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Fabioneoneone

ha scritto una recensione su Resident Evil: Dead Aim

Cover Resident Evil: Dead Aim per PS2

Dopo il bruttino Survivor e l'ignobile Survivor 2, devo dire che questo Resident Evil Dead Aim, che sarebbe terzo ed ultimo capitolo della serie Survivor, è l'unico della trilogia che si salva.

Però attenzione, questo non significa che sia un bel gioco ma che, in fin dei conti, un po' di dignità rispetto alla sua serie di appartenenza almeno la ha.

Ci sono cose in cui riesce ad essere buono e molte cose in cui è davvero pessimo.

Partiamo dai lati positivi: l'atmosfera è buona, la grafica e soprattutto gli effetti di luce sono ben fatti ed anche muoversi in terza persona e sparare in prima è più divertente e naturale di quanto non sembri.

Le cose negative purtroppo sono praticamente tutto il resto.

I personaggi sono caratterizzati malissimo nell'estremo tentativo di rendere il protagonista, Bruce, figo (non lo è), l'altra protagonista Fong Ling una sorta di Ada (non lo è) e il cattivo Morpheus carismatico (non lo è).

È piuttosto noioso fare sempre le stesse cose dopo un po' e tutti i, se così possiamo definirli, "enigmi" consistono nel "porta chiusa, trova la chiave che è spesso vicinissima, apri la porta".

I filmati. Mio dio i filmati! L'ho giocato proprio su PS2 con una copia originale e non ho capito un cazzo per via delle voci bassissime rispetto al resto (e già la recitazione non è che sia oro ma comunque grazie a Dio per i sottotitoli) e, quando non sono fatti con la grafica in-game, sembrano andare tutti a scatti, sovraesposti, boh, un casino.

Quindi, come valutare questo Resident Evil Survivor mascherato da Resident Evil classico?

Sicuramente non poi così bene perché è oggettivo che sia strapieno di difetti, però non posso negare che mi sia divertito nel giocarlo come titolo senza alcuna pretesa e che non l'abbia odiato come odio visceralmente il suo predecessore, Survivor 2: Code Veronica.

6.5

Voto assegnato da Fabioneoneone
Media utenti: 6.3

Fabioneoneone
Cover Crash Bandicoot 4: It's About Time per PS4

Come farsi odiare: prima lezione.

Da amante e giocatore di Crash sin dalla PS1, ho completato sempre al 100% (o 106% dove possibile) tutto quello che potevo.

Ho seguito capitoli così così tipo Wrath Of Cortex e Twinsanity e capitoli orribili come Crash Of The Titans.

Dopo la da me adorata N.Sane Trilogy, primo gioco in assoluto comprato per la scorsa gen insieme alla PS4; l'annuncio di un quarto capitolo che venisse direttamente dopo il terzo e "cancellasse" gli altri è stata una cosa pazzesca.

"Daje che Crash ritorna, daje che usciranno un sacco di altri capitoli!!",pensai.

Poi ho iniziato a giocare e mi sono reso conto, andando avanti nei livelli, di una cosa un po' triste.
Il personaggio è Crash, ma il gioco.. non è Crash!

Belli i richiami ai capitoli precedenti, alcuni livelli sono davvero belli ma.. il gameplay? E la difficoltà?

Porca troia, io capisco tutto, ma questo gioco è un continuo trial and error: fai due passi e muori, li rifai e ne fai altri due, poi muori ancora, rifai i quattro passi e muori dopo sei.

Io sono arrivato ad un punto in cui pensavo "molto carini i livelli, la storia, le skin, le gemme.. ma io non mi sto divertendo."

Questo gioco, per i miei gusti, non è divertente.

È reso artificiosamente difficile da prospettive sballate in più livelli che non ti fanno capire dove stai atterrando e da parti così veloci che non ti lasciano nemmeno il tempo di pensare mezzo secondo, quindi perdi e rifai, perdi e rifai, perdi e rifai.

Ma Crash non è così.

Io ricordo quando uscì e tutti a gridare quanto la N. Sane Trilogy fosse difficile, "il nuovo Dark Souls", quando invece i primi tre giochi hanno la difficoltà molto bilanciata, da tipici platform anni '90 perfettamente contestualizzati nel loro tempo ed anzi, Crash 3 è pure abbastanza facile.

Io posso immaginare che questa nomea di "gioco difficile" sia rimasta in testa a Toys For Bob, che ha voluto sfogare tutto il suo masochismo in questo It's About Time. Qualcosa tipo: "si parla di Crash perché è un gioco difficile? Ecco un gioco difficile completamente fatto da noi!"

E posso capire questo ragionamento ma Crash non è e non è mai stato questo. Poi ovvio che, giocati oggi sembrino difficili ma sono solo platform con un po' di anni sulle spalle.

Ma mettiamoci nei panni di chi ama i platform ma non ha mai giocato a Crash. Oppure di una persona che gioca ed inizia Crash con It's About Time.

Voi pensate davvero che starà lì a prendere tutte le gemme? Pensate veramente che non lo mollerà dopo sei livelli o dopo averli finiti tutti con le gemme che ha preso e vaffanculo?

