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m4ddok

ha pubblicato un'immagine nell'album le cosine di m4ddok

Blade Runner, film del 1982 di Ridley Scott tratto dal racconto di Philip K. Dick. "Questo post non lo volevo fare", avrei potuto scrivere; chi sono io per raccontare un'opera del genere?

-Avverto che gli sp0iler saranno pesanti soprattuo in fine post, quindi occhio a chi non lo ha visto, altresì prego di mettere sotto sp0iler sopratutto i commenti che lo collegano con il 2049, perché devo ancora vedere quest'ultimo ed è lì, pronto, vicino al lettore sisi-

Liquidiamo la trama in due parole, non perché si meriti ciò, ma perché è così conosciuta da essere ormai iconica.

Deckard è un "Blade Runner", cacciatore di taglie che si occupa soltanto di "ritirare" androidi difettosi dal mercato, ebbene sì: li uccide. Le sue capacità sono richieste dalla Polizia per catturare un gruppo di 4 androidi fuggiti dalle Colonie Extramondo in modo brutale e violentissimo: Batty, Kowalsky, Zhora e Priss. Essi si sono macchiati di dirottamento e strage, in più seminano il panico sulla Terra ormai da giorni. Deckard si metterà sulle loro tracce e scoprirà come la tecnologia di cui sono costituiti (della quale non si fa mai approfonditamente menzione nel film) sia così avanzata da averli resi incontrollabili e spaventati.
Dei robot con le capacità il doppio più sviluppate di quelle dei più intelligenti e forti umani, ma con la base psicologica e morale di bambini sotto i 4 anni.
Alla blacklist di Deckard si aggiunge anche Rachael, lei è un androide speciale, lo stesso Tyrell, grande inventore e ricchissimo proprietario della più longeva fabbrica di androidi, glielo conferma. Su di lei i test risulterebbero negativi, se non fosse per l'abilità di Deckard.
Rachael non ha la benché minima idea di essere un androide, è Deckard, non si sa bene spinto da cosa, che le svela come ogni suo ricordo sia finto ed impiantato.
Dopo le inattaccabili prove che Deckard le mostra, Rachael fugge e diventa la quinta ricercata.
Il racconto svolge le sue spire attorno alla caccia di Deckard, che uno ad uno incontrerà e "ritirerà" gli androidi. Tranne Batty, lui non si fa terminare, ma si termina da solo. Non un suicidio, ma una scadenza.
In tutto questo il misterioso Gaff ha seguito ogni passo di Deckard, sempre.

La psicologia degli androidi è una perla della fantascienza, poteva derivare solo da Dick e Scott, nulla da fare. Gli androidi di Blade Runner sono pensati e realizzati in partenza come vere e proprie macchine, ma i loro progettisti sembrano mentire a se stessi; essi non sono macchine, sono organismi. Lo stesso Batty, quando Sebastian (un tenico progettista della Tyrell) gli chiede di "fargli vedere qualcosa", gli risponde "non siamo computer, siamo organismi". In questi "organismi" artificiali si sviluppa una normale tendenza umana espressa però in loro all'ennesima potenza: la voglia di vivere e sopravvivere. I progettisti se ne accorsero troppo tardi, soprattutto negli ultimi modelli (Nexus 6, non sappiamo bene cosa sia invece Rachael), tentando di riparare all'errore e di impedire uno sviluppo incontrollato delle loro capacità inserirono un blocco genetico che li facesse morire dopo 4 anni dal rilascio sul mercato, come una scadenza.

Tutto questo nasce dall'imprevedibilità della mente androide, non è stata infatti il chiaro risultato di progetti altrettanto chiari, si è rivelata essere unica. Qui l'uomo gioca a fare dio insomma e sceglie per degli organismi che fatica a considerare vivi, ma vede solo come oggetti pericolosi. Essi hanno capacità da adulto ed anche più, nascono con queste già enormememte sviluppate e sentono forte il desiderio di conoscere il più possibile del mondo, non hanno però ancora vissuto abbastanza da sviluppare una vera morale. Il pericolo è che percependo la loro forza soverchino l'uomo. Questo il motivo per cui l'uomo li ha posti nella prigione di una morte a scadenza, solo per questo. Le vicende del film in effetti confermano tali timori, anzi sembrano ammettere come nemmeno 4 anni siano sufficientemente pochi da impedire ad alcuni di questi androidi di travalicare le soglie della loro conoscenza o meglio della loro percezione esistenziale.
Sì, perché questi androidi sono poco più che bambini, vogliono "continuare a giocare" finché possono, ma per raggiungere tale fine usano capacità disumane, Priss è solo una prostituta, Zhora e Batty sono soldati esperti, Kowalsky un tecnico; sono pronti a mentire spudoratamente, ad ammazzare senza remore, a compiere un male che essi stessi neanche comprendono bene; ciò ben rappresentato nella scena in cui Batty incontra Tyrell, suo creatore, lo abbraccia e come ad un padre confessa imbronciato (sembra davvero un bambino) di aver fatto cose malvage... Ma anche cose buone -lo consola Tyrell- probabilmente intendendo la sua psicologia e tentando di quietarla, senza alcun successo. Le conoscenze del creatore vacillano fino ad ucciderlo, la loro incontrollabilità è ormai totale. Servirà Deckard per fermarli definitivamente.

