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Eneas

ha pubblicato un video riguardante Alan Wake

Sarà per gli omaggi a 'Twin Peaks' (non a caso il gioco è strutturato come una serie televisiva), sarà per le musiche, sarà per le location, sarà per il perfetto connubbio tra narrazione e videogioco, ma questo titolo rimane tra i miei preferiti della old gen.

Figurante nella vasta schiera di giochi di cui si è rischiato di non saperne più nulla, uscì nell'oramai lontano 2010, quasi a sorpresa e dopo ben quattro anni di sviluppo.
Le vicende ruotano intorno a uno scrittore, Alan, colpito dal classico 'blocco dello scrittore', circondato dal classico agente che credeva di aver trovato la gallina dalle uova d'oro e da una moglie che non vuole veder naufragare la fortuna di una vita.
Proprio quest'ultima si trova a consigliare ad Alan di andare insieme a lei a Bright Falls, cittadina che non può non ricordare le classiche location del Nord Ovest degli Stati Uniti, stretta tra Montagne Rocciose e confine con il Canada, località in cui tutti si conoscono e che sembra essere fin dall'inizio soffocante quanto l'aria di città. Ma, manco a dirlo, ciò che accadrà la notte è il perfetto capovolgimento di ciò che il protagonista si troverà a vivere durante il giorno.
Insomma quella che doveva essere una vacanza rilassante si rivela l'inizio di un'incubo che prende avvio con la misteriosa scomparsa della moglie.
Chiuso tra passato e presente, incubo e realtà, angoscia e speranza, il pezzo forte del titolo è l'esperimento narrativo riuscito, inutile girarci attorno. Il lento, ma insesorabile, coivolgimento del videogiocatore all'interno di una trama che ruota attorno alla scomparsa di Alice, la depressione di Alan e i misteri attorno Bright Falls, si dimostrano essere un nuovo passo in avanti per la consacrazione della narrazione come elemento portante per il videogame, perfetto miscuglio tra letteratura e cinema che sembrano trovare in questo medium perfetta sintonia. Alan Wake riflette molto sul ruolo tra opera letteraria e lo scrittore che prende coscienza del suo essere demiurgo. In ciò mi ha ricordato molto il capolavoro di Carpenter 'Il seme della follia', entrambi fondati sulla compenetrazione tra realtà e fantasia, diventando un apologo sulla potenza della scrittura.

Ma andiamo avanti...
La cura per il dettaglio non viene meno nemmeno dal punto di vista tecnico, il titolo non presenta nulla di nuovo, ma è di buona fattura.
Per sopravvivere dovremo necessariamente sfruttare l'ambiente circostante, cosa non da poco, dal momento che gli scenari si presentano abbastanza vasti e mostrano ancora la precedente natura free roaming del titolo, purtroppo andata persa. Ahimé la confusione che ha regnato durante lo sviluppo del titolo si riesce a percepire: texture non sempre di buona fattura e molti percorsi risultano essere lineari, ma non manca la cura del dettaglio, gli ambienti di gioco sono ricchi di richiami a opere letterarie e cinematografiche.
A parte le già citate texture, la grafica fa bene il suo lavoro e i giochi di luce sia di giorno che di notte fanno bene il loro lavoro, regalandoci ambienti di rara bellezza.
Eccelso il comparto sonoro: i suoni ambientali riempiono i boschi di un costante tappeto acustico fatto di vento, fruscii e folli voci che ben caratterizzano il senso di solitudine e inquietudine, mentre le musiche e le canzoni, originali quelle ascoltabili durante il giocato e su licenza quelle dei “titoli di coda” di ogni episodio, si inseriscono ottimamente nel mix. Mediocre il doppiaggio in italiano, caratterizzato da voci che sembrano estraniate dal personaggio.

In definitiva: Alan Wake potrà non spaventarvi e forse è troppo definirlo survival horror.. probabilmente si avvicina più al thriller psicologico, non è un gioco per tutti e probabilmente ciò dipenderà dalla nostra predisposizione ad immedesimarci nel personaggio e immergerci, nella notte, nelle foreste di Brigh Falls in un'atmosfera surreale figlia delle migliori opere di Lynch, Lovecraft e King, 'muse' ispiratrici di quest'opera.

"Gli incubi esistono al di fuori della ragione e le spiegazioni divertono ben poco, sono antitetiche alla poesia del terrore. In una storia dell'orrore la vittima si chiede sempre 'Perchè?'. Ma non c'è una risposta e non deve esserci. Il mistero irrisolto rimane dentro di noi ed è ciò che ricordiamo maggiormente" Stephen King

Alan Wake Soundtrack: 08 - Old Gods Of Asgard - The Poet And The Muse

Download available at Poets of the Fall digistore: http://www.poetsofthefall.com/digistore/#digital-specials New Alan Wake game confirmed! http://www.youtube.com/watch?v=rYMqJ9r25X..

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