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Come al solito, quando di parla di Pokèmon nessuno è migliore di Dario Moccia.

Io l'applicazione non l'ho scaricata, faccio parte degli sfortunati utenti Windows Phone che non possono usufruirne, e non sono fan dei Pokèmon perchè probabilmente ero un po' più grande quando arrivò il fenomeno e quindi non mi ci sono mai appassionato.

Ciononostante, vi confesso che se potessi scaricherei l'applicazione (se non altro per curiosità) e trovo ridicole le persone che prendono per il culo chi ci gioca. Come se questi "illuminati" facessero tanto di meglio nella vita, oltre che criticare gli altri proprio attraverso i loro smartphone.

Leggendo il titolo del video avevo pensato ad un argomento decisamente meno profondo, ma dato che è Fraws di "Parliamo di Videogiochi" l'autore del video ho deciso di spendere 10 minuti del mio tempo.

Pur non condividendo al 100% alcuni pensieri, sono rimasto molto toccato dalle sue parole. In realtà sono sempre piuttosto sensibile quando si affrontano temi come il bullismo e l'emarginazione a scuola.
Ed in questo specifico caso ho trovato in questo video un messaggio molto potente.

Vi consiglio di dargli un'occhiata, perchè è questa la linfa vitale non solo dell'appassionato di videogiochi, ma degli adolescenti/ragazzi/adulti di un intera generazione (e qualcosa di più probabilmente).

A me sembra potenzialmente un capolavoro. Temo però un enorme insuccesso, visti gli intenti del titolo.