Games N Goblins

Quest'anno è il terzo FF che porto a termine (FF6, FF7REMAKE e ora FF12TZA) e tutti e 3 per la mia prima volta.

Character design voto 4: anche se tutti i personaggi siano visivamente piuttosto anonimi avrei dato 6 e mezzo, purtroppo però ci sono toccati anche Fran, Vaan, e sopratutto Penelo. Il gioco non cambierebbe di una virgola senza di loro.
A Vaan nonostante abbiano affibbiato il ruolo da protagonista, protagonista non lo è affatto e ha delle motivazioni infime per intraprendere le sue azioni.
Fran è semplicemente un prototipo molto blando di personaggio ribelle, che sceglie la libertà (di fare la spalla a Balthier) alla reclusione nel villaggio.
Penelo è stata creata solo perché al cliente avevano promesso 6 personaggi giocanti e se ne sono ricordati solo 10 minuti prima della scadenza per il rilascio.

Level design voto 6,5: è un aspetto che solitamente a meno che non sia eccellente o faccia davvero schifo, non se ne parla più di tanto. Come in questo caso. Peccato però che il passaggio al 3D con videocamera libera mostra tutti i limiti della ripetitività e dell'assenza di dettagli tipici nei giochi dell'epoca PS2.

Battle System (o battle planner si potrebbe dire in questo caso. Perché l'azione è davvero ridotta all'osso) voto 6,5: Una volta impostato il gambit per i nemici normali e il gambit "per le grandi occasioni" non c'è molto altro da fare.
Basta ricordarsi ai boss di mettere le solite azioni (che sono un numero estremamente esagerato per quelle che poi alla fine si usano) per le resistenze e le debolezze elementari ed il gioco è fatto. Gli esper in questo capitolo della saga sono totalmente inutili.

Storia voto 7: è una storia leggermente più matura di quella degli altri capitoli e tiene conto degli assetti geopolitici del mondo di Ivalice (lo stesso di Vagrant Story e FF Tactics). Mi stava piacendo, ma sul finale ho cominciato a perdere il filo a causa della miriade di missioni secondarie che ho procrastinato fino al punto di non ritorno finale.

Attività secondarie voto 7: sono molte, alcune sono molto pallose e per la maggior parte le ho ignorate, ma almeno le cacce ai ricercati sono state divertenti e se avessi avuto 20 anni di meno avrei buttato un centinaio di ore per battere Zodiark, Omega Mark XII e Yazmat.

Musiche voto 6: il peggior FF per quanto riguarda questo aspetto, musiche perlopiù ambientali, o alla lunga noiose come quella di Rabanastre. L'unica che mi è piaciuta è quella del villaggio di eryuit.

In conclusione, mi è piaciuto giocarci anche se sul finale non ne potevo più e ho cercato di chiudere l'esperienza nel più breve tempo possibile.

