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Dark Master

ha scritto una recensione su Metroid Prime 2: Echoes

Cover Metroid Prime 2: Echoes per GameCube

Dover sviluppare un sequel non è mai un lavoro facile, specie se il gioco precedente si è rivelato un vero e proprio capolavoro senza tempo. Metroid Prime 2: Echoes è un gioco che porta un nome pesante, ed aveva il difficilissimo incarico di essere all'altezza del suo predecessore, Metroid Prime. Fortunatamente, Retro Studios non aveva esaurito le proprie idee riguardo all'universo fantascientifico di Metroid, e lo studio è riuscito a sviluppare un titolo all'altezza delle aspettative. Premetto che non parlerò delle meccaniche di base del gioco, ereditate da Metroid Prime in quanto suo sequel diretto. Se volete saperne di più al riguardo vi consiglio di leggere la mia recensione di Metroid Prime.

Le vicende di Metroid Prime 2 hanno luogo poco tempo dopo la fine del suo predecessore; Samus, terminata la spedizione su Tallon IV, è in cerca di nuovi contratti. La Cacciatrice viene contattata dal comando della Federazione Galattica, che le propone di localizzare e fornire aiuto ad una squadra di Marine con la quale sono stati persi i contatti 8 giorni prima. Samus accetta, e si dirige verso le coordinate che le sono state fornite. Il pianeta in questione, Aether, si presenta decisamente diverso da Tallon IV: l'atmosfera è altamente instabile ed il pianeta è circondato da tempeste magnetiche. Durante la fase di atterraggio, la navetta di Samus subisce gravi danni, ma riesce ad atterrare in integrità. A questo punto, La Cacciatrice si ritrova 'naufraga', mentre la navetta inizia un lento processo di autoriparazione. Non passerà molto tempo prima che Samus scopra il triste destino dei Marine, atterrati per inseguire una navetta di Pirati Spaziali ma che tuttavia non sembrano essere stati attaccati da questi ultimi.

Proseguendo nella sua esplorazione, La Cacciatrice incontra sul suo cammino qualcosa di imprevedibile: un membro dei Luminoth, una delle Antiche Civiltà che colonizzarono le galassie migliaia di anni prima dell'Uomo, comparabili ai Chozo. Il Luminoth, di nome U-Mos, chiarifica la situazione di Aether e spiega a Samus che l'instabilità del pianeta deriva dall'impatto di uno strano meteorite, le cui radiazioni hanno generato una "seconda faccia", una dimensione parallela popolata da creature abominevoli. Queste creature, chiamate "Ing" dai Luminoth, hanno devastato il pianeta e portato allo stremo le loro forze, ormai ridotte ad una singola colonia in stato di ibernazione. U-Mos continua, spiegando come gli Ing abbiano depredato Aether della propria energia planetaria, e chiede a Samus di riportarla ai Templi ai quali apparteneva originariamente. Samus, ormai priva di obiettivi e in attesa della riparazione della navetta, accetta l'incarico. Presto però scoprirà che gli Ing e i Luminoth non sono le uniche due fazioni in gioco: i Pirati Spaziali hanno stabilito delle basi su Aether, dopo aver rilevato radiazioni da Phazon nell'atmosfera. Che il meteorite precipitato su Aether sia comparabile a quello che colpì Tallon IV?

Semplicemente leggendo questa premessa si può capire come Prime 2 abbia spinto un po' di più sulla narrazione 'classica' e sugli intrecci, a differenza del suo predecessore. Se da una parte questa scelta porta inevitabilmente alla perdita della fortissima sensazione di isolamento di Metroid Prime, dall'altra porta sul tavolo qualcosa di fresco, cosa che un sequel dovrebbe fare. Sono comunque presenti in maniera importante i file di log e tutte le informazioni da recuperare tramite Visore Scan. Non bisogna fraintendere però, perché l'atmosfera di Metroid Prime 2 è tutt'altro che blanda. Il pianeta Aether, per quanto già poco ospitale nella sua forma originale, assume un volto ancora più ostile ed oppressivo nella sua controparte oscura. In Metroid Prime 2 è presente un concetto che personalmente adoro in qualsiasi opera: il buio non è semplicemente mancanza di luce, ma costituisce qualcosa di completamente diverso. L'oscurità è una materia a sé stante, che si insinua negli ambienti e corrompe gli organismi.

Sul piano del gameplay, la struttura di Prime 2 rimane invariata dal suo predecessore, ma introduce tante nuove meccaniche che danno al titolo una propria personalità. Una delle meccaniche portanti del titolo è ovviamente dato dal dualismo luce-ombra. Samus si ritroverà presto a dover viaggiare attraverso le due versioni di Aether, utilizzando speciali portali dimensionali. Su questa premessa, il gioco propone tantissimi enigmi che dovranno essere risolti azionando meccanismi in entrambe le dimensioni. I due volti di Aether dipendono l'uno dall'altro, e ciò significa che compiere un'azione in una determinata dimensione potrebbe portare conseguenze nell'altra. Inoltre, i portali dimensionali non saranno sempre a "doppio senso", e spesso Samus dovrà inoltrarsi ciecamente in un portale e trovare poi un'altra via d'uscita. Per farla breve, immaginate di prendere la struttura labirintica classica di Metroid ed aggiungervi un altro strato parallelo.

