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Su Ghraal Vakarian

Filosofo e poeta a tempo perso e a tempo pieno. Ossessionato dall'arte e dalle armi nonché dai giochi e dai miei compagni di avventura. - "I'm lightning...the rain transformed!"

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Ghraal Vakarian
Cover Ys: Memories of Celceta per PS Vita

Inizialmente ero scettico sul gioco. Non mi attirava quasi per nulla, e sinceramente neanche conoscevo la lunga/infinita tradizione di Ys iniziata nel lontano 1450 e ancora destinata a continuare e ad evolversi.
Con questo "pregiudizio" iniziai il gioco. E lo presi molto alla leggera.
Lo iniziai... e non capivo nulla di quanto stesse accadendo. E a dirla tutta manco mi era piaciuto l'inizio.
Dai però, è solo l'inizio. Figa tranquiii!
In effetti, avevo ragione. La vera trasformazione del gioco, però, avviene quando il mio personaggio preferito, Duren, dice una frase che tradotta suona più o meno così: "Che ne dici di iniziare a fare gli avventurieri? Tu recuperi la tua memoria ed io mi intasco qualche quattrino". È da qui che comincio ad appassionarmi davvero al gioco! Qui abbiamo la storia di due persone comuni che vogliono fare gli avventurieri... niente di più comune, niente di più semplice, niente di più genuino. Le storie dove c'è gente comune che intraprende un'avventura è sempre la mia preferita.
E così inizia il viaggio fra le frasche.
Non so davvero quanto ci abbia messo per capire dove cazzo andare. Dico davvero. Non si capisce niente. È confuso e ti ritrovi in posti e non sai manco perché e sapete una cosa? È fucking giusto.
Il mondo di gioco è grande, confuso, pieno di mostri pronti ad ingaggiar battaglia e tutto ciò rende bene l'idea dell'immensa foresta, o come recita il titolo in francese "un oceano di foglie" nel quale districarsi non è facile e fa perdere la pazienza molto facilmente. Da ciò si deduce che il level design della foresta è ben fatto, lo ho apprezzato molto, così come quello delle varie città che sì, non sono poi tutta questa gran cosa, ma fanno tranquillamente il loro lavoro. Presenti sono anche i dungeon, anche loro pieni di mostri e con qualche enigma tipico di questi giochi.
Tutto tranquillo, quindi. Not bad.
Non parlo tanto di grafica in generale perché non solo non è male, ma non mi aspettavo niente di particolare.
Andiamo avanti: i personaggi.
I personaggi giocabile sono sei, lo dico chiaramente, e qui c'è un piccolo tasto dolente: alcuni di essi non sono molto caratterizzati e sono un po' abbandonati al proprio destino, nel senso che sì, sono bei personaggi, ma non sono poi così approfonditi... a differenza di altri personaggi minori che invece godono di una caratterizzazione niente male. La stessa cosa vale per gli antagonisti, ahimé, alcuni avrebbero potuto approfondirli un pochino di più, però.
Passiamo alle cose più importanti ora: battle system.
Il battle system è bello e ignorate, come piace a me! I personaggi si dividono in tre classi che determinano il tipo di danno inflitto, sono tre: Blunt damage (tipico di Duren, per esempio, tipico di chi usa pugni, insomma), Slash damage (tipico di Adol, per esempio, tipico di chi usa una spada), Pierce damage (tipico di Ozma, per esempio, tipico di chi usa una lancia). Questa categorizzazione rende i combattimenti più interessanti in quanto determinati mostri possiedono una determinata debolezza ad un tipo di danno (degli slime saranno resistenti al Blunt e deboli allo Slash), dunque è saggio avere in party, composto da tre persone, tre elementi con determinati tipi di danno differenti.
Per quanto riguarda le skill, ogni personaggio ha le proprie skill che, quando vengono uso, consumano una barra particolare che consente l'utilizzo delle abilità (chiaramente ci sono quelle che spendono di più e sono più forti ed altre invece che sono più veloci, meno forti, ma più economiche da usare). Il tutto è immerso in un battle system action dove i personaggi si muovono per il campo di battaglia liberamente ed è possibile cambiare personaggio in ogni momento premendo "cerchio". Mancano le magie, manca l'healing e le cure sono lasciate ad oggetti che puoi usare liberamente. Ci sono armi, armature e accessori, interessante è il key item che consente di fare determinate azioni come rigenerarsi stando fermi, correre, rimpicciolirsi, ogni key item è, per l'appunto, un oggetto chiave che consente di procedere nei dungeon e di accedere a determinate zone della foresta.
Interessanti e importanti sono le abilità di ogni personaggio che consentono di proseguire nei dungeon, ad esempio: Duren può scassinare i forzieri, Calilica attivare dei generatori, Karna può tagliare delle funi, Adol... beh... Adol recupera le sue memorie!
Procediamo spediti: Trama!
La trama del gioco non è tutta questa gran cosa. Come in ogni Ys (mi pare di capire), non vi è il tramone o particolari plot twist da strapparsi i capelli. Per niente. Eppure, io sono stato contento così! Celceta, infatti, ha una trama molto leggera, semplice, lineare e mi ha saputo coinvolgere fino alla fine. Questa volta il buon Adol è alla ricerca delle sue memorie perdute sparse in giro per la foresta e che una volta ottenute, ci fanno rivivere pezzi dell'infanzia del protagonista o semplicemente momenti subito antecedenti alla trama del gioco. All'interno del gioco non mancano rimandi a vecchi Ys e non mancano plot twist in grado di tenere incollato il giocatore alla console.
Passiamo velocemente alla OST!
Ultima tappa prima delle considerazioni principali.
La OST mi è piaciuta parecchio, accompagna molto bene lo svolgersi dell'avventura con pezzi che ti rimangono impressi nella mente (ho ancora in mente quella dei ricordi e quella della foresta di Celceta). Scanzonate, simpatiche, leggere, dolci e "spasticose", questi sono gli aggettivi che scelgo per descrivere una OST davvero tanto carina quanto azzeccata. Da quel che sento dire in giro pare essere il marchio di fabbrica della Falcom.