Voto Finale: 7

Bene ma non benissimo

Graficamente è ben fatto, la protagonista e i nemici presentano un buon numero di animazioni e gli ambienti, seppur a tratti spogli e privi di elementi in primo piano, risultano ben caratterizzati. Alcuni oggetti sullo sfondo sono fatti in realtà con dei modelli tridimensionali per darci l'illusione di prospettiva quando li attraversiamo (tipo il mulino nel finale).
Le musiche sono passabili, nulla di memorabile alla Castlevania, ma non ti fanno nemmeno venir voglia di strapparti le orecchie (tipo quelle di Axiom Verge).
La storia diciamo che è "accennata" fino quasi al finale, quando viene dipanato tutto l'intreccio in una decina di righe di dialogo, che seppur toccanti, potevano essere meglio rese con un po' di sforzo da parte del team di sviluppo.
Parlando di level design, le aree sono connesse fra di loro quasi senza senso. Questa mancanza di coesione, sebbene possa essere giustificata dalla trama, risulta comunque una maniera abbastanza pretestuosa per organizzare le varie sezioni della mappa alla maniera dello "ndò cojo cojo".
Prendendo in considerazione invece le varie stanze, esse sono tutte piuttosto lineari e senza elementi da platform che possano risultare davvero appaganti.
In alcune di esse sono presenti dei mini-puzzle sotto forma di meccanismi da colpire con l'arco, anche sfruttando i rimbalzi delle frecce sulle superfici di ferro, per sbloccare porte o per far muovere delle piattaforme, niente che non avessimo già visto.
I vari nemici che incontreremo nell'avventura, caso abbastanza raro, sono tutti diversi fra di loro, non ci sono palette swap, né altri ricicli creativi. L'unico vero grande problema è che tutti i nemici hanno dei pattern di movimento/attacco estremamente banali.
I boss invece sono meglio assortiti sotto questo punto di vista e ce ne sono un paio davvero possenti e belli da vedere.
Purtroppo il bilanciamento del gioco è settato, senza poter andare a modificarlo, a un livello decisamente facile; infatti per quasi tutta l'avventura andremo avanti falciando nemici come fieno, mi vengono in mente giusto un paio di stanze in tutto il gioco che hanno rappresentato una sfida il doverle attraversare e in tutta la mia run sarò morto una dozzina di volte.
Nel gioco è anche presente un mercante, ma sempre a causa del livello decisamente basso della sfida, l'avrò usato per comprare giusto una decina di pozioni e qualche arma per sfizio.
Gli unici oggetti equipaggiabili nel gioco sono spade e archi, ma che raramente hanno delle caratteristiche di peculiarità o delle abilità passive. Infatti si distinguono quasi tutti solo il moveset, il fattore estetico e le caratteristiche di forza o velocità.
Oltre a questi equipaggiamenti è presente uno slot per le magie e i consumabili.
Sono anche presenti due minigiochi, uno coi dadi, decisamente con troppe regole, che non mi sono nemmeno sprecato a leggere e l'altro di tiro al bersaglio con l'arco sicuramente più interessante.
Una meccanica intrigante di questo gioco è quella degli spiriti duali di fuoco e vento, derivata da alcuni shoot em up. Infatti Deedlit può switchare a piacere fra questi due spiriti assorbendo i colpi dei nemici dello stesso tipo dello spirito equipaggiato. Assorbendo colpi e uccidendo nemici si andrà a ricaricare la barra degli spiriti, suddivisa in tre livelli, e una volta che questa sarà piena fino al terzo livello, verranno ripristinati gradualmente i punti vita della protagonista. Al contempo per ogni danno che subiremo perderemo anche livelli dalla barra degli spiriti.

The Night of the Last of the Walking dead: I am Legend of the Road

Un buon titolo, molto godibile e che mi ha tenuto incollato alla PS per diversi giorni, fa della narrazione il suo punto di forza, aggiungendoci delle fasi di combattimento e di crescita del personaggio che risultano gradevoli e si lasciano giocare in scioltezza, ma solo per le prime ore di gioco. Si perché dopo le prime 7-8 ore la solfa comincia a dare alla noia, tutte le fasi di gioco sono pressoché identiche: dialoga-combatti-ruba-repeat con qualche update qua e la; un po' troppo poco date le lodi che avevo sentito tessere di questo gioco. Si è voluto dare molto risalto al rapporto fra i due protagonisti e presumo sia questo che abbia fatto bagnare le mutandine alle ragazzine che lo adorano, ma alla fine della fiera si racconta la solita storia del solito blockbuster cinematografico sull'apocalisse o sugli zombi. I combattimenti sono tutti uguali fra di loro, c'è solo una (1 - UNA) eccezione in una scena dove bisogna far fuoco da una torretta. Mi hanno deluso le fasi contro i clicker: quando vengono presentati sembrano molto più pericolosi di quanto effettivamente siano. E' vero uccidono con un solo colpo (a meno che il personaggio non abbia un tale upgrade) ma ripeto, da come vengono presentati li avrei immaginati quasi quasi imbattibili, il che avrebbe favorito, o in un mondo ideale, obbligato, ad affrontare determinate scene in modalità completamente stealth. Così purtroppo non è, peccato. Per trovare una così scarsa varietà di nemici bisogna tornare indietro con la memoria a giochi come Galaga (del 1981!!!), abbiamo: tizio con le armi random, zombie che corre, zombie cieco ma con ottimo udito, zombie ciccione che sputa. Neanche uno schifo di boss. Deludente anche la varietà di crafting degli oggetti, si raccolgono solo 5-6 materiali che fabbricano 5-6 oggetti, STOP.
Reparto sonoro gradevole, rumori ambientali e tutto quello che ci si aspetta da un gioco del genere. Tema principale (o almeno quello che credo lo sia) sono tre note di chitarra, azzeccato per il mood, ma sempre tre note di chitarra sono.
Il capitolo DLC aggiunge al gioco un briciolo di varietà nelle fasi di combattimento che avrebbe potuto migliorare di molto anche la storia principale, ossia far scontrare cattivoni e infetti. Perché una cosa del genere non l'hanno sviluppata? Cazzo, il povero Joel è costretto a combattere da solo ondate di decine di nemici alla volta. Questa meccanica avrebbe aiutato anche nell'immedesimazione nel mondo di TLOU, come hanno fatto i naughty dog a non capirlo?
Imbarazzante il fatto che i cattivi con pistola ignorino completamente l'esistenza del nostro partner nelle sezioni stealth.
Ultima nota sul doppiaggio italiano, le voci maschili per me si assomigliano troppo, troppo spesso non capivo chi dicesse cosa a chi.
Peccato, speriamo nel seguito.