Come già accennato, la versione oscura di Aether è tutt'altro che ospitale. La stessa aria che permea il pianeta è dannosa per Samus, che riceverà danno permanentemente. Per sopravvivere, la Cacciatrice dovrà sfruttare dei cristalli di luce installati dai Luminoth durante le loro numerose battaglie. Questi cristalli generano un alone di luce che protegge Samus e ricarica lentamente l'energia della tuta, ma spesso e volentieri l'alone scomparirà dopo un po' di tempo ed il cristallo dovrà essere riattivato. Ovviamente, l'atmosfera di Aether oscuro è solo un assaggio del pericolo che rappresenta. Essa è infatti popolata dagli Ing, degli esseri d'ombra capaci di mutare forma a piacimento, e di corrompere altri organismi, prendendo il possesso del loro corpo. Non a caso, la parola Ing vuol dire "terrore" nella lingua dei Luminoth, che hanno avuto buoni motivi per scegliere quel nome.

Come da tradizione, durante il suo cammino Samus dovrà raccogliere diversi potenziamenti che le apriranno nuove strade. Fanno ritorno dei classici come il Raggio Gancio e l'Aracnosfera, ma allo stesso tempo ci sono svariati nuovi potenziamenti che arricchiscono il gioco di meccaniche fresche e nuove. Non posso non citare il Visore Echo: questo potenziamento renderà completamente oscura la visione di Samus, ma evidenzierà le onde sonore emesse da particolari trasmettitori capaci di attivare dei meccanismi. Su questo piano, c'è da dire che in generale la difficoltà è la complessità degli enigmi è maggiore in Metroid Prime 2 rispetto al suo predecessore. Trovare la strada giusta per proseguire richiederà una buona dose di cervello; il giocatore dovrà spesso districarsi tra le due dimensioni di Aether per andare avanti. Anche la varietà di situazioni nelle quali utilizzare i potenziamenti è aumentata: il Raggio Gancio non è solo sfruttato per saltare da una piattaforma all'altra, e sono presenti più sezioni con l'Aracnosfera, peraltro molto più complesse rispetto a quelle presenti in Prime.

Per quanto concerne le ambientazioni, Metroid Prime 2 presenta una buona varietà, con diverse palette di colori che si alternano ai toni cupi ed "inquinati"di Aether oscuro. Metroid Prime 2 non riesce ad offrire ambientazioni tanto memorabili quanto quelle del suo predecessore, questo però non vuol dire che Aether sia stato rappresentato in modo scialbo o poco curato. Anzi, da un punto di vista in Metroid Prime 2 viene mostrata più creatività. Mi spiego: le ambientazioni di Metroid Prime sono molto più "dirette" e semplici da ricordare (caverne con la lava, distese innevate, foresta) mentre in Prime 2 sono presenti ambienti meno ovvi e magari sviluppati anche in modo più complesso, ma che non riescono a rimanere impressi come quelli di Prime. Si passa da distese desertiche a zone paludose e sommerse, templi, installazioni tecnologiche e antiche fortezze. Ripeto, si sta parlando comunque di un design estetico di altissimo livello, unito ad un level design di altrettanta qualità e complessità. Una delle ultime aree è tra le mie ambientazioni preferite nell'intera trilogia.

Continuando a parlare di design, credo si sia giunto "all'anello debole" (sempre inteso in modo relativo) del titolo, ovvero i nemici. In Prime 2 troviamo diversi nemici già incontrati nel suo predecessore, oppure loro versioni modificate. Questo fattore uccide un po' la sensazione di sorpresa che si aveva invece in ogni stanza di Metroid Prime. Credo sia questo il motivo principale a rendere inferiore Prime 2 al suo predecessore. Lo considero un peccato, perché quando si incontrano nemici originali in Metroid Prime 2, questi hanno davvero design fantastici. Avrei voluto che l'intero gioco fosse stato pieno di nemici del tutto nuovi. Una piccola nota dolente risiede anche in un paio di mini-boss poco ispirati: purtroppo l'aver voluto spingere sulla quantità di contenuti ha portato anche a questo. Per quanto riguarda le boss fight "vere" invece, esse rimangono intelligenti, mastodontiche e generalmente davvero ben riuscite. La difficoltà è ottimamente calibrata ed il gioco non presenta incoerenze sotto questo punto di vista, non risulta mai frustrante.

Il comparto artistico rimane a livelli stellari: tutti i design sono coerenti al resto del mondo di gioco, e contribuiscono tantissimo all'immersione nell'avventura. Anche la soundtrack non tradisce le aspettative, con tracce elettroniche profonde ed evocative. Si nota un netto miglioramento nel comparto tecnico, rispetto a Prime. Il mondo di gioco è ancora più dettagliato ed il titolo scorre liscio come l'olio per tutta la sua durata, senza alcun calo di frame. Infine, la longevità del gioco è maggiore di qualche ora rispetto a Metroid Prime, data anche dalla maggiore difficoltà di combattimenti ed enigmi, e direi che si attesta sulle 20 ore per una prima run senza raccogliere tutti i potenziamenti.

In definitiva, Metroid Prime 2: Echoes è un pilastro della libreria GameCube ed un gioco fantastico. Riesce ad essere all'altezza delle aspettative create dal nome che porta, ma non riesce a bissare la perfezione del suo predecessore, prevalentemente per via di una sensazione di "deja vu" che a volte fa capolino durante il gioco. Nonostante ciò il titolo mantiene una forte personalità e sviluppa in modo intrigante le vicende della trilogia Prime, aprendo l'orizzonte sulle Civiltà Antiche e sul loro ruolo nell'universo di Metroid. In particolare mi ha colpito il modo in cui durante il gioco si delineano gli interessi di tante "parti" diverse (Samus, Luminoth, Ing, Pirati ed altre che non nomino per non rovinare sorprese), e come questi si intreccino tra di loro nel corso del gioco, ancora una volta senza l'utilizzo di cutscene.

Per chiudere: Metroid Prime 2 è una perla in tutti i suoi comparti, un titolo che dovrebbe essere giocato da qualsiasi giocatore che si ritiene tale.

9.5

Voto assegnato da Dark Master
Media utenti: 9.3