david martins

Chi è il mostro?

The Last of Us parte 2 non è un titolo per tutti per vari motivi, come per esempio il fatto che è troppo violento.Tuttavia la domanda che dobbiamo porci è:" C'era davvero bisogno di un videogioco così?".Per me la risposta è ASSOLUTAMENTE SI'.Indipendentemente dal fatto che è troppo violento, che poi li è soggettiva la cosa, questa pietra miliare è la testimonianza che ancora oggi si possono creare storie di vero impatto emotivo, mettendo in luce vari temi che magari non tutti ne vogliono parlare, come per esempio l'omosessualità della protagonista. Oltre a questo si può dire che il gioco possiede una grafica molto cinematografica ( che in questo periodo ne avremmo davvero bisogno), ed un gameplay migliorato rispetto al primo capitolo, anch'esso un titolo di tutto rispetto, ma qui siamo difronte ad un balzo di qualità non di poco.Il giocatore qui si trova ad impersonare Ellie che da ragazzina di 14 anni diventa una donna assetata di sangue e di determinazione con le sue fragilità ed i suoi demoni. La trama, cuore pulsante di questo prodotto, si costruisce come un puzzle dove ogni pezzo ha un ruolo fondamentale che serve a farci capire come reagiscono gli esseri umani difronte ad determinate circostanze. Oltre ad Ellie ci sono altri protagonisti ognuno con la propria storia che cerca di amalgamarsi con la protagonista (es. Abby, Lev ed altri). Questo fa si che il giocatore si affezioni non solo ad Ellie ma anche a tutti gli altri tanto che diventano parte di noi e viceversa. Quando arriviamo alla fine ci si sente, almeno per me, soddisfatti del risultato alzi molto di più questo perchè TLOU 2 riesce a lasciare un segno dentro di noi, che solo pochi videogiochi sanno fare, e che sarà difficile da colmare.