Naughty Dog non aveva in testa la difficoltà e basta! Qui invece si pensa solo a rendere il livello il più veloce ed arzigogolato possibile.

Così tanto che io ad un certo punto mi sono sbattuto i coglioni delle casse perché dovevo scegliere fra loro e la mia sanità mentale.

Quindi:
-Difficoltà altissima ed in certi casi artificiosa
-Nessun incentivo a prendere le casse perché o sono nascoste in un posto così remoto che nemmeno li sviluppatori lo possono raggiungere o nel tentativo di prenderle muori così tante volte che te ne fotti e vai avanti.
-Level design che a volte rasenta la follia, specialmente da un certo punto in poi e sappiamo tutti di cosa parlo.
-Livelli LUNGHISSIMI e tediosi a dire poco

Domanda: questo è mai stato Crash?
E per me no, mi spiace.

Non so cosa potrà esserne del futuro della serie, ma se volevano uccidere qualsiasi interesse da parte dei videogiocatori "generalisti" beh, con questa difficoltà li allontaneranno e basta.

Ditemi pure che non so giocare ci mancherebbe, può anche essere.

Sta di fatto che i primi tre Crash mi hanno divertito così tanto da prendere ogni singola gemma, cristallo ed avere tutti i 100(e 106)% che potevo.

Crash 4, invece, non vedevo l'ora che finisse.

Ha la straordinaria capacità di essere così bello ma allo stesso tempo così odioso persino per chi, come me, adora Crash.

E chissà cosa riserverà il futuro per il nostro marsupiale ma vi prego, fatemi un favore personale: prima di dire che io non sappia giocare, finite "It's About Time!" poi tornate a giocare al primo o al secondo e ditemi con quale vi divertite e con quale invece vi riducete a morire e riprovare, morire e riprovare, morire e riprovare solo per finire un livello che sembra durarare all'infinito.

Ed il voto è questo perché alla fine, tutto sommato, è un bel gioco.

Solo che non lo consiglierei a nessuno che non voglia lanciare il disco come un frisbee dopo essere morto per la 148esima volta per colpa di Polar.

7.5

Voto assegnato da Fabioneoneone
Media utenti: 8.4 · Recensioni della critica: 8.7

Fabioneoneone
Cover Silent Hill: Shattered Memories per PS2

"I want you to know this will be different."

Mi è davvero difficile descrivere questo gioco.
O lo si ama o lo si odia, senza vie di mezzo.
Inutile dire, visto il voto qui sotto, che io l'ho amato alla follia.
Certo, il gameplay non è dei migliori, è tutto molto lineare e a volte ha dei cali di framerate da mal di testa: sono d'accordo.
Ma a me, di queste cose, non è importato assolutamente nulla.
La trama e il concept generale su cui tutto si basa sono ciò che rendono questa una piccola perla, forse un po' sottovalutata perché porta sulle spalle il peso di un nome da cui non ci aspetterebbe questa strana parentesi.

Questo Shattered Memories è un gioco a sé, che potrebbe avere tranquillamente un nome tutto suo e che, soprattutto, mi ha toccato come pochi altri titoli. E ne ho giocati assai.

Il gioco è una intera seduta psicologica nella quale il paziente, da noi interpretato in prima persona, racconta una storia e tutto si svolge tramite flashback.
Il racconto è pieno di via via sempre più strani avvenimenti, di frammenti di memoria che ritornano, di "buchi" nella trama, personaggi che cambiano, cose che ti danno l'illusione di essere qualcosa che non sono.. insomma, una bellissima metafora di una seduta dallo psicologo, dove, quando racconti qualche avvenimento, salti dei pezzi, li enfatizzi, li sminuisci, ti confondi, torni indietro; a seconda di ciò che stai passando o di ciò che il tuo inconscio sta cercando di comunicare.

Nemmeno Harry, il protagonista della vicenda, capisce ciò che sta succedendo fino al grande colpo di scena (che non dirò ovviamente) e continuerà a fare domande e cercare risposte.
Come? Beh, i personaggi non daranno mai risposte precise, starà a noi leggere fra le righe e, soprattutto, apprendere dei ricordi man mano che si prosegue il gioco, seguendo delle interferenze che serviranno a guidarci verso un ricordo preciso, seguendo con attenzione i dettagli e.. usando il cellulare.
Sì, il cellulare è parte vera e integrante del gameplay e giustificatissima: vi arriveranno SMS, messaggi vocali, chiamate, potrete chiamare voi dei numeri.. tutte cose che serviranno a ricostruire la vicenda a rievocare memorie, o anche a risolvere alcuni dei davvero molto interessanti enigmi sparsi per tutto il gioco.

Il fatto che non avremo mai nessuna arma, per me rende perfettamente quell'idea di impotenza di fronte a qualcosa più grande di noi, dalla quale possiamo soltanto scappare ma che, prima o poi, dovremo affrontare; i mostri nella nostra testa, quelli che spesso fanno più paura dei mostri veri. Il fatto che queste fasi di fuga a volte siano piuttosto frustranti e ripetitive, rinforza questo punto.
La vera figata è che, ogni scelta che prenderete, nei test psicologici e non solo, potrà mutare in modo tangibile la storia e non nel semplice "finale buono" o "finale cattivo".

