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FedeChief

ha pubblicato un'immagine nell'album Eguismi Persunali. riguardante GoldenEye 007

Ieri sera sono rientrato a casa dopo il fine settimana passato a Cambridge per il Dev Talk con alcuni degli sviluppatori di GoldenEye.
L’evento è stato magnifico, il centro in cui si è tenuto meritava la visita anche senza l’esibizione.
il Centre for Computing History è ricolmo di computer di un’altra epoca, preservati nel migliore dei modi, funzionanti e utilizzabili.
Spiegare a uno dei visitatori come funzionavano i comandi del basic sullo ZX81 o il perché l’Atari 400/800 avevano due slot per le cartucce è stato magnifico.
Senza contare la presenza di pezzi rari come il Commodore Max.

Prima dell’evento, nel primo pomeriggio, mi sono unito al gruppetto di Graslu (sostanzialmente lo youtuber più importante nell’ambito) e insieme a lui, un suo amico e un ragazzo francese ci siamo fatti una giratina per Cambridge fino alle 19.

Tornando all’evento di GoldenEye, il Dev Talk doveva durare un’oretta e in realtà è durato quasi il doppio, sia Martin Hollis, David Doak e Brett Jones sono stati disponibilissimi dall’inizio alla fine e fortunatamente hanno condiviso alcune storie sullo sviluppo che ancora mi mancavano, come il fatto che i supervisori di Rare gli vietassero di ascoltare musica in studio prima delle 17:30 o come Nintendo decise di rendere disponibile GoldenEye da Blockbuster, perché erano consapevoli che provare il multiplayer per un solo fine settima non sarebbe mai bastato a nessuno, trainando poi le vendite del prodotto.
…e tante altre piccole curiosità su come sono entrati nel progetto, che preparazione hanno fatto e quali ostacoli tecnici hanno dovuto superare, veramente fantastico.

Dopo la conferenza abbiamo avuto modo di parlare personalmente con tutti e tre gli sviluppatori, enormemente stupiti che arrivavamo tutti da parti diverse dell’europa (spagna, italia e francia).
David Doak, parlando delle file al confine dell’aeroporto, si è pure ingiustamente scusato per la situazione, consapevole che tutti questi disagi negli spostamenti sono stati dettati dalla Brexit.

All’interno dell’esibizione c’erano anche vari documenti e artwork portati dai Dev, una build della remastered cancellata per xbox 360 giocabile su hardware originale e una postazione per giocare, con un solo Nintendo 64, il multiplayer del gioco, non in split screen, ma su quattro schermi diversi.

Una delle cose migliori è stata quella di poter giocare in multiplayer proprio contro il Dr.Doak in un fantastico match su Temple.
Penso che non me lo scorderò mai.

In foto tutti i giochi autografati dai rispettivi autori.
(Doak, senza che glielo avessi chiesto, ha autografato anche il libretto e il disco di TimeSplitters 2)