EreMyth

Un adventure game dai ritmi calmi e rilassati, privo di meccaniche di gioco complesse e desideroso di trasmettere con gentilezza un importante messaggio di rispetto sia verso la flora e la fauna del nostro pianeta che verso sé stess*, i propri sogni ed il non arrendersi nel perseguire obbiettivi giusti, anche se apparentemente difficili da raggiungere e più grandi di noi.

Un piccolo titolo che ha saputo incantarmi per le 4 ore necessarie al portarlo a termine, chiaramente non adatto a tutt* visto il suo gameplay molto basilare ma meritevole di una run se siete nel giusto mood per qualcosa di più semplice e "cozy". 🍷

Un "Vampire Survivors-like" che non va a stravolgere la formula del capostipite, proponendo comunque un buon numero di possibili sinergie tra personaggi, armi ed upgrade, le quali hanno saputo tenere alta la mia voglia di sperimentare per una decina di ore circa.

Artisticamente non l'ho trovato particolarmente brillante e la carenza di update nel tempo non gli garantisce una longevità elevata, ma trovo che nel complesso abbia "fatto bene i compiti" risultando un esponente del genere meritevole di una chance, anche in virtù del suo essere stato regalato da Epic Games Store qualche tempo fa. 🍷

Adventure game che mischia esplorazione a risoluzione di semplici puzzle ed un pizzico di platforming mettendoci nei panni di Auk, una ragazza muta-forma impegnata in un pellegrinaggio sacro con lo scopo ultimo di ritrovare una serie di santuari al cui interno risiedono Deì antichi, i soli dotati di sufficiente potere da poter impedire l'imminente fine del mondo, divorato da una crescente oscurità.

Complessivamente trovo che il titolo dia il meglio di sé nelle fasi aeree, muovendosi con agilità tra le isole dell'arcipelago volante grazie ad un piacevole senso di libertà generale e controlli tutto sommato intuitivi, cadendo in fallo invece con i puzzle proposti all'interno dei templi, tutti molto semplici e talvolta quasi banali. Un open world tendenzialmente vuoto ed una lore frammentaria chiudono il tutto, accompagnate da uno stile low-poli che deve piacere.

Essendo stato regalato da EGS qualche tempo fa e vista la sua durata esigua (3 ore circa), potrebbe valere una run se siete fan del genere o in cerca di un'esperienza dai ritmi piuttosto rilassati, a patto di accettarne i limiti tecnici e di gameplay. 🍷

Breve titolo principalmente basato sulla sua narrativa ed inframezzato da semplici minigames, "Adios" racconta - nell'arco di un'ora e poco più - le ultime ore di vita di un collaboratore della criminalità organizzata, il quale decide di allontanarsi da questo mondo poiché divenuto troppo pesante emotivamente da sopportare.

Malgrado il prevedibile epilogo delle vicende e la pressoché nulla rigiocabilità, quest'esperienza ha saputo regalarmi non pochi spunti di riflessione e momenti dal significato profondo (grazie anche ad un doppiaggio ENG di tutto rispetto), inficiate purtroppo in minima parte da un comparto tecnico non propriamente all'altezza sia dal punto di vista visivo che di rifinitura generale.

Se lo avete riscattato gratuitamente tramite Epic ai tempi e come genere videoludico rientra nelle vostre corde, può valere sicuramente una run. 🍷