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m4ddok

ha pubblicato un'immagine nell'album le cosine di m4ddok

Lo so, vi erano mancate le mie opinioni, vero?
Si torna a bomba con The Witch, film del 2015 diretto da Robert Eggers che racconta in maniera molto fedele (pretende questo per lo meno) come venisse vista la stregoneria nel XVI secolo.
spoiler

La storia ci catapulta già nella solitudine di una famiglia, quella di William, un predicatore molto appassionato che però decide sua sponte come la piccola comunità in cui vive sia troppo poco vicina al Signore. Non vediamo momenti di riflessione, discussioni in proposito, ma vediamo subito, nella primissima scena, lui e la sua famiglia davanti al consiglio riunito del villaggio che ufficialmente annuncia la loro partenza.
Troveranno un campo di terra "benedetto da Dio" proprio ai limiti di un bosco del New England ed ivi costruiranno la loro dimora per vivere in eremitaggio, ma come una famiglia unita. Thomasine è la figlia maggiore, si prende cura un po' di tutti e quattro i suoi fratellini. Un (bel? No) giorno Thomasine fa da balia al suo fratello più piccolo, Samuel, che è solo un neonato. Misteriosamente esso scompare.
Questo evento creerà un'escalation nella quale seppur la famiglia tenti di rimanere unita e continui a predicare e ragionare solo in termini biblici e fortemente religiosi arriverà a covare un odio interno molto particolare che sfocerà in un'ondata di dolore fino a che, ritenuto sufficiente il "sacrificio" le carte verranno allo scoperto.

La famiglia di William è una classica famiglia puritana, parliamo della storia occidentale forse più remota per il Continente Americano, la moglie di William, Katherine, più volte ricorda com'era vivere in Inghilterra. Lo spingersi verso l'ignoto ha già qualcosa del pionierismo americano tipico nei secoli successivi, mentre il villaggio abbandonato dalla famiglia perché considerato "troppo laico" rivendica anzi questa parziale laicità (la religione è sempre nelle loro bocche) e per questo considerato meno vicino a Dio. Dio, la Patria, la Libertà; sembrano già evidenziarsi le radici di un'America meno inglese e più statunitense. Ma queste sono mere considerazioni storico-culturali.

La famiglia puritana di William è probabilmente tra quelle epurate dall'Inghilterra, assieme ad altre logicamente, proprio nel XVI secolo perché considerate troppo bigotte per la mentalità protestante inglese. Il loro legame con la religione è quasi morboso, ma sarebbe anche in ottima fede (è il caso di dirlo) se non si rivelasse in molte situazioni ipocrita oppure realista, scegliete voi, quindi autorizzando bugie ed azioni che forse un buon cristiano non avrebbe mai compiuto.
Non vi aspettate chissà quali peccati comunque.

Ma veniamo alla Strega, The Witch vuol essere un film molto simile al "Racconto dei Racconti" ed infatti è totalmente basato su atti e testimonianze su processi per stregoneria del XVI secolo, nonché su storie e racconti popolari su come e cosa facessero le streghe, l'unica vera differenza con il film di Garrone è la presenza qui solo di una storia organica e continua che raccoglie tutto. Naturalmente parliamo di residui culturali ed informazioni frutto di una fantasia popolare totale, completamente inattendibili, spesso puramente fantasiosi oppure frutto di invidie e malinterpretazioni su fatti reali. COmunque nulla di nuovissimo, tutto ben conosciuto e visto in film simili.

The Witch è quindi un film horror? No, non lo è. Veri momenti di alta tensione non ce ne sono, ma soltanto un fluire a volte lento della storia che diviene concitato in alcuni momenti a sottolineare lo stato d'animo della famiglia tra il confuso ed il terrificato, sempre accompagnato da cantilene, citazioni bibliche e preghiere.
Il film, come detto, è un racconto, una favola nera come non ci si deve stupire siano molte tra quelle dell'epoca, anche europee, e che hanno aperto il varco ai terribili processi per stregoneria.

Tecnicamente nulla da eccepire, ho trovato mervaigliose soprattutto le riprese a lume di candela, meno quelle all'aperto di notte, artificiosamente molto "luminose" anche se è prassi comune rappresentarle in questo modo.
In tutto le riprese e la recitazione sono costati "appena" 3 milioni di dollari, a fronte però degli oltre 40 milioni guadagnati, quindi può definirsi un ottimo ritorno.
Il film ha naturlamente un pieno formato 1080p (e ci mancherebbe, visto quanto è recente) mostrando però un Bluray abbastanza scarno nei contenuti, seppur io abbia la versione steelbook con un solo disco, non mi giungono però notizie di versioni estese o con contenuto extra su più dischi.

Un film assolutamente da vedere? No, non necessariamente. E' certamente molto interessante per chi ha intenzione di osservare gli estremi del rapporto tra sacro e profano, tra integrità morale cristiana ed occulto, ma non è un film di puro intrattenimeno si tratta altresì di un buon film, decente, seeguibile, ben recitato, completo nel suo racconto.