Quando mi fu affidato, per conto di un sito in cui scrivevo, non sapevo neanche dove mettere le mani. Mai sentito nominare e mai giocato un dungeon crawler in vita mia. Per fortuna mi piace sperimentare e, informandomi, vidi che non era poi tanto complicato a causa (grazie, nel mio caso) di meccaniche molto semplificate. Questo mi permise di vivere una delle storie più emozionanti e coinvolgenti che mi siano mai capitate da quando videogioco, e non sto esagerando. Nei panni di Shin Kamikaze, un ragazzo come tanti, veniamo prelevati di forza dal mondo umano e gettati nel bel mezzo di un conflitto fra il regno di Celestia e i demoni, scoprendo di essere stati scelti per essere il Dio di quel regno e l'arma definitiva contro le armate demoniache che sono numericamente superiori. Celestia, infatti, nonostante le sembianze, non è il Paradiso cristiano, e non ha un Dio, ma sta cercando di crearselo in laboratorio per evitare che le sorti della guerra volgano a favore del nemico. E' altresì vero che gli abitanti del regno non sono perfetti, né integerrimi, ma esseri senzienti che possono errare e commettere le peggiori atrocità come chiunque altro. The Awakened Fate Ultimatum non ci porrà mai dinnanzi il bianco ed il nero, ma sempre tantissime sfumature entro le quali saremo chiamati a prendere delle decisioni importanti e che avranno in ogni caso conseguenze gravi, rivelandosi uno degli aspetti più importanti e riusciti del gioco. Ma ciò che mi ha colpito di più è l'estrema caratterizzazione dei personaggi, sia del nostro Shin, che delle due "ancelle" chiamate a fiancheggiarlo sia dal punto di vista spirituale che materiale: Jupiel ed Ariael, due ragazze caratterialmente agli antipodi e che saranno sempre a nostra disposizione per dispensare consigli che potremo decidere di ascoltare o meno; ma anche di tanti personaggi secondari che non saranno da meno per lo sviluppo della trama. Quest'ultima si protrarrà per circa 20 ore ed è stata, nel mio caso, un motivo più che valido per divorare questo titolo in men che non si dica, nonostante il gameplay fosse lungi dalle mie abitudini e dai miei gusti. Il modo in cui viene narrata e si sviluppa la storia, ricca di colpi di scena, sempre intrigante, sempre capace di tenere il giocatore sul pezzo e fargli temere ciò che sta per accadere, capace di spiazzarlo e di farlo emozionare, è qualcosa di fantastico, senza troppi giri di parole. Ariael in particolare è diventata uno dei miei personaggi preferiti. E poi vogliamo parlare della colonna sonora? Nippon Ichi ci sa fare, è vero, ma qui si è anche superata con una OST piena di tracce anche troppo incisive, sempre pronte a suggellare ciò che accade e a coinvolgerci ancor di più negli accadimenti di Celestia. Il mio consiglio è ovviamente quello di recuperarlo e farlo vostro in ogni caso, sia che vi piaccia o meno il genere, purché conosciate la lingua inglese, dato che non è stato localizzato.