-da qui in poi grandi e potenti sp0iler, vi avverto!-

Come ho già detto non ho ancora visionato Blade Runner 2049, ma mi sono fatto una mia idea piuttosto chiara di chi veramente sia Deckard:

-Deckard è seguito quasi costantemente da Gaff, individuo misterioso che gli fa da tramite con la Polizia. Gaff lascia sempre, quasi in ogni scena, un piccolo origami fatto con carta di risulta. Ogni origami ha un significato.
-lo stesso capo della Polizia "usa" Deckard solo perché deve, perché "è il più bravo", ma quell'ambiente non sembra fidarsi molto di lui.
-Deckard scopre inesorabilmente qualcosa che lo turba quando studia i ricordi impiantati di Rachael, qualcosa che lo porta prima ad avere repulsione della ragazza tanto da spezzarle il cuore, poi ad amarla e cercarla.
-Deckard è al piano, suona, poi ad occhi chiusi ricorda un sogno ricorrente: un unicorno bianco. Nel frattempo sul poggiatesti del piano ci sono anche tante piccole foto simili a quelle che tutti gli androidi hanno per rimembrare i loro ricordi impiantati. Deckard suona un po', si ferma, si alza. Più avanti Rachael si siede, inizia a suonare leggendo lo spartito e dice "non sapevo neanche di saperlo fare".
-Quando Deckard torna dal combattimento con Zhora, in una scena precisa in cui è alle spalle di Rachael rassicurandola, i suoi occhi riflettono in maniera identica a quella degli occhi di qualsiasi altro androide, Rachael e Gufo di Tyrell compreso.
-Nel finale Rachael e Deckard scappano. Deckard sembra intuire che non sia più aria, tutto per aver lasciato vivere Rachael, ma che paura dovrebbe avere se fosse umano?
-Fuggendo Rachael fa cadere un origami dalla forma di unicorno poggiato sul ballatotio del palazzo, esattamente come quello che sogna Dedckard mentre è al piano qualche scena prima. Ma chi può conoscere un sogno ricorrente che Deckard probabilmente non ha mai raccontato a nessuno?

Secondo quanto ho potuto comprendere Deckard è un androide, esattamente come Rachael, forse uno dei modelli sperimentali di Tyrell.

La versione del lungometraggio che possiedo è la Final Cut, a detta dello stesso Scott "la mia preferita", aggiungerei anche "definitiva", uscita nel 2007 per la prima volta e successiva ad una Director's Cut di qualche anno prima. I dischi sono due, il bluray del film, con all'interno anche qualche extra ed un DVD con soli extra (lo stesso della director's cut pare, ho in DVD anche quella versione comprata molti anni fa).

Il film è purtroppo altalenante, nulla di nuovo, bande nere, risoluzione non sempre all'altezza del 1080p (mi domando di nuovo a che pro farne anche un 4k sinceramente). Audio eccelso, compresa la colonna sonora di Vangelis che ha contribuito a far fiorire il mito di Blade Runner.

Non è necessario soffermarmi sulle riprese, angoscianti i luoghi del racconto, posti decadenti di una società ormai in rovina. La clasutrofobia è dietro l'angolo seppur le location sembrino spesso grandissime ed ariose, perfino il grande attico del ricchissimo Tyrell sembra avere qualcosa di malato, di "sporco". E' la rappresentazione di una Terra in declino, che nel racconto come nel film vede speranza per l'umanità solo nelle colonie Extramondo.
Gli effetti speciali sono fantastici ancora oggi, ma che io sappia hanno comunque subito dei "lifting" nel corso degli anni e delle versioni pubblicate.

Sicuramente avrò tralasciato mille cose, tanto quanto si potrebbe ancora dire su questa perla del panorama Sci-Fi, quindi non posso fare altro che consigliarne caldamente la visione, a tutti, senza distinzione.
Blade Runner è un film dal quale chiunque, indipendentemente dai propri gusti, può ricavare un intrattenimento sublime ed intelligente.