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Felix98

ha scritto una recensione su Mario Kart 8 Deluxe

Cover Mario Kart 8 Deluxe per Nintendo Switch

Secondo giro

Quello di Wii U non è stato un felice destino. Nonostante l'impegno di Nintendo nel volerla supportare nonostante le vendite non proprio entusiasmanti (si pensi a titoli del calibro di Xenoblade Chronicles X), non si può certo dire sia stata un successo. Persino Breath of the Wild é stato spostato anche su Switch, lasciando Wii U senza nemmeno un capitolo di Zelda tutto per lei (quelli usciti sono pur sempre delle riproposizioni).
Furba quindi la mossa di Nintendo di riproporre Mario Kart 8, notoriamente uno dei titoli migliori usciti su Wii U, sulla sua nuova console ibrida, per potergli donare una seconda giovinezza e anche maggiore risalto. Ma come è stato riproposto?

Mario Kart 8 Deluxe include tutti i tracciati e tutti i personaggi presenti nella versione Wii U, con l'aggiunta dei contenuti scaricabili fino ad ora pubblicati. Come lo é stato per me, sarà un piacere potersi giocare i tracciati aggiuntivi per chi non ha potuto farlo su Wii U, vista anche la qualità di questi ultimi (tranne il Baby Park, che sin dalla sua prima apparizione non ce ne hanno ancora scampato e liberato).
Al roster sono stati aggiunti alcuni nuovi corridori, tra cui gli Inklings direttamente da Splatoon, e sono presenti anche un paio di new entry nell'arsenale degli oggetti.
Tuttavia, non è tutto quello finora elencato che rende questa riedizione così appetibile.
È stato espanso il massimo numero di oggetti utilizzabili fino a due, il che permetterà al giocatore o semplicemente di aumentare la sua potenza difensiva/offensiva, oppure di riservare vere e proprie sorprese agli ignari avversari.
La modalità battaglia è finalmente tornata in tutto il suo splendore e con dei percorsi dedicati, a differenza di come fu inserita nella prima versione del gioco.
Non sono queste le uniche aggiunte degne di nota, ricordiamo difatti il terzo livello di miniturbo.
Il tutto unito alla possibilità di giocare in qualsiasi momento grazie alla modalità portatile (che si sposa sorprendentemente bene con questo titolo) e alla possibilità di giocare in locale tramite la semplice separazione dei JoyCon.

Mario Kart 8 faceva già un figurone visivamente su Wii U, e come era lecito aspettarsi la sua incarnazione su Nintendo Switch non è affatto da meno. Immaginate tutti i colori sgargianti e la pulizia della versione Wii U, ma stavolta ad una risoluzione nettamente maggiore e dalla pregevole fattura sia a console inserita nel dock che fuori.
Certo, siamo lontani dallo sfruttare pienamente l'hardware della macchina, ma é un ottimo risultato per una remaster.

Un vero peccato che abbia già giocato il titolo su Wii U, altrimenti si sarebbe meritato un intero voto in più. Tuttavia, rimane una riedizione di tutto rispetto di uno dei migliori capitoli della saga, se non il migliore.
Chi ha già giocato il titolo su Wii U con relativi DLC può anche saltarlo oppure attendere qualche offerta o riabbassamento di prezzo, mentre per chi non ha potuto farlo è sicuramente un must buy.

+ È pur sempre Mario Kart 8
+ Aggiunte interessanti
+ Graficamente sempre splendido

- Non ha l'impatto che aveva su Wii U, ma chi non lo ha giocato può benissimo non leggere questo contro
- Niente tracciati davvero inediti

Felix98
Cover Crash Bandicoot N. Sane Trilogy per PS4

Woah!

