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Su Cockroach and Sorcery

Un posto per parlare di libri fantasy. Che vogliate fare una chiacchierata su Conan o su La metamorfosi, questo è il posto giusto. Forse.

Steto96

Pochi giorni fa ho concluso la prima antologia della Serie Wild Cards di cui ho parlato nello scorso intervento. Alla fine della lettura i pareri che avevo all'inizio non sono spariti, al massimo sono stati mitigati dalla bontà di altri racconti più avanti.
Devo confermare quanto detto la volta prima per quanto riguarda l'aspetto "ucronico" del mondo Wild Cards, non mi aspettavo una ucronia "pesante", che avesse un grande scarto dal mondo come lo conosciamo oggi anche dai libri di storia. Nei primissimi racconti sono riassunti i più grandi cambiamenti apportati alla nostra linea temporale, tutti trattati con grande superficialità, menzionati una o due volte senza però raccontare il cambiamento che hanno avuto nel lungo periodo. E' detto, per esempio, che Ghandi sopravvive all'attentato grazie a un Asso, ma poi non si conoscono le conseguenze di questo atto. La stessa America, centro della mutazione, non subisce tutti questi cambiamenti, c'è solo il "problema" dei Joker, gli individui che hanno subito orrende deformazioni a causa del virus. Di certo si è optato per la costruzione di un mondo elastico, malleabile in modo da non limitare troppo gli autori che hanno scritto per questo progetto, ma si poteva osare di più. Avrei desiderato vedere, per esempio, l'incontro tra le proteste per i diritti degli afroamericani scontrarsi o allearsi per quelle sui diritti dei Joker. Martin Luther King invece non viene nemmeno nominato.
Cosa c'è di buono quindi? E' un inverso che comunque vive e fa sentire il proprio respiro al lettore, con personaggi che ritornano spesso e volentieri, compaiono soltanto o fanno parte dell'azione vera e propria. Non tutti i racconti sono riusciti, a livello di stile solo alcuni sono sopra la media mentre gli altri ricadono in un gusto pulp che lascia indifferenti. Buona comunque la caratterizzazione di molti dei protagonisti e intriganti alcune vicende. Ho apprezzato di più quelle a carattere "politico" perché mostrano un certo lavoro di worldbuilding dietro, senza rinnegare lo sguardo al sociale di cui dovrebbero essere dotate tutte le storie.
Non so se consigliare di iniziare la serie. Chi ama i supereroi potrebbe trovarci del buono, chi cerca semplicemente un romanzo fantascientifico può rivolgersi altrove. Chi non ama le antologie può trovare in questa una narrazione dall'alto coefficiente di coesione che potrebbe far scordare al lettore di trovarsi di fronte a una raccolta di racconti.