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Dioneamuscipula

ha scritto una recensione su Death Stranding

Cover Death Stranding per PS4

Together we stand, divided we fall

È con la frase di chiusura di “Hey you!” brano tratto da The Wall, album capolavoro dei Pink Floyd che sintetizzo il messaggio finale dell’ultima opera Kojimiana.

Death Stranding è stato accolto molto bene dalla stampa nazionale ed Europea, mentre abbastanza criticato da tutto il mondo anglosassone, probabilmente perché quest’ultimi poco abituati a non ritrovare quelle caratteristiche tanto care al loro mondo. Addirittura recensioni al limite della decenza come quella di Stevivor.

Il gioco a mio avviso non è “solamente originale” come detto da alcuni YouTuber nostrani molto seguiti, ma rivoluzionario. Si perché non introduce solo delle meccaniche mai viste prima, ma porta con se proprio un nuovo modo di concepire questo medium.
In soli 3 anni kojima ha realizzato un nuovo mondo. Anch’io sono tra quelli che pensa che il prodotto avrebbe giovato con 1-2 anni in più di sviluppo, ma ricordo anche tanti chiacchieroni che all’inizio bollavano l’autore con frasi “non si vede niente, maestro della fuffa”. Insomma alla gente non sta bene mai un cazzo.

Sul gameplay inutile dilungarsi si sa tutto. Per quanto mi riguarda ho trovato geniale tutta la storia delle consegne, Le CA i muli e soprattutto l’online asincrono. Aiutare altri giocatori e plasmare insieme quel mondo squassato mi ha dato enorme soddisfazione, si insomma mi sono divertito e ho speso tante ore.

Grafica ottima. Gli scenari sono per stessa ammissione dell’autore inspirati al paesaggio islandese, lande su cui si alternano rocce di origine vulcanica a manto erboso tipico delle steppe. Si raggiunge l’eccellenza sui volti, davvero un gran lavoro di motion capture. Poi vabbè direzione artistica Yoji shinkawa, un nome una leggenda.

Musiche. Non so voi ma una cosa che mi resterà per sempre è scendere da una vallata dopo un viaggio estenuante accompagnato da una ost dei Low Roar o dei Silent poets, senza dimenticare il compositore ufficiale del gioco: Ludwig Forsell che ci ha regalato uno dei brani più intensi degli ultimi anni: Bb’s theme.

Trama. Lo dico subito, suddividere la lore dalla storia non ha senso, la “trama” è unica ed è eccellente. Tante le ricerche e ore di studio dietro quella mole di informazioni date durante il gioco, il titolo parte subito forte con un’ora di prologo assurda poi rallenta, da modo al giocatore di acquisire i concetti fondamentali del mondo di gioco e farlo “sfogare” nel gameplay, salvo ritornare nella parte conclusiva con un film di 2 ore condito da colpi di scena e feels. La regia è al top e conferma ancora una volta tutte le sue doti registiche, secondo a nessuno nel mondo videoludico. I personaggi sono tanti, tutti ben caratterizzati, poi ognuno ha i suoi preferiti. I miei sono stati Higgs e heartman.

Cosa poteva essere fatto meglio?
Sicuramente il gioco seppur rivoluzionario risente della fretta nella produzione. La fisica dei veicoli andava rivista (senza esagerare nel paragonarla a quella di Deadly Premonition). Quelle poche fasi di shooting non sono state approfondite, si vede che il titolo è nato con un altro intento. Sulle boss fights farei un distinguo, cosa che in molti invece non hanno fatto. Offrono si un basso tasso di sfida e sono poco originali ma perlomeno a livello artistico si presentano molto bene. Quindi rimandate si, oscene no.

Falsi problemi?
La storia del lettore mp3 ci può stare ma senza esagerare, come pure quella delle boss fights precedentemente discusse. Anche la presenza dei mini capitoli dove ci sono fasi di shooting troppe critiche sterili, ci stavano bene e spezzavano l’andamento generale.

Il vero contro...
Di tutte le cose dette, quello che segno come un vero meno è l’aver come in tpp schematizzato troppo il titolo. Kojima sperimenta molto e se ne sbatte delle critiche, cosa che gli fa onore ma anch’io preferivo lo stile adottato fino a metal gear solid 4. Nei suoi ultimi giochi si è persa un po’ quell’alchimia che legava storia e Gameplay. Ho apprezzato tantissimo Death Stranding ma può e deve fare meglio da questo punto di vista.

Uno dei giochi più belli di questa generazione per quanto mi riguarda, almeno come storia e originalità.
Quelli che hanno snobbato il titolo perché “delusi” da The Phantom Pain hanno toppato di brutto.

Koji, facce sto Horror adesso!

9

Voto assegnato da Dioneamuscipula
Media utenti: 8.8 · Recensioni della critica: 9.2