E' stato una delle più grande icone della storia di PlayStation, è stato il primo vero titolo che tenesse testa a Super Mario 64 all'epoca (anche se sono decisamente a favore dell'idraulico), ma è stato anche protagonista di un viaggio in un vuoto siderale, rischiando di essere dimenticato con l'uscita di titoli totalmente immemori del suo passato.
Un vuoto da cui il nostro marsupiale riesce a vedere la luce proprio grazie a questo splendido pacchetto, che racchiude tutta la trilogia classica uscita su PS1, ma totalmente ricostruita da zero in maniera quasi perfetta, con l'aggiunta di un secondo personaggio giocabile e delle prove a tempo in tutti i livelli.

Chiudiamo subito la questione "remake e remaster". I tre titoli inclusi nella collection sono stati ricreati in maniera identica agli originali di ormai vent'anni fa, utilizzando le tecnologie moderne, un motore grafico tutto nuovo ed adottando un cambiamento di stile.
Non sono quindi dei semplici remaster (diversamente da come la dicitura sulla cover del gioco recita), visto che non sono stati semplicemente upscalati, ma è quasi come se lo fossero, visto che sono esattamente come chi li ha giocati all'epoca se li ricordava, soltanto con una veste grafica ammodernata (e veramente curata).
Anche la colonna sonora è stata riarrangiata, ed è stata resa anche più orecchiabile che in passato.

Impegnativi (soprattutto il primo) e divertenti, questi tre platform sono stati, tuttavia, ricreati da zero anche nei loro "punti deboli". Comandi abbastanza legnosi, soprattutto per quanto riguarda il primo capitolo (e ciò non aiuta visti i salti millimetrici, quindi facciate in modo di non giocare con gli analogici), e parecchi errori (voluti o meno) dei giochi originali sono rimasti invariati.

In sintesi, un prodotto molto ben confezionato ed una vera e propria benedizione per i fan di Crash, specialmente per quelli che volevano soltanto rigiocarsi i primi tre. Difatti, è proprio a loro che questa collection va incontro, oltre ovviamente alle nuove leve. Tre platform che, nonostante l'età, sono divertenti ancora oggi, e con un prezzo di lancio di 40 Euro sono un acquisto caldamente consigliato.

+ E' Crash Bandicoot, identico a vent'anni fa...
+ Tre titoli impegnativi ed ancora piacevoli da giocare
+ Grafica e sonoro splendidi

- Comandi abbastanza legnosi
- ... forse troppo

Felix98

ha scritto una recensione su Dragon Quest Heroes

Cover Dragon Quest Heroes per PS4

I cavalieri del drago (wooo oooh)

Il genere musou è tanto odiato quanto amato, specialmente in Oriente. Tuttavia, una sua interessante peculiarità è quella
di poter abbracciare più personaggi dello stesso brand con una facilità disarmante (assieme ai picchiaduro). E dopo il
tutto sommato buon lavoro svolto con One Piece, il team di Omega Force ha voluto scommettere su una vera e propria gallina
dalle uova d'oro della scuderia Square Enix, Dragon Quest. Scommessa vinta?

I mostri dell'universo di Dragon Quest (oltre a costituirne un'icona) son sempre stati ostili nei confronti degli esseri
umani. Tuttavia nel regno di Arba, grazie all'albero della vita Ygdrasil, i mostri convivono pacificamente con gli abitanti
del regno. Tuttavia, un'oscura presenza attaccherà l'albero, causando nei mostri un rapido ritorno alle loro vecchie abitudini: essere ostili.
E' qui che entrano in gioco i due protagonisti della storia, a cui potremo dare un nome e scegliere chi tra i due sarà il
personaggio principale dell'avventura, a dover risolvere la situazione e salvare il regno, facendosi strada tra orde di
nemici. Un canovaccio piuttosto banale, ma nulla di grave per un gioco di questo genere, specialmente se parliamo di Dragon
Quest, saga che ci ha sempre abituati a delle trame molto semplici ma non per questo mal sceneggiate (oppure con delle
vere e proprie eccellenze come Dragon Quest V).