Finalmente: Considerazioni personali.
E qui volevo arrivare!
Come ho già detto, all'inizio ero molto scettico per riguarda questa serie e questo titolo, ed anche l'approccio non è stato dei migliori (ero piuttosto annoiato all'inizio), ma con lo scorrere del tempo mi sono innamorato di questo titolo. Ho amato correre in giro per la mappa cercando di esplorarla tutta mentre menavo pugni e fendenti a destra e a manca, ho adorato vedere le memorie di Adol e scervellarmi per capire chi lui fosse. Un titolo che mi ha saputo conquistare per i suoi modi scanzonati, semplici ed efficaci. Era da tempo che non giocavo ad un gioco così rilassante e con una trama che, a lungo andare, mi teneva sempre più attaccato alla buona Vita. Di certo i problemi non mancano, ma... a chi importa realmente? Sono ben consapevole dei suoi difetti, ma sinceramente mi sono divertito così tanto che... non mi interessano. Ovviamente non mi aspettavo il gioco perfetto, eh, ma questo è uno di quei casi in cui il divertimento mi fa dimenticare i difetti di un gioco.
Interessante il finale, scoprire chi sia realmente Adol mi ha divertito, mi è piaciuto e soprattutto era ciò che speravo fosse. Forse l'inizio non è dei migliori, i personaggi non sono molto caratterizzati o non hanno un chissà quale background, eppure mi son piaciuti molto, ognuno con la sua storia e le sue ragioni, il proprio stile di combattimento e il proprio carattere (epico Ozma).
Il mondo è vasto e mi ha invogliato a cimentarmi nell'esplorazione, nella ricerca delle casse o di luoghi particolari, il tutto affiancato da un GP veloce, frenetico, divertente e ignorante che, detto francamente, non mi ha annoiato neanche per un secondo.
Grazie a ciò, Falcom ha sicuramente guadagnato un seguace sia della propria SH sia della serie Ys (a questo punto non mi resta che aspettare Ys VIII). Fatevi un favore: giocatelo!
Ora non mi resta che provare "The Legend Of Heroes"... mi fido di Falcom... so che non mi deluderà!

8

Voto assegnato da Ghraal Vakarian
Media utenti: 8.3 · Recensioni della critica: 8.1