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Git

ha scritto una recensione su Twilight Syndrome Special

Cover Twilight Syndrome Special per PSX

Inner Self

In apertura un dovuto ringraziamento ad aRdW, utente Youtube il quale ha pubblicato due playlist con le traduzioni di Twilight Syndrome Search e Twilight Syndrome Investigation corredate da note in descrizione per chiarire elementi altrimenti difficili da comprendere per noi occidentali:

Search: https://www.youtube.com/playlist?list=PL …

Investigation: https://www.youtube.com/playlist?list=PL …

Perchè recuperare titoli tanto oscuri?
Un mio personale obiettivo è quello di vivere nel modo più completo possibile (e nei limiti delle mie possibilità) l’affascinante progetto “Kill the Past” a cui Suda ha iniziato a lavorare fin dai primi anni della sua carriera videoludica: l’inizio effettivo lo si ha con The Silver Case ma, da quanto ho potuto apprendere, quest’ultimo contiene diversi riferimenti a Moonlight Syndrome il quale, a sua volta, è uno spinoff del qui recensito Twilight Syndrome (Special contiene entrambe le parti Search e Investigation).
L’apporto di Suda a quest’ultimo è limitato poichè è subentrato in corsa al director uscente, pare comunque la seconda parte Investigation abbia avuto diversi input creativi da parte sua e come vedremo certe differenze di tono rispetto a Search sono effettivamente presenti.

Gli undici casi di cui si compone Twilight Syndrome attingono a piene mani dalla cultura giapponese, per esempio uno dei casi ruoterà attorno ai “Seven School Mysteries” mentre un altro prende ispirazione dalla storia di Hiroo Onoda, soldato giapponese rimasto nascosto per 29 anni nella giungla perchè non credeva la Seconda Guerra Mondiale fosse finita; in generale il gioco è ricco di riferimenti sia al folklore storico sia alla cultura pop di metà anni 90, il gran lavoro dell’utente il quale ha tradotto i due giochi sta anche nell’aver cercato e annotato tutto ciò per chiarire elementi altrimenti incomprensibili per noi occidentali.
Protagoniste di questa indagine sono Yukari, Mika e Chisato, tre studentesse della Hinashiro High School amiche tra di loro e dalle personalità molto diverse: Yukari è la ragazza più responsabile e al medesimo tempo più fragile, Mika è una personalità di grande sensibilità per quanto cerchi di celarla dietro apparente menefreghismo e orgoglio, Chisato delle tre è la personalità mediatrice e più riflessiva tant’è che diversi casi si chiudono con le sue riflessioni su quanto accaduto e sulle emozioni vissute.
Il più grande pregio del gioco è legato al rispettare l’adolescenza delle tre ragazzi, i dialoghi sono scritti da uno sceneggiatore consapevole di dover caratterizzare delle adolescenti e non dal solito sceneggiatore incapace di parlare dei giovani se non tramite i soliti stereotipi; ciò ha inevitabilmente un impatto positivo sulla scrittura in generale, Twilight Syndrome tocca argomenti delicati come il bullismo, il suicidio, il disturbo post-traumatico oltre a diversi altri affrontandoli con il tatto e il rispetto dovuti… Human Entertainment ha svolto un lavoro veramente sentito specie se pensiamo le due parti siano uscite a inizi 1996.
Il contributo di Suda, in questo ambito, è immediatamente percepibile: se i casi di Search rimangono più legati alla risoluzione dei misteri e ad una prima definizione di chi siano Yukari, Mika e Chisato e del loro mondo i casi di Investigation puntano in maniera più prepotente sui personaggi, sulla loro psicologia e di come ciò inevitabilmente influenzi le indagini; la matrice horror rimane venendo tuttavia eseguita in modo differente, Search è una canonica esperienza alla ricerca del jumpscare e dell’avvenimento al momento giusto mentre Investigation fa in modo anche la normalità possa creare tensione e dubbi in chi assista. Del resto Suda, per sua stessa ammissione, non ha mai amato fantasmi e simili e Twilight Syndrome Investigation pone le radici per ciò che vedremo nel suo futuro asd

La parte giocata mescola i principi delle visual novel ad un concept di esplorazione mutuato da Clock Tower, forse la saga più famosa prodotta da Human e della quale troveremo alcuni easter egg nel corso dell’avventura; le ambientazioni sono realizzate in pieno 3D ma l’esplorazione come in Clock Tower sarà a scorrimento laterale, le azioni sono limitate all’interazione con oggetti e porte mentre la parte del leone la fanno ovviamente i dialoghi e le scelte da effettuare strada facendo.
Tecnicamente poco possiamo dire, è un gioco del 1996 in linea con gli standard dell’epoca, ciò che colpisce il fruitore odierno è molto più la realizzazione dell’audio con effetti sonori puliti e profondi (rendono molto di più giocandolo su emulatore chiaramente) e una palette di colori la quale contribuisce grandemente all’atmosfera generale.
Presente a schermo un indicatore di battito cardiaco per comprendere lo stato d’animo del personaggio che stiamo usando, sulla carta dovrebbe contribuire ad alimentare la suspence ma, a conti fatti, il suo ruolo è ampiamente trascurabile tant’è che in Investigation sia elemento unicamente estetico, l’indicatore rimarrà sempre sul verde e l’encefalogramma traccerà sempre un battito tranquillo; questa è una prova importante di quanto le priorità del primo director e di Suda fossero differenti riguardo a quale fosse il mezzo migliore per far percepire a chi giochi le emozioni delle protagoniste.
La componente visual novel, per me che ho giocato su emulatore mandando avanti in parallelo il playthrough con il mio giocato, ha richiesto spesso l’uso della pausa e ogni tanto del Quicksave perchè le scelte non sono sempre nello stesso ordine di quanto mostrato e, in più, hai tot secondi prima che il gioco vada avanti con la scelta sopra la quale uno ponga il cursore; non esistendo un sistema di chart una scelta sbagliata può condizionare la buona riuscita del caso arrivando al bad ending e all’obbligo di rifare il caso da capo. Considerato che aRDW mostri prima il bad ending e poi il good ending ho imparato presto a usare il Quicksave onde evitare spiacevoli sorprese asd
Anche pensando ai nativi giapponesi che se lo son giocato tranquillamente penso una certa rigidità rimanga, tanti giocatori avranno sicuro voluto esplorare ogni possibilità trovandosi a ricominciare da capo non esistendo per l’appunto chart o il poter fare un salvataggio temporaneo.

È stato complesso scrivere su questi due giochi, i Twilight Syndrome al di fuori del Giappone penso pochissimi li abbiano giocati/visti e non esistono recensioni approfondite in inglese per ovvie ragioni, ho fatto del mio meglio per dare una idea concreta dell’esperienza e se mai vorrete fruirne guardandolo o anche giocandolo mandando in parallelo i video tenete conto il tutto duri 17-18 ore circa sisi
Da parte mia son contento del recupero perchè, al netto del voler capire meglio cosa farà poi Suda con Kill The Past, ho vissuto una storia ben raccontata affezionandomi alle sue protagoniste e al loro mondo fino ad un finale inaspettato.
Chissà Moonlight Syndrome, con un Suda 51 libero di fare ciò che vuole, cosa mi riserverà (Paradise Hotel 51 si sta occupando di tradurlo nelle medesime modalità) fermosi

7.7

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