Durante l'avventura principale, ci districheremo tra varie missioni in cui uccidere ogni mostro che ci capiterà sott'occhio,
difendere dei particolari oggetti o degli NPC, il tutto con il classico schema dei musou, quindi con dei territori ben definiti, ricolmi di orde su orde (su orde) di nemici
che tenteranno di ostacolarci. Nemici che continueranno a venire fuori se non si chiudono i varchi creati dai guardavarco.
C'è da dire che Dragon Quest Heroes è decisamente meno caotico della media dei musou. Difatti, gli attacchi saranno più lenti, saranno presenti nemici che non voleranno
via se colpiti, o che addirittura pareranno i nostri colpi. I nemici di stazza più grossa avranno addirittura dei punti deboli.
Il nostro party sarà composto da un massimo di quattro membri, switchabile a piacimento durante ogni missione, e con delle abilità differenti, che per essere utilizzate
richiederanno un dispendio di PM (un richiamo alla saga e ad innumerevoli giochi di ruolo, altro punto a sfavore del button mashing sfrenato tipico della maggior parte
dei musou). Ogni membro del party possiede uno skill tree che andrà via via espandendosi tramite l'aumento di livello e il conseguimento dei PA. Inoltre, sarà possibile
dotare i propri eroi di armi, globi (sostituti delle armature) e di altri accessori, proprio come un vero gioco di ruolo.
I nemici possono essere richiamati in battaglia praticamente droppandoli. Ogni mostro svolge una propria funzione, e si suddividono in unità (che si piazzeranno in un'area designata
con una propria barra di HP) che rimangono in gioco fino alla loro sconfitta, ed altri con effetti monouso. Un vero peccato che i mostri del primo tipo rimangano fermi
in un solo ed unico punto, mobilitandosi solamente quando un nemico rientra nel loro campo visivo. Anche l'intelligenza di nemici ed alleati non brilla, questi ultimi
difatti ci seguiranno come delle calamite, senza la possibilità di impartire alcun tipo di ordine (cosa molto gradita vista la natura più "strategica" del titolo).
Come tutti i musou, la ripetitività è sempre dietro l'angolo, anche se l'approccio più tranquillo di Dragon Quest Heroes la fa sentire molto meno pressante che in passato.
Difatti, il gioco riesce a divertire per tutte le sue circa 20 ore di quest principale, senza contare le tante attività secondarie e le missioni extra.

Tecnicamente il titolo non è certo tra i più spaccamascella sulla console di casa Sony, ma rimane comunque gradevole. Personaggi e mostri sono ben modellati ed animati,
con un'attenzione in particolare ai mostri, che eseguiranno le stesse animazioni delle loro controparti dei capitoli principali. Nella cabina di character design c'è,
come di consueto, il maestro Akira Toriyama. Il tutto si muove sui 60 fotogrammi al secondo, che rare volte hanno mostrato incertezze.
La colonna sonora è un misto tra brani vecchi e nuovi, che faranno da sfondo alle nostre battaglie, e che i fan della serie sicuramente apprezzeranno.
Sempre per i fan della serie, di ottimo livello è anche il cast. Il doppiaggio in Inglese non è certo tra i migliori, ma le voci quasi caricaturali di certi personaggi
(vedasi Alena) fanno quasi sorridere, svolgendo il loro dovere... e alla fine manco ci farete più caso.
Il titolo è completamente (e, sorprendentemente, accuratamente) localizzato in Italiano.

Dragon Quest Heroes non è un musou di Dragon Quest, è un vero e proprio Dragon Quest mascherato da musou, e questo per tanti motivi, tra cui l'approccio più tattico e
ragionato. Un titolo godibile soprattutto dai fan della saga (tra cui io), che ne apprezzeranno ogni sfumatura.

