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LadyGlitterBrillantina
Cover Fragile Dreams: Farewell Ruins Of The Moon per Wii

Sono ad un passo dalla fine, ma non lo voglio finire.
Questa cosa mi è successa, in precedenza, solo coi libri di O'Brian: perchè so che dopo non ci sarà altro in grado di rimpiazzarli.
Non dico siano i libri migliori del mondo, tutt'al più ottimi romanzi, ma hanno un qualcosa che mi ha smosso dentro, e so che nel momento in cui volterò l'ultima pagina dell'ultimo, incompiuto, volume, mi sentirò privato di una parte della mia esistenza che amo molto.
Fragile Dreams è lo stesso.
Non è un videogioco perfetto, ma anzi l'imperfezione stessa contribuisce a renderlo qualcosa di unico, inimitabile.
Fragile Dreams, per prima cosa, non andrebbe nemmeno ascritto al genere videogioco.
Sfrutta una console per esprimere se stesso ma se dovessimo valutarlo sul piano ludico, quello che ne esce è un survival horror molto melò, con componente esplorativa importante, e battaglie semplici.
E solamente discreto.
Nella realtà dei fatti, l'opera nel suo insieme audiovisivo è stupenda: gli ambienti di gioco sono ricostruiti su zone abbandonate dopo i bombardamenti nucleari della seconda guerra mondiale, rimaste deserte ed immote.
Il mondo è quieto, desolato, per niente angosciante; tranquillo.
Vi sono altre creature vive come cani e gatti, importantissimi gatti, creature sfuggevoli il cui miagolio rompe la monotonia della notte.
Una notte luminosa, colorata, screziata del cielo cangiante ed una luna immensa.
E ci sono i fantasmi, presenze dolorose, rigurgiti di odio di una razza umana destinata all'oblio.
L'utilizzo del sonoro è qui esemplare, veramente immersivo e d'ambiente.
La vicenda sembra uscita dalla penna di Mamuru Oshii ( se non sapete chi è rimediate al volo sisi ).
E' delicata, sfuggevole, circoscritta al diretto contatto di quello che può fare e non fare il protagonista. Non ci è dato sapere cosa ha ridotto il mondo al silenzio, però abbiamo una ricerca interiore e personale da svolgere.

Ho apprezzato anche la necessità di gestire un inventario molto risicato, e le volontà impresse dalle persone negli oggetti che ritroveremo sono veramente figlie di una narrativa ispirata, potente, atta ad urtare il viaggiatore che si lasci rapire, wiimote in pugno, in quest'avventura.

I pochi comprimari che incontreremo sono interessantissimi, profondi, e ci lasceranno con più dubbi che risposte, ricalandoci in una solitudine che è riflessione e meditazione.

Inutile proseguire in quello che rischia di diventare uno sproloquio di pregi del tutto soggettivi: non è un gioco per tanti, neppure per pochi: richiede di lasciarci alle spalle le idee sul videogioco inteso come 'divertimento' e compete non poca capacità d'immedesimazione .
Fragile Dreams è un racconto interattivo che sfrutta il media videogioco per calare lo "spettalettore" in una esperienza molto, molto lontana dai canoni abituali.

Non lo voglio finire, perchè so che non ci sarà nulla in grado di rimpiazzare questo titolo.
Aspetterò Settembre, la fine dell'estate, per chiudere questo capitolo della mia vita di videogiocatore, perchè le foglie caduche e l'aria che via via si fa più fredda ispirano il tramonto di una stagione, un periodo letargico per i sensi.
Ed è questo che voglio sommare a Fragile Dreams.

9.9

Voto assegnato da LadyGlitterBrillantina
Media utenti: 8.6 · Recensioni della critica: 7.5