+ Bella l'ambientazione
+ Divertente nelle prime ore
+ Buoni i dialoghi, ma migliorabili

- Noioso dopo un po'
- Fasi di gioco tutte identiche
- Il crafting è troppo poco vario
- Pessima varietà di nemici
- Trama già vista migliaia di volte

Per chi suona il Wiki

Zack un aspirante pirata, accompagnato dalla sua fedele scimmietta volante Wiki dovranno affrontare dei tostissimi livelli per recuperare il corpo perduto del pirata Barbaros. Scopo di ogni livello sarà quello di arrivare allo scrigno contenente un pezzo del corpo del suddetto pirata e riportarlo nella nostra tana. Ad ostacolarci troveremo scagnozzi di vario genere e trabocchetti che renderanno non facile la nostra impresa. Zack, il personaggio che controlliamo, potrà compiere sostanzialmente 3 tipi di azioni: prendere un oggetto, usarlo o trasformare Wiki in una campana e suonarla. Questa ultima azione permetterà di scovare le monete nascoste per il livello o di trasformare gli animaletti e i nemici presenti nel quadro in oggetti (e viceversa). Solo usando opportunamente le trasformazioni infatti potremo risolvere gli enigmi che incontreremo. Grazie alle monete raccolte potremo evocare l'aiuto dei compagni pirati dei protagonisti che ci daranno dei suggerimenti su come proseguire nel caso ci trovassimo bloccati di fronte ad un enigma particolarmente ostico. Nei livelli sono presenti anche dei minigiochi in cui dovremo "suonare" il wiimote a tempo di musica su dei brani di vecchie glorie della Capcom per sbloccare dei collezionabili e dei powerup per il nostro amichetto volante.
La grafica del gioco, dallo stile cartoonesco è davvero piacevole e i personaggi, buffi e bizzarri, sono ben caratterizzati. Molto divertenti anche gli intermezzi con i dialoghi fra i vari personaggi. Unica vera nota dolente è quando, per fortuna in un unico livello, dovremo utilizzare la spada; trattasi di una sezione scriptata gestita davvero in maniera pessima, in cui i comandi sembrano non rispondere nemmeno lontanamente in maniera corretta. Al netto di tutto resta un titolo ottimo, piacevolissimo, sicuramente uno dei migliori per Wii e che meriterebbe senza dubbio un seguito, magari per dispositivi mobile dove penso troverebbe la sua dimensione adatta.

+ Unico nel suo genere (almeno in tempi recenti)
+ Divertente e scanzonato
+ Livelli studiati molto bene, non banali né frustranti
- I sensori del Wiimote e le sezioni con la spada