+ Approccio più tattico e ragionato del solito
+ I fan di Dragon Quest ne rimarranno piacevolmente colpiti
+ Divertente e ricco di cose da fare

- Alla lunga ripetitivo
- Intelligenza artificiale migliorabile

Felix98

ha scritto una recensione su Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX

Cover Kingdom Hearts HD 2.5 ReMIX per PS3

In alto i cuori

Mi è sempre difficile parlare di Kingdom Hearts, specialmente dei titoli inclusi in questa raccolta. Stiamo pur sempre parlando di quello che é stato forse il mio primo approccio ai giochi di ruolo, nonostante le tante differenze tra questa saga ed i pionieri del genere (leggasi a Dragon Quest e Final Fantasy). Stiamo peró parlando di ottimi giochi, tra l'altro i più popolari della saga.
Ma come tutti i grandi classici, devono fare i conti con un importante ostacolo, quando vengono riproposti (o rigiocati) ai giorni nostri: l'invecchiamento.
Kingdom Hearts 2 e Birth by Sleep saranno ancora godibili, riproposti tra l'altro nelle loro versioni Final Mix?

Partiamo proprio da Kingdom Hearts 2, ad oggi il capitolo più popolare dell'intera saga. Il principale punto di rottura con il primo capitolo è rappresentato dal sistema di combattimento, reso più frenetico ed arricchito da combo, piccoli QTE e il turbo. In tanti hanno apprezzato questo cambiamento nel combat system, altrettanti preferivano la lentezza e il ragionamento di quello del primo. Sta di fatto che Kingdom Hearts 2 rimane divertente ed appassionante anche ai giorni nostri.
Anche visivamente il titolo sembra aver riacquistato nuova luce. Vero, stiamo comunque parlando di un gioco per PS2, tuttavia alcuni modelli (tra cui lo stesso Sora) sono stati ridisegnati, resi così più simili a quelli (migliori) di Kingdom Hearts 3D, mentre la pulizia a schermo non fa mai risultare brutto ciò che vi viene proiettato.
La già ottima colonna sonora di Yoko Shimomura é stata riarrangiata, una vera chicca.

Birth by Sleep uscì nel lontano 2010 in esclusiva per PSP. Il sistema di combattimento è tornato ad essere simile a quello del primo capitolo, più votato al ragionamento. È stato inoltre modificato l'hud dei comandi, che stavolta andranno a comporre un vero e proprio moveset. Per alcuni è addirittura il capitolo migliore della serie, e anche in questo caso parliamo di un titolo che ha ancora parecchio da dire.
È dotato inoltre di un'ottima longevità, visto che per comprendere appieno la trama del gioco bisognerà giocarlo con i tre diversi protagonisti.
Per l'epoca era sicuramente un gioiello visivo, se consideriamo che girava su PSP, tuttavia non è stato trasposto proprio nel migliore dei modi. L'aumento di risoluzione c'é e si vede, ma il gioco si limita solo a questo e non ad un eventuale ridisegnamento dei modelli. Le ambientazioni più contenute rispetto ai primi due capitoli (da qui anche la natura portatile del titolo originale) purtroppo su console casalinga si fanno sentire. Anche qui la colonna sonora é stata riarrangiata, risultando ancora più bella che in passato.
Triste comun denominatore di queste due riproposizioni sono i filmati in computer grafica, che risultano un po' troppo compressi, limitandone l'effettiva qualità visiva.

Chiude il cerchio una serie di filmati che racconta le vicende di un Sora virtuale in Kingdom Hearts Re: Coded per Nintendo DS. Scelta saggia da parte di Square Enix, non essendo uno dei capitoli più memorabili della saga, che acquisisce importanza solo nel finale.

Concludendo, una collection caldamente consigliata a chi vuole avvicinarsi alla serie (ovviamente, assieme alla prima) e a chi vuole rigiocarsi questi due ottimi titoli.

E ora, novità, i pro e i contro. asd

+ Kingdom Hearts 2 e Birth by Sleep sono due ottimi titoli oggi come ieri
+ Colonna sonora riorchestrata
+ Buon lavoro dal punto di vista grafico...

- ... peccato per i filmati
- La riproposizione di Birth by Sleep non é proprio perfetta

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