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Hafufu

a proposito di Fortnite

Ultimamente noto una forma di accanimento verso Fortnite.
Noto che, anche indirettamente, viene maliziosamente punzecchiato.
È un riflesso di frustrazione?

Ho letto della contestazione sulle skin. Più che analizzare il fenomeno delle microtransizioni, si considera incomprensibile chi decide di spendere per elementi puramente estetici.
Più che ragionare su una ipotetica forma di tutela per chi rischia di cadere in una forma di ludopatia degli acquisti incontrollati, dei genitori che forniscono le carte dei credito e i dati personali ai figli per acquisti digitali, abbiamo capricciosamente battibeccato sulla inutilità (o la ridondanza) delle skin.

La mia puntualizzazione:
- ognuno spende i propri soldi come crede, che vi sembra uno spreco di denaro oppure no.
- nella diatriba delle transizioni, non c'è un capo da imputare. Per me la vera colpa è una tutela fallace sui minori che manipolano (inconsciamente) dati personali: ma lì sono i genitori che dovrebbero essere più attenti.
È un sistema accattivante ed un fenomeno dilagante per cui anche le major dovrebbero iniziare a considerare a dei parametri che permetta quantomeno di avvisare che i prodotti che offrono dispongano di un sistema di microtransizioni, che potrebbero esser richiesto un pagamento in denaro - che sia attraverso ricariche digitali o carte prepagate - e che richiede maggior coscienziosità da parte di chi decide di usufruirne.
Ciò basta? Ovviamente no.
Ogni persona risponde di sé stesso e del denaro che possiede. C'è chi ha una volontà più labile e, di conseguenza, può considerare particolarmente allettante il sistema delle microtransizioni ed effettuare acquisti impulsivi. Credo che questa fragilità trascenda la questione videoludica perché è come accusare le ditte di alcolici perché i prodotti che vendono portano le persone ad alcolizzarsi.
Le società videoludiche non estorciono denaro A NESSUNO e l'acquisto è sempre una scelta volontaria.

Detto ciò, Fortnite è un fenomeno che cavalca l'onda del successo e che fa soprattutto presa sui giocatori più giovani. Non mi sembra motivo di fargliene una colpa, indipendentemente dalle vostre considerazioni sul gioco stesso.
Però, l'accessibilità ai prodotti digitali all'interno del gioco va sicuramente rivista e credo che sia i genitori che Epic debbano lavorarci e tentare di venirsi incontro.