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Su Il Bivacco degli Scrittori

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Il Bivacco degli Scrittori

ha pubblicato un'immagine nell'album Immagini Generiche

BREVE PARERE SU: "Il Pianeta dell'Esilio" di Ursula K. Le Guin
Allora, ciao a tutti e buona domenica! Come vi avevo preannunciato, volevo buttare giù qualche riga per parlare di questo libro. Non è una recensione nel senso stretto del termine, in ogni caso conterrà spoiler sulla trama.
Allora, parto con il dire che fin dalle prime pagine sono rimasto decisamente sorpreso da come era impostata e presentata l'ambientazione: per i primi due capitoli sembrava di stare a leggere un fantasy, di fantascienza non c'era praticamente niente.
Ovviamente andando avanti le cose cambiano e l'autrice in modo piuttosto sapiente capitolo dopo capitolo riesce a farti capire cosa è successo e sta succedendo davvero, fornendo dettagli sull'ambientazione che va a incorniciare la vicenda. Ma al contrario di altre storie, questa ambientazione è tenuta volutamente lontana, sia nel tempo che nello spazio. Questa fantomatica Lega da cui provengono i cosidetti Nati Lontano, appare davvero remota, tanto che perfino i personaggi dubitano che essa esista ancora o sia mai esistita. Tutto sommato la Le Guin ha fatto un ottimo lavoro, perché passo dopo passo è riuscita a mettere tutti i tasselli al loro posto e a fornire un quadro abbastanza completo, dando una spiegazione quasi a tutto. E ci sono stati dei dettagli del background che mi sono piaciuti davvero molto.
Però un neo c'è, e secondo me è rappresentato dalla fine della parte iniziale. Praticamente gli eventi che lanciano la trama che caratterizzerà poi il corpo di tutti i capitoli finali secondo me è stata trattata in maniera un pò troppo frettolosa e sbrigativa dall'autrice. Il problema è che stiamo parlando di una cosa che causa conseguenze importanti per la trama e per i protagonisti. Mi sto ovviamente riferendo all'innamoramento fra i due protagonisti: Rolery, appartenente al popolo degli Eis (originari del pianeta) e Jakob Agat, Alterra dei Nati Lontano. Il loro innamoramento secondo me è quasi letteralmente stato fatto piovere dal cielo, con pochissimi antefatti. E' una cosa che mi ha fatto storcere il naso fin da subito. I due protagonisti stessi non sono proprio un capolavoro di caratterizzazione: molto semplici e sviluppati non troppo nel corso della trama.
Però nonostante queste pecche, la storia ma sopratutto l'ambientazione con tutte le sue sfaccettature, mi sono davvero piaciute: tanto che ho prestato il libro alla mia ragazza e io stesso lo rileggerei di nuovo.