Il Bivacco degli Scrittori ha pubblicato un link
Voi che dite? Io sinceramente non sono sicuro di cosa dovrei pensare, però questa storia mi ha fatto tornare in mente il già da me citato, un paio di settimane fa, discorso che fa Beatty a Montag in Fahrenheit 451 (sì un giorno lo pubblico per bene in stanza e ne discutiamo (è che mi tocca copiarlo a mano e mi sta a fatica))... Lo so che in generale il contesto è al momento diverso, però boh io comincio a pensare che il passo sia sempre più breve, magari ora potremmo pensare che "bruciare" i libri di Lovecraft in quanto xenofobo potrebbe essere giusto e giustificabile, o magari buttare giù la statua di un noto giornalista, però mi viene da chiedermi quanto manca prima che si inizi a bruciare la Divina Commedia in quanto Dante è troppo bigotto o sessista, e ci sono svariati altri esempi da poter fare. Mi sembra che fra una cosa e l'altra l'umanità stia prendendo una strada un po' tanto pericolosa. Pensateci, ci stiamo letteralmente rivoltando contro tutto ciò che ci ha reso grandi nel corso dei secoli: la scienza e l'arte (non ci butto di mezzo la religione che se no scoppia un casino, considerando che è un discorso che richiede una trattazione specifica fatta a parte, dato che in quel caso, ad esempio la cristianità sta finendo con l'ammazzarsi da sola o quasi).
PS. E poi sono abbastanza sicuro che Martin piccino non gli è passato neanche dall'anticamera del cervello che poteva scatenare queste reazioni (un po' ingenua come cosa, considerando qual'è il clima in america di questi tempi). Sono convinto che lui abbia parlato di Lovecraft e Campbell semplicemente come scrittori (come farei anch'io in un contesto del genere)
Baghera
Lovecraft sarà il Wagner dei nostri anni 20
qbr_deepmood
Bisogna sempre contestualizzare, non si può processare la Storia né giudicare secondo parametri attuali. Purtroppo questa corrente di odio smisurato e meramente distruttivo ha i caratteri propri di una violenza primitiva e senza consapevolezza. Secondo questi signori bisognerebbe "condannare la memoria" di tutto ciò che non rispecchia il mondo attuale, vivere in un eterno presente. Non è solo orrendo, è pericoloso.
Luca79.lm
Sì, è una brutta piega, sono più razzisti loro dei fantomatici razzisti che credono di combattere, senza contare che, a mio avviso, i problemi sono altri..
m4ddok
Viviamo un'epoca di pensiero unico, un collo di bottiglia strettissimo che scalza qualsiasi idea che non combacia con un semplice, tranquillo e lineare modo di pensare, accogliente, facile da padroneggiare, perché è simile e non diverso, perché è "decente" e non scandalosamente "stimolante". La tensione culturale ormai va verso un'eliminazione coatta di tutto ciò che possa sollevare discussioni, ragionamenti, ripensamenti, elaborazioni.
Le peggiori profezie distopiche si stanno realizzando, teorie vanesie e considerate irrealizzabili sono fiorite nella civiltà post-democratica e nella ormai usuale cultura della cancellazione culturale. Ciò che non mi piace non lo discuto, lo cancello.
Il pensiero è morto, viva il pensiero.
Baghera
Grazie m4ddok
m4ddok
@Alias prego, quando vuoi
ghejoxx
Siamo nel periodo più buio dell'intelletto umano
Cthulhu
Quando vuoi dare il potere al popolo, ma il popolo si rivela una massa di galline cerebrolese