Dall'inizio alla fine è tutto un climax, fino a sfociare nell'assurdo e spaventoso pensiero per il quale il gioco diventa talmente inaspettato da non riuscire a farti staccare dallo schermo perché non ti aspetti mai cosa potrebbe esserci dopo quella porta, ma vuoi troppo saperlo.

Ma approfondiamo un attimo lo psicologo: i test che vi fa diventeranno via via sempre più personali, più riflessivi, più complessi: si toccano argomenti come vita e morte, sensi di colpa, sesso e molto altro ancora.
Questo eccentrico personaggio può dubitare delle vostre risposte, cercare di interpretarle, spiegare cosa ne pensa riguardo all'argomento e le sfide che vi proporrà non saranno difficili a livello di gioco, saranno difficili a livello personale.
Io non posso fare altro che amare un gioco del genere, che ti colpisce come un pugno e che è in grado di "sfondare la quarta parete" facendoti fare scelte che mettono in dubbio te stesso.. nella realtà.

Nella sua imperfezione, questa esperienza sarà per sempre un bellissimo e inaspettato ricordo indelebile, per chi vorrà apprezzarla.

Assolutamente un capolavoro, per quello che mi riguarda. Come ogni capolavoro ha i suoi difetti ma soprattutto, mi ha provocato tantissime emozioni diverse.

"Deep in the night you think everything's right, tell it to yourself, say it's just a nightmare. Something is telling you nothing can change where you are, again."

10

Voto assegnato da Fabioneoneone
Media utenti: 7.9

Fabioneoneone

ha scritto una recensione su MediEvil II

Cover MediEvil II per PSX

Considerando che MediEvil è il mio videogioco preferito di sempre, per il secondo capitolo (finito secoli fa e ripreso ora) avevo aspettative molto alte.

Sono state ripagate? In piccola parte si ed in gran parte no.

Il gioco guadagna una grafica più curata, livelli molto vari e ambientazioni piuttosto particolari. Il cattivo diciamo che funziona (nemmeno lontanamente ai livelli di Zarok) ed i personaggi secondari non sono male.

Le musiche sono stupende grazie al solito duo Bob&Barn, che hanno curato la colonna sonora anche del primo gioco.

Essendo il gioco ambientato a Londra ben 500 anni dopo il capitolo precedente, anche le armi sono nuove: ci sono pistole e mitragliatrici, che a mio parere non danno la stessa soddisfazione di una "Spada maGGica e uno scudo da donnicciola" però carine.

Allora che cosa non va?

Questo gioco è tremendamente FRUSTRANTE.

Io voglio il nome o i nomi delle persone che hanno pensato "massì, una volta usate le fontane della vita in un livello, se lo rigiochi non ci sono più": figa ma ditelo che siete stronzi allora!!!

Poi, i livelli: come dicevo molto carini, ma spesso non si capisce dove andare, il calice a volte è nascosto così bene che senza internet ciaone ed i nemici fanno per la maggior parte schifo o sono odiosi (come ad esempio le meduse verdi).

Oltretutto, le nuove possibilità aggiunte dalle scale sarebbero interessanti, se non fosse che per scendere da una scala devi pregare che Dan non si butti giù anziché scalare.

Io ho dovuto mollare questo gioco al penultimo livello perché semplicemente non mi divertivo più.

Ed arriviamo alla ciliegina: non solo questo gioco è così frustrante da risultare odioso, ma manca ciò che mi ha fatto innalzare il primo capitolo a gioco perfetto: quell'atmosfera, la leggenda di Sir Daniel Fortesque che ha una possibilità di redimersi, il salone degli eroi con i suoi personaggi assurdi e potrei andare avanti per ore!

Invece, la trama di questo MediEvil 2 è un insieme di situazioni senza senso: la ragazza che viene trovata poi rapita a caso, Daniel che va nelle fognature a caso, che torna indietro nel tempo perché sì e l'incontro di boxe simpatico eh, ma è a caso.. è tutto a caso!

In generale un gioco decente se preso a sè ma che paragonato al primo capitolo, che riesce a darmi quella inimitabile sensazione di "mi sento a casa", esce con tutte le ossa rotte.

Torno a menzionare le fontane della vita che una volta usate non riappaiono nemmeno se perdete e rifate il livello (auguri a fare i livelli due volte!), i controlli che non vanno affatto bene per tutte queste fasi platform nel primo gioco accuratamente dosate, ancora più problemi di telecamera del primo e la difficoltà decisamente troppo alta, macchinosamente aumentata da tutte le cose appena elencate.

Volete divertirvi? MediEvil 2 non fa per voi.

Volete incazzarvi come mostri perché continuate a perdere per cose che non dipendono da voi ma da evidenti falle del gioco?

Prego, enjoy.

6.5

Voto assegnato da Fabioneoneone
Media utenti: 8.4

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