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EmblemadiFuoco

ha pubblicato un'immagine nell'album Emblema di Fuoco riguardante Fire Emblem Engage

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La saga di Fire Emblem ha un posto davvero speciale nel mio cuore da appassionato. Questa stessa pagina non avrebbe il nome che riporta se non mi fossi mai innamorato della meravigliosa epopea di strategici che Intelligent System ha sagacemente imbastito. Un brand che ai suoi esordi ha vissuto non poche difficoltร  ad affermarsi in Occidente, ma che con le sue iterazioni sulla Nintendo 3DS ha trovato larghi consensi, a partire dall'incredibile Awakening. Fire Emblem fa della sua narrativa stratificata e ben costruita un pregio inviolabile, basato sulla creazione di personaggi che nel loro essere caricaturali si concretizzano in una caratterizzazione esagerata ed esuberante, con un design dettagliato e incentrato su piccoli elementi che suggeriscono informazioni sul loro passato e sulla loro origine. Le classi sociali dipinte grazie a questo semplice stratagemma sono variegate, e infondono profonditร  al mondo che tende a dipanarsi. Dal punto di vista del Gameplay, invece, possiamo fare i conti con un sistema di combattimento molto complesso, basato su un Triangolo delle Armi semplice ma esaustivo, Interazione con l'ambiente circostante a favorire bonus e malus, nonchรฉ Colpi Critici e Rapporto con la Magia che raramente trovano un bilanciamento cosรฌ preciso come in Fire Emblem.
Le ultime iterazioni del franchise, rappresentate da Fire Emblem Three Houses e dallo spin-off Warriors: Three Hopes, sono state perรณ carenti sotto molti aspetti se paragonate al retaggio storico al quale siamo abituati. Infatti l'aggiunta di lotte su larga scala, con l'introduzione di mostri complessi da sconfiggere, costringe il costante uso di una sola tipologia di classe, costruita a partire da armi leggendarie che monopolizzano l'azione. Una scelta che rende letteralmente inutile tutto il lavoro di perfezionamento del sistema di Leveling e potenziamento dei personaggi, che seppur ai loro massimi livelli non potranno nulla di fronte a lance, spade e asce che riusciranno a disintegrare mostri e nemici. Se a questo aggiungiamo una narrativa non cosรฌ interessante, che non approfondisce per nulla le radici dei continenti teatro delle vicende e si costruisce intorno a buchi di trama non chiariti, possiamo ben comprendere come le aspettative per il futuro dell'Ip possano essere alle stelle.
La speranza per il ritorno di Fire Emblem, dunque, non poteva che legarsi all'Anniversario della Saga, che a dispetto di un ottimo Porting in retrocompatibilitร  del primo capitolo originale, finalmente tradotto in Italiano, sembrava mancare di un nuovo grande titolo Main Line. Il Nintendo Direct del 13 Settembre ha perรฒ cambiato le carte in tavola, con l'annuncio di Fire Emblem Engage. La produzione, a dispetto della sua natura originale, riesce a compiere un atto irripetibile nel panorama di prodotti Nintendo. Infatti Engage vuole raccontare con piccole e semplici citazioni tutte le avventure, imprese, tradimenti, guerre e racconti d'amore che Fire Emblem รจ stato in grado di farci vivere nella sua interezza, scoprendo eroi di giochi che potremmo aver dimenticato, e altri che invece sono ben impressi nella nostra memoria. Nel vestire i panni del drago divino Alear sfrutteremo poteri da evocatori per ottenere una serie di speciali emblemi, in grado di donare ai suoi possessori l'aiuto di antichi grandi eroi dell'Universo considerato. Esempio lampante quello dell'anello di Marth, primo grande protagonista dei Fire Emblem, che sembra concatenare all'attacco del comprimario principale anche una serie di buff e potenziamenti dell'eroe evocato. La lista di possibili anelli sfruttabili a questo scopo sembra essere immensa, con la partecipazione di grandi nomi come Ike, Lucina, e perfino Corrin. L'impianto narrativo, dal canto suo, torna alle origini, con una dicotomia manicheistica tra bene e male che non puรฒ che giovare ad una serie di moderne trame eccessivamente legate a scale di grigi esuberanti e a volte mal scritte. Unico neo, ma facilmente sormontabile, quello rappresentato dal comparto artistico, che strizza troppo l'occhio a tendenze dell'animazione moderne e sfrutta il supporto non proprio eccezionale di alcuni disegnatori per V-Tuber. Una piccola ombra sull'enorme e troneggiante ritorno di Fire Emblem, che speriamo riporti la saga a picchi qualitativi che solo i capolavori sono in grado di definire.