la rotella.
Bill Foster compie ciò che inconsciamente, non dite di no, ognuno di noi vorrebbe fare di fronte alla maleducazione ed al menefreghismo della vita quotidiana, è come un istinto di sopravvivenza che noi reprimiamo e che in lui prende irrimediabilmente il sopravvento.

Film davvero unico nel suo genere, la versione bluray è buona, nota negativa per le bande nere orizzontali che riducono lo spazio risolutivo del 1080p e per il sonoro ahimé solo stereo, per il resto un buon porting.
Probabilmente una delle migliori pellicole che descrive la rabbia esistenziale del nostro tempo.