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m4ddok

ha pubblicato un'immagine nell'album le cosine di m4ddok

Questa sera scrivo di un film che per me è un esperimento: Marrakech Express di Gabriele Salvatores (1989). Non è un film dell'infanzia, non è un film del cuore, non l'avevo mai visto per intero, ma ne avevo sempre sentito parlare. Quindi da buon uomo di scienza ho voluto provare. Provare a seguire le avventure di quattro inseparabili amici alla ricerca del loro quinto amico perduto nel deserto.

La storia parla di cinque amici, fin dai tempi dell'università: Ponchia, Marco, Paolino, Rudy e Cedro. Gli anni son passati, ben 10, ed ognuno vive da sé. Ci si vede molto più di rado e l'amicizia sembra un ricordo ormai.
Improvvisamente suona alla porta di Marco una certa Teresa, dice di essere la fidanzata di Rudy e che quest'ultimo ha un disperato bisogno di soldi, ben 30 milioni di lire, per uscire da una prigione... In Marocco!
Basta questo a far scattare di nuovo qualcosa, non un ritorno al passato, quanto una reunion nel presente dei 4 restanti amici che si riscoprono confidenti come se non si fossero mai lasciati. Decidono dunque di aiutare Rudy ed anzi vogliono partire per il Marocco in modo da consegnare direttamente il denaro e vedere il loro grande amico di nuovo libero.
Inizia così un vero e proprio road movie all'italiana, con imprevisti e colpi di scena del caso che trasformano il film circa a metà risollevandolo da qualche scena che reputo noiosa fino al finale, quasi ovvio, in cui l'amico viene ritrovato, però non senza qualche sorpresa! Non vi aspettate nulla di eclatante però.

La pellicola è in sé mediocre, ma apprezzabile; l'Amicizia è in primo piano, gli screzi, il cameratismo, i ricordi, tutto ciò si trasforma come sono trasformati ormai i personaggi. Questa lenta maturazione avviene nel corso dell'intero film, fino a sfociare in una rinascita, gli amici si ritrovano semplicemente per ciò che sono: amici! Come una Fenice l'Amicizia rinasce, ma non identica a quella passata, torna invece rinnovata da un percorso compiuto assieme. Cos'é in fondo la Vita stessa se non un viaggio pieno di imprevisti compiuto a tratti assieme ad altri ed a tratti da soli?

Una curiosità che mi ha molto colpito è stata l'osservare come molti film di Aldo, Giovanni e Giacomo, soprattutto i più precoci, abbiano fatto del plagio credo e spero voluto ed autorizzato di questo film. L'amico in punto di morte di "Chiedimi se sono felice", con tanto di amici che appianano i loro dissapori; ma soprattutto il viaggio in "Tre uomini ed una gamba", la scena della partita è identica, identiche le battute e la dinamica ("Ce la giochiamo Italia-Marocco") con tanto di Teresa a far da portiere e marmitta piena di soldi in palio alla stregua della gamba (identica la ripresa del pallone che la colpisce), in Marrakech Express però la partita ha un esito differente.

Escluse queste particolarità che mi hanno fatto ridimensionare l'originalità creduta dietro i primi film del trio comico, il film è... Un buon film, nulla più. Discreto, mai davvero profondo, certo non divertente. E' il semplice racconto di un viaggio e per certi versi va bene anche così.

Tecnicamente siamo di fronte ad una specie di sfacelo, il film è privo di bande, quindi 16/9 pieno, ma la qualità della pellicola è spesso pessima, si nota tantissimo nell'introduzione che andrebbe parificata ad un VHS ad esser buoni; dopo la qualità risolutiva soprattutto sembra riprendersi raggiungendo però un SD che non mi sento di elevare in HD né tantomeno in FullHD come riportato sul retro.
L'audio è a volte gracchiante, altalenante, ma rispetto al video si salva in calcio d'angolo grazie al DTS HD, stereo però.

Un film che consiglio a chi vuole vedere come in origine Salvatores si stesse facendo le ossa, ma per il resto una pellicola mediocre, guardabile, certamente non memorabile.